martedì 1 novembre 1977

Supersex #14



SUPERSEX #14SUPERSEX E L'ASSASSINATION V.I.P. (NOVEMBRE 1977) ₤ 2.000, 132 pagg.
♚ Gabriel Pontello
♥ Danièle Azzalini, Marie Catala, Claire, Frédérique Souchier, Laika Schubert (unknown)
♠ Dominique Aveline
 Olivier Mathot (♠?), Jean Dufrè


Prima apparizione sul web: 18 gennaio 2015, scan 150dpi di pontellino
Data di questo post: 9 maggio 2020
Ultimo aggiornamento: 24 ottobre 2023


Versione in HD scannerizzata dall'incomparabile pontellino (cit. Dalnota :-)
RapidGator SS #14 300dpi



LEGGETE BENE QUA SOTTO PRIMA DI SCARICARE (FRIENDLY ADVISORY)

Ecco giungere a voi prodi il # 14 della testata erotica per eccellenza, "Assassination V.I.P."
Siamo alla seconda uscita marchiata "Gusto Forte", e per questa puntata, avessi i codici che mettono prima dei telefilm nelle emittenti americane, visto il superamento della soglia della decenza, dovrei metterli tutti e inventarne pure qualcuno di nuovo.
Non sto scherzando: si va dal rapporto morboso/incestuoso fra figlia e padre (un Olivier Mathot che viene spinto oltre il limite del buon gusto, quasi in un ruolo da performer, proprio lui che aveva quell'aria aristocratica!)


fino all'inserto animal (finto e corto, se Dio vuole)


passando in mezzo a efferatezze e violenze varie (per fortuna finte pure queste).



Sinceramente, non riesco a capire come ci si possa eccitare con certe situazioni. Non mi è mai piaciuto dare giudizi in merito, non sono certo un moralista, ma, immaginandomi questo numero senza le varie protagoniste brutalizzate e torturate (con lo sciroppo di amarena usato come effetto scenico delle violenze) ne sarebbe venuto fuori un classico numero di Supersex, con delle belle attrici e delle scene intriganti come di consueto.

Ma invece la produzione aveva deciso di provare l'arma dell'estremo, sperando di aumentare le vendite della rivista, e quindi, per un po' di tempo, ci toccherà subire, in mezzo alle classiche scene normali, anche le schifezze bondage et similia. 

Come leggerete nell'approfondimento storico di badabing, erano quelli tempi in cui nelle riviste si poteva trovare proprio di tutto: era come essere nel far west, e molti direttori avevano perso la trebisonda. Per fortuna l'esperimento non avrà il successo sperato, e, in meno di un anno, si tornerà alla (quasi) normalità.

In questo numero fa il suo debutto sulla rivista un volto conosciutissimo del porno anni 70/primi anni 80: stiamo parlando del baffone Dominique Aveline (forse all'epoca era ancora sposato con Erika Cool) che, con la sua faccia da mafioso meridionale, non passava certo inosservato nel panorama di quegli anni. Se non mi ricordo male, fu uno dei primi idoli di Axel Braun, figlio del grandissimo Lasse Braun!





Riporto qualche dato biografico (sperando che sia vero):
"Di origine gitana*, debuttò nel mondo del porno esibendosi in spettacoli dal vivo in teatri specializzati, dove per le sue doti di durata si guadagnò il soprannome di "marziano". Baffuto e muscoloso, divenne in seguito uno dei volti più noti del cinema pornografico francese. Lasciato il mondo del porno, divenne viticultore nella regione di Bordeaux.
Negli anni 2000 fece qualche riapparizione nei film Les Tontons tringleurs di Alain Payet (in cui erano presenti anche altre pornostar maschili francesi degli anni settanta) e Les Campeuses de Saint-Tropez, sempre con lo stesso regista."

*Sul fatto dell'origine gitana non metto la mano sul fuoco: probabile che si faccia confusione per via del suo soprannome "Le Gitan", perché aveva avuto precedentemente una carriera nella marina mercantile e aveva girato il mondo, il classico tipo "senza dimora fissa e con una donna in ogni porto" (grazie a badabing per l'info).

Purtroppo ci lascia nel 2009, a seguito di un ictus, all'età di 68 anni.

