sabato 14 settembre 2024

Supersex #128



SUPERSEX #128: SUPERSEX E LA CACCIA AL TESTAMENTO (12 LUGLIO 1984) ₤ 5.000, 132 pagg.
♚ Gabriel Pontello
♥ Olinka Wilde, Elyne Lang, Lise Fer
 Gilbert Grosso, Gerard Fischer
 Sabrina, Serge Lebray, Raymond Leca, Gil Marlin, Nathalie Ivosevich, Jean Dufret

CICCIOLINA: L'ASSISTENTE SOCIALE DI CAZZI BISOGNOSI 3
♛ Cicciolina
 Piotre Stanislav
 Frank R. Gallot, Alex Autie


Prima apparizione sul web: più o meno fra il 2002 e il 2011, albo incompleto con scan a 300dpi di Delta di Venere
Data di questo post: 14 settembre 2024


Versione in HD scannerizzata da un pruriginoso pontellino (cit. del manager Dalnota)


Riapertura dell'anno scolastico con questo Supersex dove la regina di cuori sulla cover era la (s)fortunata - scegliete la definizione che più vi aggrada - compagna di Pontello, all'epoca dell'uscita del fottoromanzo nelle edicole italiane.
Stiamo ovviamente parlando di Olinka Wilde / Hardimann, generosa e burrosa attrice francese doc - anche se il nome (essendo i genitori di origine tedesca e polacca) e pure una sua presunta ammissione hanno sempre dato adito a molti dubbi. Ho provato a farle una telefonata per dei chiarimenti, ma non mi ha risposto😄:



All'inizio della storia vediamo subito altre due regine di cuori, che recitano nel ruolo di due sorelle proprietarie di un negozio di estetica: attenzione a non confonderle, hanno il taglio di capelli simile!



Le avete riconosciute? Trattasi (nell'ordine) di Lise Fer e Nathalie Ivosevich e, anche se vi getterà addosso un pizzico di malanimo, ve lo dico subito: la Ivosevich, anche se si vedrà spesso all'interno della storia, non farà parti performanti. Strano, soprattutto per il fatto che non la rivedremo in numeri vicini (e che quindi avrebbe presumibilmente girato nella stessa occasione). Probabile che avesse fatto parte di un servizio che poi fu commercializzato in diversa maniera? Difficile fosse stata ingaggiata solo per fare la comparsa. Mah!

L'avevamo già visto a inizio puntata nella parte del killer


e quindi, quando ci avviciniamo alla parte di mezzo, sappiamo già che lo ritroveremo inderogabilmente nella trombata dei cattivoni. Ovviamente lui è Gilbert Grosso / Clark, e questa volta è accompagnato dal molto presente (ultimamente) Gerard Fischer, quest'ultimo nella parte di un boss mafioso americano:


Non temete, al buon Gilbert non viene chiesto di occuparsi direttamente di Gerard😅, ma allora chi è la regina di cuori che è chiamata a occuparsi delle loro zucchine? Se non avete letto l'elenco delle attrici ve lo dico subito, trattasi della spesso sottovalutata Elyne Lang:


Bellezza non certo da podio in ipotetici concorsi di Miss Montrouge, come mai ne tesso sempre le lodi? Ve lo spiego con le macchie di Rorschach:


senza dimenticarsi, poi, dell'entusiastica  generosità con cui si butta nelle scene osè.

Intanto continuiamo a vedere la Ivosevich per tutto il fotoromanzo, al centro di una macchinazione per defraudarla di una giusta eredità, anche se niente, proprio non si fa vedere ignuda:



Vi dirò, quando i fili della vicenda sono stati tirati, e con la coda dell'occhio ho visto che la scena finale era un quadrato, ho subito pensato che fosse arrivato il suo momento. E invece no!!! Il sacrément chanceux Gabriel, si spupazza le altre tre regine di cuori: la già rodata Olinka, la non ancora assaggiata (da lui) Elyne Lang e la riposata Lise Fer.



