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giovedì 2 luglio 1981

Golden Gay #4



GOLDEN GAY #4: L'INVINCIBILE GOLDEN GAY (LUGLIO 1981) ₤ 5.000, 132 pagg.
♚ Charlie Forest
♠ Gerard Fisher, Thierry Sourice, Dominique Saint-Clair, Jean Pierre Barret, Augusto Michelli, Charles Jourdan, Piotr Stanislav
♥ Dominique Charon, Helen Shelley, Eve Lambert
 Georges Neveux, Robert Jouhier, Gilbert Legrand, Lambert Gregoire 


Prima apparizione sul web: circolava una versione a bassa risoluzione e incompleta!
Data di questo post: 26 aprile 2025
Ultimo aggiornamento:


Versione in HD scannerizzata dal dispettoso pontellino (cit. del suggeritore Dalnota :-)


Ci crederete? In questo numero non c'è il solito gruppo di giustizieri omofobi che tenta di liberare il mondo da quei malvagi omosessuali, incredibile!

No, nulla di tutto questo, in questa storia si tenta solo di far fallire le industrie elettroniche Cousin per il motivo più vecchio del mondo, e cioè per denaro.
Caso vuole che il proprietario Armand Cousin (Gerges Neveux) sia omosessuale, e chieda aiuto all'amico Emil Benoit (Robert Jouhier), ministro dell'industria e di gusti affini a quelli dell'industriale:



È un attimo, la comunità gay è molto unita, mica come quella di noi eterosessuali, ché se domani vengo discriminato per il mio blog su Supersex, o denunciato da Pontello per uso indiscriminato del suo nome, sò cazzi miei😅

Scatta quindi la convocazione della Gay Force da parte della Gay Court, e Mark Loubeau - alias Golden Gay - interpretato dal sempre fiammeggiante Charlie Forest, viene incaricato di indagare sulla vicenda e aiutare in tutte le maniere possibili il confratello Armand.

Iniziano le indagini e Golden Gay fa la conoscenza di Raoul Cousin (Charles Jourdan), nipote e segretario di Armand che, indovinate un po', è gay anche lui! È ovvio che, per ingannare l'attesa dell'industriale, Mark faccia un'approfondita chiacchierata con suo nipote:



Ad aiutare Mark nelle indagini ci sono l'inseparabile Victor Bligny (Gerard Fisher) e, solo per questa avventura, Vivian (Helen Shelley):



Non penso di rovinarvi il finale della storia, in quanto la cosa viene subito svelata: dietro a tutte le malaugurate vicende delle industrie Cousin c'è la mente di Nadine Barbier (Dominique Charon) e del suo amante Antoine Ponsard (Dominique Saint-Clair). La Barbier, che si finge amica di Cousin, in realtà mira a far acquisire le industrie Cousin dalla Magnetron dei fratelli Guizot. Ma in realtà la Magnetron è di proprietà di Nadine, la quale non ha interesse a continuarne l'attività: Antoine Ã¨ un costruttore, e sui terreni delle industrie Cousin partirà una grossa speculazione edilizia.


Ciliegina sulla torta: i due filibustieri progettano di rapire la figlia di Armand, Annie (Eve Lambert) per chiedere un riscatto che servirà a finanziare il nuovo quartiere residenziale per multimilionari. In pratica un'operazione a costo zero, dovremmo avere anche noi dei politici con questo fiuto per gli affari (e in effetti ce li abbiamo, soltanto che quelli che devono pagare i riscatti... siamo noi!😢).

Come avrete immaginato, la seconda scena hot, contraltare alla prima scena gay, vede il triangolo Charon / Saint-Clair / Lambert:


Purtroppo le cose si complicano un pochetto, ma nemmeno tanto, in quanto Annie, in un disperato tentativo di fuga, muore cadendo dalle scale. I due criminali non si scompongono più di tanto e chiedono lo stesso il riscatto:



Le indagini della Gay Force continuano, e ciò porta Mark dapprima a incontrare i fratelli Guizot (Jean Pierre Barret e Augusto Michelli)


e quindi Vincent (Thierry Sourice), fidanzato di Annie, che deve chiarire una situazione un poco fumosa:


Il chiarimento arriverà subito nel servizio a seguire.