Oltre che per il gusto forte, questo numero mi ha tirato scemo per la quantità di tavole doppie difficilissime da unire, motivo del piccolo ritardo del post. Un incubo: mi scuso sin d'ora per non essere riuscito nell'ardua impresa di ricomporre, in maniera più decente, il deretano di Dominique Aveline, nella tavola doppia dove il suo popò ha la pessima idea di trovarsi nel centro pagina, ma questa foto andava al di là delle mie piccole capacità di editor.
Anzi, se c'è qualcuno fra di voi che si destreggia meglio del sottoscritto con photoshop, maschere di livello e fotomontaggi vari, e ha voglia di aiutarmi a ricomporre le pagine doppie meno riuscite, mi contatti pure: una mano in quel senso non mi dispiacerebbe affatto!

Ma leggiamo come presentavo il debutto della rivista sul web, ben 5 anni fa:

Numero che altresì ospita la sempre bella e coinvolgente Danièle Azzalini (Danièle David), protagonista di una scena in location sfasciacarrozze stile Pulp Fiction,



la (finta) lentigginosa appena apparsa Frédérique Souchier, qua alle prese, oltre che con il tenente Pontello, anche con il manganello di Dominique Aveline. 



Seguono Claire (Claire Brogniart alias Lucie Doll, grazie a Remolo) che in questo numero passa più volte dai dolori delle torture ai piaceri della carne, 


la mora Marie Catala (che a onor del vero, piglia qualche schiaffone pure lei, sarà per questo che appare solo in questo numero) 



per concludere con una bionda non menzionata nell'elenco delle attrici [alla quale, per identificazione, ho assegnato il nome da me inventato di Laika Schubert] che a me ricorda un poco una Karin Schubert stagionata, impegnata in un rapporto finto (per fortuna) con un pastore tedesco, oltre a una minima parte di bondage and blowjobs (si doveva pur giustificare la scritta "Gusto forte" in copertina, no?) Menzione speciale a chi saprà individuarne il nome!



PS la presenza, per il secondo numero di fila, di Frédérique Souchier nel carnaio della attrici, la affianca nella classifica delle regine di cuori ad Arlette Colonna, che fino ad ora era l'unica ad essere apparsa due volte su questa collana. Ci sarebbe anche Chantal Virapin a quota 2 apparizioni, se non fosse che nel numero del suo debutto fu presente solo per una breve apparizione di nudo: che peccato!







Certo che in questo numero il “gusto forte” viene spinto fortemente in là rispetto ai numeri precedenti: oltre all’incesto padre-figlia (tra l’altro particolarmente truculento in quanto, stando ai dialoghi, sarebbe stato un rapporto di abuso fin da quando la figlia era ragazzina) e al sado-maso (confesso che all’epoca trovai la scena della grattugia sulle chiappe particolarmente repellente), abbiamo persino la scena del cane. Che qui viene solo simulato (meno male!) ma che all’epoca, nelle edicole italiane, era tema tutt’altro che raro.
Infatti era il “far west” in quegli anni non tanto perché non c’erano leggi a proposito (c’erano), ma perché (come spesso accade in Italia) mancava qualsiasi sistematica applicazione delle leggi per bloccare situazioni scabrose: era del tutto tipico trovare in un’edicola dell'hinterland una copia di “Linus” (metti) esposta a fianco a una rivista straniera dove in copertina una signora disinibita maneggiava il membro turgido di un cavallo. Roba da pazzi. 

Chi sia la vecchia bagascia in questione non saprei dire, sarà una di quelle puttane stra-stagionate che dovevano per forza offrire prestazioni “extra” per sperare di essere ingaggiate. Si sarà portata il proprio cane come attrezzo scenico; infatti da lì a poco la Marina Hedman / Lotar (aka Frajese) si sarebbe specializzata nel ramo, dichiarando addirittura (secondo una intervista rilasciata nel 1980, se non erro) che si presentava sul set col proprio cane “partner” appositamente addestrato. Quelle pellicole sono oggi quasi introvabili (oppure hanno quelle scene rimosse), e le attrici coinvolte arrivarono, anni dopo, a negarne l’esistenza (oppure dicono che era tutto “simulato”) … ma chi di noi vecchi c’era, si ricorda. La bestialità era uno dei tanti filoni provati “a tentoni” nelle riviste all’epoca, nel cercare l’assetto vincente dei gusti del pubblico. E non solo nel cinema hard – una delle scene più sconcertanti con le bestie si trova in un film soft (sebbene assai spinto), “Top Sensation” del 1969, dove Edwige Fenech si fece leccare la fica da una capra (!!!!). 