Sul versante ciccioliniano si va invece avanti con la saga dell'assistente sociale. Questa volta la brava Barbara dovrà far passare i cattivi pensieri al depresso - e aspirante suicida - Bruno, quivi interpretato da un Piotre Stanislav con espressioni alterate da premio Oscar:



Ovviamente il ragazzo ritroverà la joie de vivre e si innamorerà della bella assistente ma, sorpresa, anche il padre George - interpretato da Alex Autie - si invaghirà della bella biondona:



Non vi rovino l'epilogo della vicenda, che avrà un divertente finale a sorpresa dopo che i due incauti amanti vengono scoperti da George/Autie:










"... la cliente..."







È difficile lavorare a contatto con le persone,


ma il lavoro è lavoro:



Pontello conosce bene i suoi polli, ma soprattutto le sue galline:



Il cerchio si chiude:




I soliti megalomani, questi americani, gli stivaletti di cemento erano troppo economici!



Giusto per rimarcare, nel caso non l'aveste capito:




La madre invece era per l'ingresso principale:



L'upgrade del suicida:
























1) Svista del letterista: le due didascalie sono state invertite. Nella cartella in download trovate la mia versione corretta😉



2) Per la casa di Odile/Ivosevich si usa la stanza 3 con nicchia del set in rue La Bruyère 43:



3) Per la stanza da letto di Josiane/Wilde siamo invece nella stanza prima bianca e poi blu:



4) Lo studio notarile Minot/Leca viene rappresentato dalla stanza delle corna e dei piatti:



5) Il connubio casa Pontello/stanza dei divani rossi e del camino continua imperterrito:



6) Per la casa di madame Geraldine/Sabrina siamo sempre in rue La Bruyère, stanza 2 centrale:



7) Per la suite di Freddy/Fischer all'hotel Prince de Galles sembrerebbe di essere nella stanza del camino venato:


Però la maniglia me la ricordavo diversa:



8) Per l'appartamento in cui Freddy Lawford/Fischer fa portare Claire/Fer forse siamo di fronte al primo set ricostruito nei fantomatici studi di Montrouge.


Daemon Daikronda pagina 77 a 102 potrebbe essere che siamo finalmente nei famosi studi di Montrouge ?

Vedere Pontello che salta dal tetto appoggiandosi al palo che regge l'angolo delle pareti (poi magari è solo il parapetto del piano superiore ma a vista non mi sembra) mi ha fatto venire quest'idea.

Vediamo se nei numeri successivi si cominciano a vedere i set posticci al posto delle ville e degli appartamenti.


9) Per casa Guersant/Audie, nel fotoromanzo di Cicciolina, siamo ancora nel set di rue la Bruyère, stanza 2 centrale:



10) La stanza del figlio Bruno Autie/Stanislav è quindi nella stanza 3 con nicchia:








1) Coiffure esthetique Ann Rodhes, 18 Rue Henry Monnier, Parigi, pagg. 5-8, 43, 73, 74 (© geppino666)


Il negozio è diventato poi una boutique di oggetti preziosi chiamata HaGa:


Le foto sono effettivamente state eseguite all'interno del negozio - è curioso che sia rimasto l'esercizio commerciale di fronte ("La cordonnerie") la cui insegna si legge a pezzi nelle foto in controcampo:





2) 112 Rue du Faubourg Poissonnière, Parigi, pag. 12 (© geppino666)




3) Prince de Galles, 33 Av. George V, Parigi, pagg. 42, 45 (© geppino666)




4) Moulin Rouge, 82 Bd de Clichy, Parigi, pag. 68 (© geppino666)




5) Kis minute - cartes de visite, indirizzo sconosciuto, Parigi, pag. 69



sardanapalo: C'e a pag. 069 un'insegna mi sembra ks minute cartes de visite, penso sia una tipografia, purtroppo non riesco a trovare riscontri se non ad Abidjan.