Intanto le indagini continuano e piano piano si scoprono gli altarini, si evita l'uccisione di Vincent, e già che ci siamo si accoppano due killer (Gilbert Legrand e Lambert Gregoire) - assoldati dalla Barbier - che poca rilevanza hanno nella storia: 



Ma Vivian viene scoperta da Antoine mentre sorveglia Nadine e sequestrata a sua volta. Ma perché mai una disattenzione così marchiana? Ma è ovvio, per regalarci la seconda scena etero della puntata, e pareggiare i conti con le scene gay. Ad occuparsi della punizione carnale della Shirley (scusate, ma mi viene proprio difficile chiamarla Shelley) ancora quel fortunatissimo bloody bastard di Saint-Claire. Eh sì, la Shirley (come del resto la Charon) in questo numero è all'apice della sua forma fisica:


Liquidato il costruttore con una telefonata, in classico bitch-style (ma come avremmo fatto con il cellulare!),


tutti i nodi finiscono per venire al pettine, e i criminali sopravissuti, come da consuetudine, sono portati al cospetto del Grande Esecutore (da questo numero interpretato da Piotr Stanislav), per scontare le loro malefatte:



Anche questa volta, giustizia è fatta. Ma il male trova sempre la sua strada verso il mondo reale, e di questo, purtroppo, ce ne accorgeremo nel prossimo numero di Golden Gay.










Da che mondo è mondo, i lavoratori vanno sempre spremuti per bene, e qua la spremitura è completa:



... magari! Invece noi poveri maschietti dobbiamo farlo a rate:



Il perfetto killer gentiluomo:



Un po' di superbia macho-style:






















1) In questa storia troviamo finalmente i due Dominique Saint-Clair appaiati in una scena d'amour:


Per chi non lo sapesse, Dominique Saint-Clair è lo pseudonimo spesso usato dal distinto signore qua sopra, ma è anche lo pseudonimo utilizzato, al di fuori dei fotoromanzi del gattazzo, da Dominique Charon!


2) Daemon DaikronVi ricordate questo mio dubbio nel numero 3 ?

Da Golden Gay #3

Ovvero che i due incappucciati di sinistra fossero donne. Ora con il numero 4 il dubbio è quasi sparito, infatti a pagina 8 abbiamo ...


In fondo ci sta che nella Gay Court ci siano anche loro, ce ne sono anche nella squadra speciale di agenti inviati sul campo.


3) Passiamo poi alle incongruenze tra storia ed immagini utilizzate, infatti a pagina 29 vediamo le ville di Cousin e della bella Barbier:


Però poi a pagina 88 ...


i due sembrano vivere in pieno centro storico visti i palazzoni dall'altro lato della strada (che nella foto di pagina 29 è alberato e per giunta in salita). Piccoli dettagli di poco conto.


4) Ora devo fare un discorso che mi tocca nell'amor proprio. Noi del Team Location ci impegniamo tanto per riuscire ad identificare i vari luoghi, e questi due con un binocolo (e tantissimo culo ... ma vista la rivista ci sta che loro ne abbiano tanto) trovano l'appartamento degli scagnozzi dopo esserseli persi nel traffico tentacolare di Parigi (a quanto pare anche Parigi come Palermo - se ricordate Johnny Stecchino - ha un grande problema ... il traffico !!!) come nulla fosse.


... e mettiamoci anche che pur cercando con il binocolo è riuscito anche ad aprirsi il giubbotto!


5) Passiamo ora a pagina 87 ed 88 dove possiamo ammirare le capacità recitative di Gilbert Legrand (Eugene), ammirate la sua espressività piena di paura e stupore alla vista della pistola puntata addosso e pronta ad ucciderlo:



Ma il suo massimo lo raggiunge nel momento di interpretare un uomo ucciso da colpi di pistola:



Una recitazione da oscar !!! Anche se a me ricorda Fantozzi ...



6) Se pensavate che fosse lui il miglior attore tra quelli presenti in questo numero è solo perché non avete ancora visto la bravura del nostro Georges Neveux (Cousin) a pagina 104. Che preso da terrore ed angoscia per le torture inflitte alla sua adorata bambina ... si fa una grassa risata (mai foto fu scelta peggio).