Sulle altre attrici in questa puntata, la Marie Catala è conosciutissima, ovviamente, e sappiamo già che Daniele Azzalini era meglio conosciuta come Daniele David. La faccia della “Claire” mi è dannatamente familiare ma non mi viene in mente suo nome  “vero” d’arte [*] (bell’ossimoro questo…), mentre se volete trovare notizie sulla “Frederique Souchier”, andate a cercare (su EGAFD ad esempio) sotto il nome “Evelyne Manta”.

[*NdR] Grazie a Remolo, accanito sostenitore del blog nonché donatore di numeri di Supersex mancanti, oggi siamo riusciti a identificare anche Claire: ricomparirà nel #27 come Claire Brogniart, ma è più conosciuta come Lucie Doll, e non è stata propriamente una meteora nel mondo dell'hard: attiva dal 1976 fino al 1985, ha girato circa una 60ina di film! Strano non averla identi-fica-ta prima!😂 (E da questo si capisce che sono più fan della carta stampata che della celluloide!)






A proposito del trucco/camuffamento della Souchier in questa puntata, impossibile non riconoscere l’ovvia strizzatina d'occhio al personaggio di pellicole, nonché di una serie televisiva ripetuta negli anni ’70 fino alla nausea, Pippi Calzelunghe. Con le sua assurde lentiggini dipinte e i capelli tirati in treccine doppie 



In questo numero di Supersex, l’aggiunta di occhiali a questa caricatura enfatizza l’aspetto della ragazzina un po’ “nerd” (come si direbbe oggi nel gergo porno) a esaltazione estrema dello scenario d’incesto. (Ancora oggi l’idea trasgressiva di trombarsi quel personaggio televisivo non è rimasta isolata; il costume Pippi Calzelunghe in versione “per adulti” resta tra le offerte d’obbligo nei vari cataloghi per le feste di carnevale e per halloween)



Però …. Adesso che ci penso … Lentiggini, capelli rossi, treccine e … anche occhiali! 



Eureka! 

Oltre a Pippi Calzelunghe, gli sceneggiatori di Supersex si saranno mica ispirati alla pubblicità dell’aranciata amara San Pellegrino con la Manuela Blanchard, quella che in seguito avrebbe fatto la conduttrice dello spettacolo per ragazzi Bim Bum Bam???


 

OK, OK, lo so: i più pignoli fra voi mi diranno “Ma come? La pubblicità con la Blanchard appare 3 anni dopo l’uscita di questo numero di Supersex”. Giusto, ma allora vorrà solo dire che il regista della pubblicità avrà avuto in mente questo numero di Supersex, quando ha concepito il trucco della Blanchard! (Non esisteva uomo in Italia all’epoca, che non avesse visto Supersex — è solo che nessuno lo ammetteva...). 

Che deliziosa perversione!

Per le occasioni mancate, la segretaria Minou resta la stessa attrice del numero 13, e dunque riesce a mantenere il posto di lavoro per ancora una puntata…



Sarebbe davvero interessante scoprire se questa attrice abbia fatto scene hard da qualche altra parte—davvero carina, sarebbe un piacere vederla in pose erotiche…

Dalla prossima puntata verrà sostituita, e probabilmente è stata la stessa Minou a rassegnare le dimissioni per cercare un posto con uno stipendio che le permettesse di comprare più abiti, dato che nelle due puntate 13 e 14, a parte un solo cambio (nel 13), indossa sempre lo stesso vestito… 







Per quanto riguarda le auto belle in questa puntata, guarda un po’ chi si rivede! La bellissima Chevrolet Corvette 1963 del numero 4, protagonista in quella occasione dell'incauta scopata sul cofano da parte di Arlette Colonna (aka Sigried Cellier) e il sottosviluppatello Joel Chartier. Questa volta però con alla guida il nostro Gabriel … 







Auto classica sfortunatamente deturpata dalla minchionata del proprietario, che ha incollato sul davanti le metalliche lettere “USA” e appiccicato una targa fasulla del New Jersey fatta in casa. A riprova che i tamarri non sono un fenomeno esclusivamente italico…

La targa, fosse autentica, avrebbe dovuto avere invece questo aspetto:



Ma perché, poi, scegliere proprio “New Jersey”, stato USA tra i più sfigati? Perché non invece, mettiamo, il Michigan, stato dove si trova Detroit, magari pure con targa “personalizzata”?)