geppino666E' una tipografia (imprimerie) e l'insegna dice "kis minute - cartes de visite". La KIS era una società francese fondata nel 1963 specializzata in stampe e apparecchi da stampa, adesso fa parte del gruppo inglese "ME Group" e si è dedicata ai chioschi per la stampa di fotografie (in Francia il marchio commerciale è "Automaton"). Adesso ha una sede a parigi a rue du Delta 12 ma non corrisponde.
La location è' sicuramente una stamperia ma dove si trovasse non lo so.
Il "kis minute" era il loro carattere tipografico proprietario:


sardanapalo: Si, ho visto in vendita su Etsy diversi set come quello della foto.


6) Place Saint-Pierre (giardini della basilica del Sacro Cuore), Parigi, pag. 105 (© geppino666)







(...dei soliti scan...)
(5 commenti, interventi e approfondimenti di: Artie, Gin, Helmut, pontellino)


1- Helmut 15 07 2012
Gin, pan, pontellino, lo scrivente e tutti gli altri appassionati dobbiamo un doveroso ringraziamento al valoroso Artie per l'ottimo lavoro...!!!

2- Artie 15 07 2012
Ti ringrazio del ringraziamento ma non è niente di che.
Come scriveva pan sono sempre gli stessi numeri che si trovano facilmente sulla rete e purtroppo non si trova altro.

3- pontellino 16 07 2012
Grazie 1000 Artie!!!

4- Gin 16 07 2012
super ringraziamenti a TUTTI quanti, ormai mi vergogno di essere così ripetitivo, ma è l'unico modo che ho per esprimervi il mio apprezzamento.

5- pontellino 14 09 2024
E quale maniera migliore di ricominciare e di augurare un ben tornati se non un "nuovo" Supersex?
Ecco il #128, avec Olinka, Nathalie Ivosevich, Lise Fer et Elyne Lang, ma attenzione! Una di loro sarà solo comparsa "pedina" (non performante)... Su chi scommettete? Fate il vostro gioco!

10 commenti:

  1. Sto ancora ridendo dopo aver visto 'la cliente'. Lì per lì neanche ci avevo fatto caso perché guardavo lei e non capivo cosa ci fosse di strano.

    RispondiElimina
  2. Evidentemente il reparto effetti speciali latitava. Per quanto riguarda la foto in cui viene mostrato quello che probabilmente potrebbe essere un vero set, non capisco come mai la scelta di mostrarlo in maniera palese. E poi è possibile che l'abbiano cominciato ad usare effettivamente solo da metà 1984 quando in realtà per quello che sappiamo noi doveva essere attivo già dal 1980 con l'arrivo di Allan?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà non è proprio così, Roberto. Nel 1980 Allan si vede per la prima volta sulla rivista in edicola, ma fra scatti e uscita cartacea passano circa 5/6 mesi, per cui Allan approda alla corte francese di Balsamo circa a metà 1979. Sarà subito stato assunto in pianta stabile come direttore di produzione, o la cosa era avvenutà più tardi? All'epoca dell'editoriale sul #40 avevo fatto l'ipotesi che gli studi di Montrouge, nell'ex garage di tre piani, avrebbero potuto partire con l'arrivo di Allan, però avevo aggiunto che, stranamente, a parte qualche cambio disposizione mobilio, io continuavo a vedere i vecchi set in appartamenti reali.
      Da uno scambio di messaggi su fb - mi sembra sempre con Richard - dove gli mandavo la foto della facciata esterna di rue la Bruyère 43, per bullarmi di aver trovato, grazie ai ragazzi del team location", l'indirizzo dell'appartamento dove erano state girate tante scene, egli mi rispondeva che i vecchi uffici - e i set lavorativi - erano in quello e in una serie di altri appartamenti che poi erano diventati insufficienti a gestire tutta la mole di lavoro, e in più erano ormai una voce di spesa non da poco conto. Da qua l'esigenza di trovare un'altra soluzione, quella degli studi di Montrouge, appunto.
      Passa quindi del tempo fra l'arrivo di Allan e l'inaugurazione dei nuovi studi di Montrouge. Passavini poi mi disse che Balsamo parlava di questo suo acquisto a Parigi, per cui è una cosa avvenuta dopo che Passavini era stato assunto all'International Press (1981).
      Volendo fare il percorso all'inverso... se questo è veramente il primo numero dove si vede uno dei set di Montrouge, e siamo a luglio 1984, il fotoromanzo era stato girato circa a gennaio 1984. Immagino che quando Balsamo avesse preso questo garage, ci saranno stati dei lavori da eseguire, e dei traslochi da fare...quanto tempo avrebbe impiegato un'operazione così su grande scala? 1 anno? Per cui il garage potrebbe essere stato acquistato verso la fine del 1982.
      Poi nulla toglie che magari alcune stanze di cui non siamo ancora riusciti a identificare la provenienza, come la "stanza prima bianca e poi blu", e poche altre, potessero essere nella parte fissa (cioè di fianco agli uffici) nei nuovi studi di Montrouge, in attesa che il resto venisse riadattato, e che la redazione italo-francese già fosse di stanza lì, continuando a usare i vecchi appartamenti fino alle scadenze contrattuali e all'avviamento dei nuovi studi.
      Chissà!