1) Per il salottino privato all'interno del Rotary si usa la vecchia stanza del tavolino rotondo con cornice a ringhiera, che fa capolino in questa foto:



2) Per la stanza in cui si riunisce la gay court ci troviamo nella stessa stanza spoglia usata nello scorso numero, probabile che entrambe le scene provengano dallo stesso servizio fotografico:



3) Per l'ufficio di Cousin/Neveux alle industrie elettroniche Cousin si usa una stanza che avevamo già visto in SS #55, chiamiamola ufficio della finestra a 3 righe orizzontali:



4) Il bagno di villa Barbier/Charon è un bagno non identificato:



5) Per la stanza soppalcata in un non meglio specificato ambiente squallido (è lo stesso dove da pag. 83 a 88 viene rivelato trattasi di un appartamento in un grattacielo) abbiamo una stanza non identificata con particolare griglia separatrice a rombi sul balcone e tavolino bianco in ferro:



e ne vediamo anche le scale interne:



6) Per la sala di villa Cousin siamo nella stanza dei vinili, nel set della chitarra che saluta:


Purtroppo questa è l'unica foto dove si vedono i vinili sulla scaffalatura, ma sono troppo lontani e non si riesce a identificarli come già fatto in passato.


7) Per l'ufficio della Magnetron siamo in una stanza non identificata:



8) Per la saletta di casa Loubeau, qualcosa mi dice che potremmo essere nella stessa saletta con biliardo vista nello scorso numero:



9) Per la stanza da letto di Mark siamo sempre nella location già vista nei numeri scorsi, la stanza da letto della libreria a scrigno:



10) Per la garçonniere di Ponsard/Saint-Clair siamo in una stanza sconosciuta, dove le particolarità sono la fornita libreria a parete e il letto (se tale è) pellicciato bianco:




11) Per l'interno della Air France in rue Robert Esnault-Pelterie (vedi rubrica dei luoghi) è probabile che siamo proprio lì:



12) Per il ritrovo della gay court in questo numero si usa una stanza rialzata non identificata che rivedremo qualche volta in futuro, ad esempio in Supersex #65. L'inquietante pupazzo a parete, o marionetta che sia, è un gran indizio:



13) Per la foto in chiusura, impossibile identificare il posto. Potrebbe essere un negozio di vendita d'uccellini o un allevamento di pappagallini (se mai esiste).








1) 1 Rue Danton, Parigi, pag. 5 (© sardanapalo)





2) Asnières-sur-Seine, pag. 8 (© Daemon Daikron)


Ci troviamo nel comune di Asnières-sur-Seine nel dipartimento dell'Hauts-de-Seine nella regione dell'Île-de-France:


Come potete vedere nella mappa è stato un lungo viaggio per fiume dal centro di Parigi fino a lì. In particolare i palazzi che si vedono in basso a sinistra sono quelli del SEVESC ente che gestisce le acque della Senna ed i depuratori nella zona di Versailles e Saint Cloud:


In particolare la foto è stata scattata dal palazzo evidenziato nella ricostruzione 3D:



3) 18 Rue de l'Hôtel de ville, Parigi, pagg. 9, 103 (© sardanapalo)


L'edificio è la Cité Internationale des Arts. Da Wikipedia:
"La Cité internationale des arts, una fondazione senza scopo di lucro, è una residenza per artisti situata a Parigi, la cui missione è incoraggiare la ricerca e il lavoro creativo di artisti contemporanei internazionali in tutte le discipline: arti visive, musica, arti dello spettacolo, architettura e scrittura.
Inaugurata nel 1965, dispone di 325 monolocali distribuiti su due siti, uno nel quartiere del Marais e l'altro a Montmartre, e accoglie ogni anno circa 1.000 artisti, il che la rende la più grande residenza per artisti al mondo."





4) Club Video Gay, località incerta (vedere scorso numero) (© sardanapalo)



Vedendo il controcampo con le tre finestre a pag. 28, continuo a pensare che siamo in rue de Dragon.