Che mancanza di creatività, ragazzi…










La prima battuta di Pontello con Petula/Azzalini per rompere il ghiaccio è degna di essere ospitata sul manuale del seduttore gentleman:


Una volta presa confidenza con la collega, ci si può dare tranquillamente del tu.










Con l'avvento del gusto forte, prosa in (momentaneo) declino. Per questo numero solo una menzione:









1) Come già fatto notare da badabing, vorrei capire come fa la Chevrolet Corvette del 1963, di chiara proprietà di Therese Derrault, dal #4...



...ad essere ora di proprietà di Pontello:


Ma soprattutto vorrei capire, visto il numero di macchine cambiate da Supersex nelle ultime puntate, un paio di cose: primo, come fa a mantenere un tenente di polizia, seppur in seno alla squadra VIP, un cotale circo di muscle-cars; secondo, quanti box ha il tenente Pontello sparsi per la città, visto che l'unico che vediamo, nel #11 è pure usato per parcheggiare la sua moto:


Qualcosa non mi torna. Urge accurato controllo della Police Nationale sugli introiti del tenente, necessari a mantenere a regime un così vasto numero di macchine costosissime😁


2) Spesso e volentieri si cerca di trovare degli sbagli grossolani nella storia, non vedendo le assurdità di alcune situazioni "di contorno". Come mi fa notare l'amico guyduzaire, Rosalie/Claire sfoggia una ripresa veramente notevole. In questa stanza - che altri non è che la cucina di quella che ormai chiamo villa Derrault - eccola dapprima, dopo che i due ceffi le hanno ammazzato il marito (e, già che c'erano, l'hanno brutalizzata):



ed eccola il mattino dopo, fresca come una rosa: una doccia e già si è lasciata alle spalle i piccoli problemi del giorno prima.


Ma non basta; il giorno dopo i due criminali irrompono in casa di Pontello per eliminarlo, e trovando solo la povera Rosalie capiscono che non ne ha avuto abbastanza:



Et voilà, eccola al mattino dopo tutta pimpante, come se nulla fosse successo:


Che leggerezza! Come fa una donna a riprendersi da tali violenze (che richiederebbero pure punti di sutura) in una sola nottata? Semplice. All'epoca gli sceneggiatori non l'avevano ancora svelato, ma Supersex aveva il "Fluido bionico"


e con quello salvava capra e cavoli. Quanto ne avremmo bisogno di questi tempi.


3) Se ho ben capito la trama, l'ex ministro degli esteri francese Jean Baptiste Fourier, impazzito dopo aver perso l'uso delle gambe in un attentato, decide di sovvertire l'ordine politico mondiale e commissiona al tiratore scelto Louision l'uccisione di eminenti personalità politiche straniere. Ovviamente, e giusto per non farsi notare, il cecchino, ad ogni attentato, affitta sempre la stessa Cadillac da uno sfasciacarrozze, per recarsi sul luogo degli omicidi. 
Quello che si dice "mantenere un basso profilo"😄


4) Si chiude il poker: per la quarta volta di fila, l'ufficio del "Barone" è quello della stanza con il quadro del cavallo con la biga:


Questa stanza si vedrà anche nel prossimo numero, ma non più come ufficio del Barone.


5) Lo stesso onore spetta all'ufficio di Minou, che però non rivedremo più. Sto parlando sia dell'ufficio, sia dell'attrice.


Fra l'altro l'attrice, nelle sue due sole apparizioni in questo numero e nel precedente, indossa lo stesso vestito:


Possibile, anche se Pontello si è cambiato, che gli scatti fossero stati fatti nella stessa giornata.