      Elimina
    2. E già. Non avevo tenuto conto che in numeri usciti in piena estate vediamo gli attori vestiti da inverno e viceversa. Così come non avevo tenuto conto del fatto che essendo stato un garage deve essere stato per forza adattato e considerando la grandezza del posto per i lavori ci sono voluti diversi mesi. Grazie comunque per la lunga risposta.

      Elimina
    3. Grazie a te che mi stimoli a scrivere dei ragionamenti che se no sarebbero rimasti solo nella mia mente (e di cui poi, magari, mi sarei dimenticato). Una delle ragioni per cui ho iniziato questo blog è stata proprio quella di voler ordinare le centinaia di notizie e di voci di corridoio che avevo letto e scovato negli anni precedenti: mi ero accorto che di molte poi mi dimenticavo, essendo ormai gli argomenti e i personaggi trattati così tanti, e poi, quando dovevo cercare qualche notizia di cui avevo scritto nei vari forum, diventava veramente difficile recuperarla. Così è un po' più sempl... meno difficile, mettiamola così :-D

      Elimina
  3. Un salutone gigante al Pontifex Maximo, il quale tornato dalle meritate vacanze ci ha immediatamente deliziato con un nuovo numero del TcEn TcEn, di quel metà di luglio del 1984. Un caldo pazzesco che si poteva fare il the mettendo l'acqua fuori dalla finestra per dieci minuti, tra musica di new wave che all'epoca spopolava, ma stava andando in crisi, tanto che da lì a due o tre annetti sarebbe sparita dai radar, mentre il metallo diventava ogni giorno più forte e duro. Ride the Lightning dei Metallica, assieme a Ultimate Sin di Ozzy, Animalize dei Kiss e Powerslave dei Maiden stavano facendo macelleria dei Duran Duran, Simple Minds e Spandau; tanto che si formavano bande di giovani che si differenziavano per la musica che ascoltavano e il look. Tuttavia anche i giornalini dicevano la loro e c'era tanta bella roba in giro, avevo appena comperato un videoregistratore della Nordmende che mi era costato un occhio della testa, così registrai dalla tv il primo film di guerre stellari, eccezzziunale veramente e il concerto dal vivo di Mike Oldfield al Bussola Domani di Verona; Dio che libidine, iniziava così la mia wonderful collection di nastri che ancora oggi: "guai a chi me li tocca", e devo dire che si vedono ancora benissimo. Confesso che coomprai anche i miei primi due film porno, anche perchè non così non si doveva andare di nascosto nel cinema per zozzi e vastasi, il primo era una raccolta dell'editore delle ORE, con episodi presi da film americani, vedere delle modelle bellissime praticamente dal vivo fu straordinario, il secondo era un film completo del 1980, ossia, Giovani Erotiche e Maliziose, roba americana e straordinaria. Chiosa di tutta la storia, si stava facendo avanti una ditta chiamata PRIVATE, che pur essendo carissima stampava il vero porno di qualità, e in questo io vidi il declino di tutta una certa stampa tra cui anche il nostro SUPERSEX. Premetto che essendo del settore tipografico da una vita, il mio occhio è molto attento a certe cose come la qualità di stampa, notai in questi numeri che le foto del Tcen erano molto scure e impastate, quasi