lunedì 1 dicembre 1980

Supersex #51



SUPERSEX #51SUPERSEX SI SCATENA IN GERMANIA (DICEMBRE 1980) ₤ 5.000, 132 pagg. + 1 agenda planning in omaggio
♚ Gabriel Pontello
♥ Sabine Kunst, Eva Honecker, Gisela Metzner, Liselotte Niemann, Nadja Brausse, Marlene Scheel
♠ Peter Raithel, Werner Prokopp
 Hans Schneider, Karl Heinz, Kurt Lintner, Rolf Petersen, Wolfgang Watzlaw


Prima apparizione sul web: 04 giugno 2012, scan 300dpi probabilmente di pan (o forse di Delta di Venere), tratte da Supersex (Replay) #210
Data di questo post: 13 marzo 2021
Ultimo aggiornamento: 13 dicembre 2023


Versione in HD scannerizzata dall'imperturbabile pontellino (cit. Dalnota :)
RapidGator SS #51 300dpi



Il numero "estero" di Supersex, per la prima volta in versione completa sul web! 
Per questa avventura (e anche per la successiva) la vicenda si sposta in Germania, ad Amburgo.

Per i miscredenti, tagliamo subito la testa al toro e proviamo senz'ombra di dubbio l'effettiva presenza di Pontello nella città tedesca:



Sembra improbabile che tutta la parte della redazione "attiva" nella pre-produzione del fotoromanzo si fosse trasferita in maniera coatta in quel di Hamburg, se non altro per evitare alte spese di trasferta degli operatori. Viene quindi naturale pensare che, quantomeno in questi due numeri, ci si avvalse della manodopera di personale del posto, anche se dai credits non si direbbe. Ma parliamoci chiaro: possibile che in 9 anni di storia editoriale il fotografo (Henk Leenders) sia rimasto sempre lo stesso? Altamente improbabile, ma era senz'altro più comodo presentare un elenco di personale "fisso" (con nomi magari inventati) piuttosto che dover cambiare ogni volta la scaletta di pag.4, non sia mai che all'International Press dovessero lavorare troppo!

Per le attrici, invece, al di là dei nomi spesso inventati a cazzo, non si può fingere, e infatti troviamo 5 attrici inequivocabilmente teutoniche, e che non si erano mai viste sulla rivista.

La più conosciuta trattasi di Christine Schwartz (Christine Black nei film) e qua ribattezzata, per l'occasione sturmtruppesca, Sabine Kunst:





Anche per le varie pedine maschili vediamo volti mai visti prima, e la cosa si nota anche nelle locations, a noi totalmente ignote. Si può quindi affermare, in piena sicurezza, che anche le scene "da interno" furono effettivamente girate in Germania.

Il perché di questa scelta è ovviamente tutto nel campo della speculazione. Chi ha letto le curiosità sul numero precedente, si ricorderà senz'altro di come avevo evidenziato il fatto che, negli ultimi 6 numeri, Pontello apparisse sempre vestito nell'identica (orrida) maniera. Una delle ipotesi che circolava sul web del suo momentaneo distacco dal fotoromanzo, periodo in cui fu sostituito dall'egregio Patrick Perrin, fu che Pontello volesse più tempo per potersi dedicare alle sue apparizioni filmate. Ora, se si legge tutto in quell'ottica, risulta credibile che al suo ritorno Pontello concentrasse tutto il lavoro degli scatti fotografici in un periodo di tempo limitato (e nel quale lo si vede sempre con la stessa tuta in jeans) in modo da poter continuare a dedicarsi principalmente al suo lavoro su celluloide. È scontato che la produzione non avrebbe mai sborsato i fondi necessari per far vivere un'avventura "estera" a Supersex: vediamo per esempio l'episodio in cui Pontello si reca a Milano, dove, per illustrare la cittadina lombarda, vengono usate vecchie foto di repertorio, e dove le scene in interno sono tutte girate a Parigi. Analogamente avrebbero fatto la stessa cosa per una storia ambientata ad Amburgo. Il fatto che invece, senza ombra di dubbio, attori ed attrici fossero effettivamente ad Amburgo, va quindi cercato nei probabili impegni che Pontello aveva ai tempi in quella città, probabilmente interpretazioni nel versante filmico. E già che c'era, e che una troupe fotografica era già a disposizione, giustamente la produzione ne approfitta (immagino con un accordo che portò buoni vantaggi economici) e scatta anche le foto per un paio di Supersex e per qualche altra rivista porno. Questa sì che era ottimizzazione dei costi di produzione, ragazzi!

Mi giunge ora, sulla mia pagina facebook, la conferma da parte di Richard Allan (che ricordo, oltre che saltuario performer nella rivista era anche direttore di produzione) che il cast di questi episodi tedeschi fu fatto da lui ad Amburgo e a... Vienna?!?

La prima Fraulein Herzkönigin che troviamo all'opera è proprio l'unica che non viene menzionata in copertina: trattasi di Marlene Scheel, che, come già è capitato in altre occasioni, non viene mai inquadrata bene in viso... scheiße!