5) Via sconosciuta, pag. 29



6) Quai de Conti, Parigi, pag. 49 (© sardanapalo)




7) Rue de Rivoli angolo Place des Pyramides, Parigi, pagg. 51 a 53, 88 (© sardanapalo e Daemon Daikron)







8) Via sconosciuta, pag. 56



9) Via sconosciuta, pag. 81



10) Via sconosciuta, pag. 82



11) Bd St Germain vicino all'Abbazia di Saint-Germain-des-Prés, Parigi, pag. 88 (© sardanapalo)





12) Via sconosciuta, pag. 106



13) Air France, Rue Robert Esnault-Pelterie, Parigi, pag. 107 (© sardanapalo)







(...anniversario della Liberazione!)
(2 commenti, interventi e approfondimenti di: guyduzaire, pontellino)


1- pontellino 26 04 2025
E cosa c'è di meglio, sotto l'anniversario della liberazione, se non liberare un Golden Gay inedito? Si procede con il #4, "L'invincibile Golden Gay"!
Per i puristi che storceranno il naso, ecco due buoni motivi per scaricarlo: Helen Shirley e Dominique Charon all'apice della loro bellezza, guardate per credere! E anche Eve Lambert non se la cava male. E se trovate che ho ragione, ringraziate tutti Vespaolo, ché senza di lui, per questi scan, chissà quanto avremmo dovuto aspettare!

2- guyduzaire 27 04 2025
Sul sito VAFF, al link che trovate sotto, riferito ad una raccolta di "Italian Mags", alla pagina 18 e precisamente al post 172 del Marzo 2011 di Dalnota (sic!), potete trovare una versione, in bassa risoluzione e monca di 19 pagine circa, del #4 ultima fatica di pontellino. [NdR il link non lo riporto perché i miei rapporti con quel forum non sono stati propriamente gioiosi...]
GdZ

7 commenti:

  1. Guardate, pur non essendo interessato all'argomento, da gay o da donna un giretto con Dominique St. Claire (la versione maschile intendo) me lo sarei pure fatto, ma come facevano ad eccitarsi col cesso che si vede all'inizio rimane un mistero. Possibile che non riuscivano a trovare modelli più attraenti?

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    1. Ma noi siamo eterosessuali che hanno come ideale una bellezza maschile che probabilmente non corrisponde all'ideale di un omosessuale dominante (così come spesso capita anche con le donne: non è detto che un uomo che noi giudichiamo bello lo sia anche per loro!)
      Però la mia rimane solo teoria: dovremmo sentire il parere di qualche lettore gay.

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  2. Grazie innanzitutto a Pontellino, come sempre, e a Vespaolo.
    Vorrei introdurre adesso un argomento molto eccentrico (per fortuna?) rispetto al blog. Una copia del numero successivo a questo, il 5 dell'agosto 1981, fu trovata nel 1983 a Giogoli vicino alla scena del delitto di uno dei duplici assassinii del cosiddetto Mostro di Firenze (vittime, maschili entrambe, i turisti tedeschi Horst Meyer e Uwe Rüsch). Il fatto che le due vittime fossero compagni arrivati in Italia per una vacanza (uno dei quali forse scambiato dall'assassino per donna a causa dei capelli lunghi), e che la rivista non avesse danni per l'esposizione alle intemperie, e quindi che potesse essere stata messa lì dall'assassino, generò molteplici congetture, di per altro mai né confermate né smentite dalle indagini - come di consueto per l'operato del Mostro di Firenze. Sarebbe interessante se il prossimo numero postato fosse proprio quello (potrebbe forse interessare anche ai blogger sul tema, tra l'altro ...)

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    1. Ciao Anonimo, come dico sempre a tutti gli anonimi, firmate alla fine il messaggio con un nickname, così almeno, se riscrivete, riesco a fare mente locale con gli altri messaggi che mi avete mandato!
      Non preoccuparti, quando riesco rispetto le cronologie, e il prossimo GG che posterò sarà proprio il #5, però non aspettarlo in tempi brevissimi, devo ancora trovare il tempo di editare gli scan! Ovviamente ero a conoscenza di questo fatto, e ho incaricato il mio socio Daemon Daikron di fare un approfondimento sul tema, vediamo cosa ne esce.

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    2. Quanta responsabilità sulle mie piccole spalle.

      Speriamo di non fare figuracce.

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    3. Scusate non ha preso il nome ... e ho scritto come anonimo pure io :D

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