come se la stampa fosse molto scadente, poi da un'esame più attento notai una peculiarità che mi fece pensare. Dunque, bisogna premettere che per stampare a colori ci vogliono quattro passate di inchiostro: il ciano, il magenta, il giallo e il nero, così si ottengono tutti gli altri colori, forse il Supersex francese era a colori, mentre qui per risparmiare (perchè stampare a colori costava un botto) era stampato in bianco e nero, sempre per risparmiare non usavano riprodurre le foto originali a colori, ma si facevano mandare direttamente le pellicole di stampa e guarda caso, la componente che più si avvicina alla tonalità della carnagione è il magenta. Infatti nel colore ci vuole un sacco di quell'inchiostro per fare risaltare le belle passerine, ma se lo si stampa col nero ovviamente viene tutto impastato. Insomma, nell'anarchia del porno italiano tutto era possibile e tutto era permesso. Però la qualità sacrificata per il risparmio prima o poi la si paga in altro modo. Comunque grazie ancora al sempernoster per il monumentale lavoro dei ricordi. Un saluto pontelliano da Massimo da Reggio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Massimo, grandioso commento, come al solito! Come dice anche Roberto, Supersex francese non è mai esistito, Supersex era un fotoromanzo fatto in Francia appositamente per l'Italia, all'inizio dell'avventura non si poteva produrre materiale pornografico in Italia, ma venderlo sì. Per cui uno staff italiano era di stanza a Parigi a collaborare con l'equipe di Montrouge appositamente per il fotoromanzo italiano. All'inizio forse la scelta del b/n era anche voluta, chissà. Certo, nella 2a parte di vita editoriale della rivista iniziò il declino della qualità fotografica, con foto spesso troppo scure. Chissà se le foto originali fossero a colori? Senz'altro alcune delle fotovicende intime scattate per la serie "8 fotoromanzi porno" - almeno da un certo punto - erano originariamente a colori. Lo so perché da qualche parte dovrei avere una fotovicenda intima (quindi in b/n), e poi un altro servizio tratto sempre da quel set, ma con le foto a colori! (Ricordo che la produzione di Supersex e delle Fotovicende Intime era sempre fatta dalla stessa equipe). Per cui probabile che da un certo punto anche le foto di Supersex fossero originariamente a colori, magari già dall'inizio, in fondo c'erano le foto delle copertine, no?
      Purtroppo, da un certo momento, a Parigi si iniziarono a fare le cose sempre più alla carlona, e la qualità si abbassò parecchio. Peccato.

      Elimina
  4. Sul fatto che le foto in origine fossero a colori lo avevo pensato anch'io anche perché arrivati agli anni 80 pellicole in bianco e nero non si usavano praticamente più, però Supersex in Francia non è mai uscito. Ne uscì qualche numero in Spagna nel 1981, quello sì, ma in Francia mai.

    RispondiElimina
  5. Aggiungo che i colori impastati e scuri erano ancora più evidenti in Erotik. Ed era particolarmente problematico considerato che buona parte delle scene erano realizzate di notte. A volte quando apparivano Phirmis o N'Dri neanche si riuscivano a distinguere!

    RispondiElimina