6) In questa puntata torna un vecchio set. Casa Fourier/Mathot:


Confrontiamola con questa stanza che appariva nel #4 come una delle stanze di villa Derrault:



7) Dall'altra parte dell'inferriata nera a ghirigori c'è un'altra stanza, come potevamo vedere "di sfuggita" anche dal #4:


Notato lo specchio e il quadro con la cornice a forma particolare?
Questa seconda stanza, che potrebbe essere un piccolo studio o un angolo da pranzo, vista la presenza di un tavolo massiccio, la vediamo un po' meglio (ma non troppo) in questo #14:





8) Per la stanza da letto, ancora di casa Fourier



rimaniamo sempre nel set di villa Derrault, stanza da letto nel #4:




9) Andiamo nella probabilità statistica. Questi due pendagli da forca stanno salendo le scale verso l'appartamento di Pontello:


Il set in cui si stanno muovendo è quello di villa Derrault (in questo numero villa Fourier). Come facciamo a saperlo? Ma da questa foto tratta dal #4:


Il piano potrebbe non essere lo stesso, ma la ringhiera delle scale è esattamente quella.
Dopodiché i due gaglioffi entrano "nell'appartamento" e vi trovano Rosalie/Claire:


Notate la particolare decorazione a tondini lucidi dietro le terga di Claire.
Ora, anche se nel #4 questa stanza non appariva [vedere punto successivo], sono propenso a credere che sia all'interno di villa Derrault. Sarebbe stato illogico fare le foto con i due attori sulle scale interne alla villa per poi trasferirsi su di un set esterno.
Tenete presente che il set di villa Derrault tornerà nel #23, con molte stanze scoperte in questi due numeri, e ci sarà anche questa...


10) Il bello del blog è che posso correggere errori e sviste. Abbiamo detto che la stanza con il muretto a tondini lucidi qua sopra non appariva nel #4. Guardiamola meglio da questa foto:


Non concentriamoci sul muretto in primo piano, ma sul caminetto e sulla parete nello sfondo e confrontiamola con il salottino privato di Josephine/Mandarine da villa Arnoux nel #5:


Se non siete aancora del tutto convinti, guardiamo la porta d'ingresso alla stanza, prima da questo #14:


e poi dal #5:


Et voilà ... grazie a Joyan84 per la dritta!

Fra l'altro, da queste ultime due foto potete anche capire il perché nel #5 non si vedesse il muretto con la parete a tondini lucidi: era coperto dal divano, mentre in questa puntata il divano è stato spostato esattamente dal lato opposto del basso muretto, lasciando visibile la parte con la decorazione a tondini.


11) Ma vediamo questa porta d'ingresso di casa Louision:


siamo sempre nel set usato per villa Derrault nel #4:



12) La stanza usata per casa Duclos/Catala/Aveline:


è lo studio nel set di villa Derrault che nel #4 veniva usato come ufficio di El Khali:








1) Hotel Lutetia Concorde, 45 Boulevard Raspail, Parigi, pag. 5 (© sardanapalo)


Al giorno d'oggi solamente Hotel Lutetia:



2) Ristorante Ecu de France, 31 Rue de Champigny, Chennevières-sur-Marne, pag. 35 (© sardanapalo)







(...di sveltezza scenica, capre e pippi calzelunghe ...)
(27 commenti, interventi e approfondimenti di: badabing, charlesd, gitra, guyduzaire, pan, pech200, pontellino, Prepuzio, renfa, trasfer operation)


1- pontellino 18 01 2015
Leggermente in ritardo per problemi con Image Venue, ecco giungere a voi prodi il # 14 della testata erotica per eccellenza, "Assassination V.I.P."
[Usato per il post d'apertura]
Ma ora vi lascio alla lettura: (buona domenica)

2- gitra 18 01 2015
Grazie Pontellino.

3- badabing 18 01 2015
Grandissimo, pontellino!
Grazie!
Certo che lo sceneggiatore di questo numero aveva proprio una fissazione col tema dell’incesto…

4- Prepuzio 18 01 2015
pontellino, come sempre...



5- pan 19 01 2015
Numero a me totalmente ignoto e graditissimo.

6- charlesd 19 01 2015
Perchè mettevano tutte fretta al povero Pontello?










 ... ... ...

Tanto una pagina dopo gli dicevano subito: "Rimettimelo in fica"

Vabbè...Svelto Gabriel, svelto!


7- pontellino 19 01 2015
Misteri filosofici del porno d'essai...

8- pan 20 01 2015
Beh, mi pare non vedessero l'ora che glielo ficcasse in culo.

9- badabing 20 01 2015
Forse immaginano che farebbe meno male se lo fai entrare veloce?

10- trasfer operation 21 01 2015
Visto che con Pontello, il culo dovevano mollarglielo, si levavano subito il pensiero
Onori a Pontellino per l'ennesimo inedito pubblicato

11- charlesd 21 01 2015
Non sarà che avevano fretta perchè dopo tot. ore che stava sul set, faceva scattare la SUPER TARIFFA con contributi previdenziali, bonus produttività e IVA al 21%?

12- badabing 29 01 2015
[Usato per l'approfondimento storico]

Ciao a tutti, in attesa del nuovo post del nostro pontellino!

13- pan 29 01 2015
En attendant pontellino aggiungo che sul tema di Pippi calzelunghe c'è un film reperibilissimo sul mulo dal titolo Pippi cazzilunghi, di epoca comunque successiva a Supersex. Lo so per caso, avendone una mia amica bella fica ritrovatone un CD dietro il tergicristallo del parabrezza tornando dal mare due anni fa.

14- pech200 22 01 2016
Pontellino grazie a te si ritorna indietro con la memoriae poi, mi hai rispolverato il n°46 per me il miglior numero di Supersex
Sto aspettando un numero di ss in cui ricordo solo alcune pagine dove gabriel scopava una di colore in un centro di rottamazione auto tra le macchine distrutteche location.. Grande!!!! Un saluto a tutti [Chissà se era questo? Ma l'attrice non è di colore...]

15- pontellino 09 05 2020
Disponibile sul blog "I Supersex di pontellino", questa rivisitazione in HQ del #14. Debutto sulle pagine della rivista per l'irsuto Dominique Aveline, attore dai tratti mafiosi ma, a sentire le colleghe, dal cuore d'oro e dai modi gentili. Inoltre la produzione tenta di spingere l'aristocratico Olivier Mathot verso un ruolo più attivo. Roba da matti... ci riusciranno?

Storia in cui ci andarono giù pesante con le zozzerie da "Gusto Forte", per cui siete avvisati: in questo numero le punizioni corporali vanno più del vino bianco con il pesce, il tema incestuoso padre/figlia è ben sviscerato, e trova pure il tempo di fare una fugace comparsata - come performer - un pastore tedesco. Il fatto che fossero tutte finzioni non le rende meno schifose. Quindi scaricate solo se non siete deboli di stomaco e lontano dai pasti :wink:


PS questo numero è stato un inferno per l'unione delle tavole a doppio formato, e infatti, soprattutto quella con il deretano di Dominique Aveline a centro pagina, non tutte sono inappuntabili. Se qualcuno di voi è esperto nell'uso di photoshop, maschere di livello, fotoritocchi e accorgimenti vari, e ha voglia di darmi una mano con le tavole più ardue, mi contatti.

16- pan 09 05 2020
Sto scaricando...

17- pan 09 05 2020
Che ne dici di questo enhancement?




Quale numero ha quella del deratano?

18- guyduzaire 09 05 2020
pontellino ha scritto (15):
Disponibile sul blog "I Supersex di pontellino",questa rivisitazione in HQ del #14.

In effetti è un numero abbastanza strano...

A pag 30, foto in basso, si percepisce anche una parvenza di 'movimento' per la macchina, inclinata rispetto al suolo, mentre i muri della casa in secondo piano sono verticali; l'avranno messa sul cric su un fianco ?
E perché poi i fari debbono essere aperti ma spenti?
Idem nel #4... Non vi era ancora l'obbligo di tenerli accesi, moda lanciata proprio in Francia dai motociclisti negli stessi decenni per cercare di evitare il più possibile gli incidenti, e forse importata dal nord Europa...

A pag 69, dopo 'solo' una notte consigliera, ecco la donzella rimessa a nuovo (?), mentre una foto prima (ultima di pag. 68) Pontello promette di risistemarle il posteriore... Mah.

E che dire dei tagli delle pag. 80-81, con una simmetria verticale, e la seconda che richiama un simbolo fallico... Avevo già dissertato sulle 'maschere' per l'impaginazione, molti post or sono...

Un gran bel lavoro, per il quale non mi preoccuperei più di tanto per le pagine doppie. Secondo me vanno già bene così.

GdZ


19- badabing 09 05 2020
guyduzaire ha scritto (18):
… E perché poi i fari debbono essere aperti ma spenti? Idem nel #4... Non vi era ancora l'obbligo di tenerli accesi …

Giusta osservazione!

L’ipotesi migliore sarà che il motorino che apriva a chiudeva i fari si era bruciato.

Questa Corvette “Stringray” è un modello del 1963 (che nel 1964 mantenne le stesse caratteristiche meccaniche) — nel 1977 era già dunque un modello “di una certa età” per quanto riguarda le auto sportive, mai concepite a essere “bestie da soma” affidabili a uso costante, come lo erano le macchine familiari. Diverse loro parti delicate, dopo qualche anno, sovente si guastavano (chi ha mai bestemmiato nel cercare di alzare in fretta il tetto pieghevole inchiodatosi di una cabriolet “d’epoca”, se preso alla sprovvista da un acquazzone, ne sa qualcosa!). Mancando il motorino (per essersi consumato), il manuale d’utilizzo della Corvette prevede un funzionamento a “override” manuale, ma poi avverte “portatela subito a una officina autorizzata Chevrolet” per farla aggiustare... Buona fortuna trovare una di quelle a Parigi!



Dunque di conseguenza può darsi che il proprietario abbia lasciato i fari in posizione aperta, anche se di giorno non accendeva i fari. Perdeva l’effetto aerodinamico e il bell’aspetto affusolato, ma d’altra parte fermarsi non appena scendeva sera per aprirli manualmente sarebbe stata una rottura unica…

20- pontellino 09 05 2020
pan ha scritto (17):
Che ne dici di questo enhancement?




Buono, io non l'ho corretto perché, fatto abbastanza strano - ma non è il solo caso su Supersex - il tratto d'unione delle due parti della foto non corrisponde alla parte centrale del giornale, ma rimane nella pagina sinistra. Mi sono sempre chiesto il perché di alcune foto che finivano rattoppate sulla rivista in quella maniera: forse fanno parte di quelle foto già tagliate per essere messe a metà pagina a cui, per un motivo o per l'altro, viene cambiato posto nel pannello all'ultimo minuto? Forse badabing può chiarirci le idee a riguardo.
Per il resto, per far sparire la "linea d'unione", appare però una differenza di tonalità nella pelle, che è comunque abbastanza visibile, e che spesso si vede anche nei miei rattoppi. I professional di photoshop, agendo con maschere di livello e opzioni di fusione senz'altro sanno eliminare questo particolare in maniera anche abbastanza sbrigativa. Quando però si tratta di agire su 2 foto dove "il taglio" è esattamente a metà pagina, le cose si fanno molto più complicate, perché si tratta di "integrare" la progressiva sfumatura verso il grigio e perdita di definizione che la foto ha verso il centro, e, spesso e volentieri, di dover "ridisegnare" le parti mancanti nascoste dall'impaginazione centrale o offuscate dalla perdita di definizione. Come ad esempio nella pagina doppia 82/83, dove il pagliaccio attaccato sulla porta finisce proprio nella metà pagina, e va ricostruito, assieme al ginocchio di Claire e all'intarsio sulla porta. Alla stessa maniera pag. 114/115: notate il poco "spessore" di Pontello visto di fianco: una parte se l'è mangiata l'impaginazione. Anche qua ho dovuto ridisegnare pavimento e materasso per farli combaciare e togliere la vistosissima sfumatura centrale, stessa cosa per le lenzuola, piede destro della Souchier da ridefinire dall'ombra, idem per la pelle di Pontello (e non sono operazioni semplici e sbrigative) dulcis in fundo sostituire la tenda dietro la testa di Pontello che non si poteva guardare (potete capirlo se ingrandite la pagina e osservate i capelli di Pontello).
Ma la pagina più rognosa è stata senz'altro la pagina che porti tu ad esempio, dove la mano di Pontello, sul ginocchio destro della Souchier, era una forma indistinta, su cui era impossibile lavorarci sopra. Le ho provate tutte, anche mettere la manica della camicia appoggiata sul mobile a destra SOPRA la parte incorreggibile della mano e del ginocchio, ma si vedeva troppo che era un artificio. Alla fine un colpo d'estro (che stranamente ha pure funzionato) mi ha tolto dall'impiccio. Ah, in questa pagina mancava anche il capezzolo destro della Souchier, e questo è già più visibile.
pan ha scritto (17):
Quale numero ha quella del deratano?

Questo numero 14. È la pagina doppia 126/127. A ridefinire meglio di così il deretano di Dominique Aveline proprio non sono riuscito. Anche il suo piede destro non è venuto granché, ma nella foto è proprio in quella posizione.
guyduzaire ha scritto (18):
A pag 30, foto in basso, si percepisce anche una parvenza di 'movimento' per la macchina, inclinata rispetto al suolo, mentre i muri della casa in secondo piano sono verticali; l'avranno messa sul cric su un fianco ?

In effetti... però anche il camion dietro risulta essere un po' inclinato. Magari è stata una soluzione adottata dal fotografo per dare più dinamicità alla foto?
guyduzaire ha scritto (18):
E che dire dei tagli delle pag. 80-81, con una simmetria verticale, e la seconda che richiama un simbolo fallico...

A me avevano fatto venire in mente una supposta!
guyduzaire ha scritto (18):
Un gran bel lavoro, per il quale non mi preoccuperei più di tanto per le pagine doppie. Secondo me vanno già bene così.

Grazie guy, sono contento che apprezziate.

21- renfa 15 11 2020
Ricordo una puntata in cui una figlia viene diciamo “ prestata” ad un possidente, ed il padre commenta, mentre lei si spoglia, di cosa ha fatto lui per “ instradarla”
Non mi e ‘ chiaro il dialogo , ma la puntata pare mooolto peccaminosa
( ovviamente ringrazio della cortesia a chi si ricorda il numero della pregiata rivista , e magari qualche info della giovane donzella)

22- pontellino 16 11 2020
Prova a dare un'occhiata sul mio blog: potrebbe essere il #14, verso la pag.40. Interprete femminile è Frederique Souchier, il papà (che per fortuna rimane quasi passivo) è Olivier Mathot, il villoso energumeno Dominique Aveline. Alla fine si replica, con l'aggiunta di Pontello e della Daniele Azzalini, all'inizio c'è un'altra scena con la Souchier, Mathot e un nero di cui ignoro l'identità.
Il problema di questo tipo di situazione è che è stata sfruttata ben più di una volta, per cui capire quella che hai in mente non è facile.
In un'altra storia, ma non mi ricordo il numero, probabilmente sul blog non l'ho ancora postata, c'è il padre malfattore biondo con gli occhiali che spesso offre la figlia disinibita ai clienti facoltosi. Alla fine, è legato e "costretto" ad assistere a Pontello che se la ripassa in tutte le maniere. Dialoghi da piegarsi in due: "Pontello, esigo che lei sposi mia figlia!"... "Pontello, ma che fa? Sborra ancora?"

23- renfa 16 11 2020
Daniele Azzalini, centrato!! Proprio lei, la lentigginosa impavida e disponibile
(certe volte mi chiedo perché non avessero prolungato ed enfatizzato molto di più le scene , magari con l aggiunta di un elemento maschio a sorpresa, a metà scena)...scusate, ma sono solo mie fantasie
Grazie ancor per la info mirata

24- pan 16 11 2020



25- renfa 16 11 2020
Vangelo!!!

26- pontellino 10 03 2021
Et voilà, il remake editoriale del post del #14, dove il Gusto Forte spazzò via ogni ondata di buon gusto. Per fortuna non durò molto!
Peccato, perché, sul versante del nostro caro vecchio pornerotismo demodé, abbiamo la Azzalini in gran forma... anyway, ecco qua:
https://pontellino.blogspot.com/2020/05/supersex-14.html

27- pontellino 08 09 2022
In queste vacanze estive mi sono concentrato, oltre che sugli scan, sui set interni, per cui, per ora nei primi 24 post, troverete qualche aggiunta nelle rubriche dei trivia:
SS #14 - Aggiunti trivia da #4 a 9

2 commenti:

  1. da remolo
    ma claire ( rosalie ) non è lucie doll ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Remolo numero 1. Buon occhio e ottima memoria, è proprio lei, grande! Aggiorno il post.

      Elimina