In questa breve "introduzione"😄 facciamo subito conoscenza di una delle due comparse principali: trattasi di Peter Raithel, biondo teutonico che mi sembra di aver già visto altrove, sempre che non mi confondi con il somigliante Dany Berger.



Nell'interludio seguente all'entrata in scena della Kunst/Black/Schwarz, appare l'altra comparsa maschile Karl Heinz, che in una scena seguente tenta di passare per performer: in realtà trattasi di finzione, ed il nostro Karl, almeno in questo numero di Supersex, non va al di là del ruolo di pedina.



Nella scena seguente facciamo la conoscenza di Eva Honecker e Werner Prokopp:


l'attore lascerà la scena completamente a Pontello, ma riparleremo di lui nella sezione dei bloopers e con badabing. Lei, invece, possiamo gustarcela tutta nella scena seguente.


In questa scena, inoltre,possiamo notare un piccolo omaggio al passato del nostro alieno, che andrà avanti per qualche numero:  vediamo infatti il marchio di Eros, che era un tormentone delle appena accennate scene sexy del Supersex contenuto nella rivista contenitore Menelik, dove lo stesso appariva sul polso del protagonista al culmine del "parossismo erotico" (anche se in realtà era solo descritto nelle didascalie ma non si vedeva quasi mai). 

Dal Supersex di Menelik


Come mai di punto in bianco (ri)apparve questo trademark dal passato? Potrebbe essere che uno dei collaboratori della vecchia serie si fosse riunito allo staff del Supersex di Pontello, e che abbia voluto tributare un omaggio alle vecchie origini cartacee del nostro eroe. Mi piace pensare ad un cameo voluto, piuttosto che a un errore del nuovo sceneggiatore convinto che Supersex fosse ancora come nel 1971. Beh, meno male che non hanno cambiato anche il grido di battaglia nel vecchio precursore "Ifis-Cen-Cen"!

Nella scena seguente, sempre con l'onnipresente Christine/Sabine Kunst, abbiamo l'indubbio piacere di conoscere la procace Nadja Brausse, che all'epoca colpì tanto il caro forumista Gin... e ne capiamo senz'altro il perché!


Fra l'altro, molto in avanti rispetto al post originale di questo numero, sembra che egafd abbia identificato l'attrice sconosciuta siglata come XNK2053 - che noi avevamo riconosciuto come Nadja Brausse grazie a una segnalazione di Agif65 (vedi rubrica di badabing) - come Sabina Karen, alias la Martine Sabin che apparirà più avanti sulla rivista. Dubbioso su questo riconoscimento ho chiesto al nostro profiler Beppe Evel di dirmi la sua: secondo lui la Brausse e la Sabin/Karen sono la stessa persona. Per una presentazione più completa della stessa vi rimando alla rubrica di badabing su Supersex #73.

È un Pontello particolarmente ingordo che, nel prossimo set, si spupazza le rimanenti attrici non ancora comparse: Liselotte Niemann e Gisela Metzner (dalla cui vignetta badabing ha estrapolato l'immagine del suo avatar usato in SZ), che passano l'esame senza problemi.



Ed è nell'ormai consolidata (specialmente in questo numero) forma triangolare che si conclude l'avventura: Pontello si gode la Kunst e la non coverizzata Scheel in questo pot pourri finale, con premio per la posa plastica dell'anno, e probabilmente anche del millennio.



In questo numero continua la politica, iniziata con la pubblicazione precedente, dell'omaggio allegato, onde evitare perdita di acquirenti dopo il gran rincaro del mese scorso, dovuto ad un'inflazione pesantissima. Questo mese, come già pubblicizzato nel #50, tocca alla prestigiosa agenda planning:



Chiudiamo un occhio sul fatto che fosse marchiata "Le Ore" e non "Supersex"...







Dopo una cinquantina di puntate ambientate in Francia (con una momentanea ma fittizia trasferta a Milano nel n° 37) ecco il nostro baldo eroe a trascinare il suo poderoso armamentario genitale verso le lande degli ostrogoti a scoparsi qualche vacca teutonica.  Chiaramente dagli esterni, si evince che questa volta il protagonista si è trasferito effettivamente all’estero, ma a meno di essersi portati dietro tutto l'ambaradan dell’équipe (fotografo, addetti a luci e equipaggiamento, trucco e quant’altro) dagli studi di produzione parigini, bisogna presumere un accordo con studi di produzione in loco. Possibilissimo, dato che Amburgo era attivissimo centro di produzione porno in quegli anni.

Una cosa che è certa è che quel approccio all’efficienza nell’economia di produzione già osservata a proposito degli studi di produzione di Parigi, vigeva anche in questa occasione, in Germania. Ossia quel lavorare da “catena di montaggio” per sfruttare al massimo la presenza degli attori (i quali, come abbiamo visto dalle dichiarazioni di Brigitte Lahaie citate in precedenza, venivano pagati in questo sistema non “a prestazione”, bensì “a giornata”) e dunque utilizzando gli stessi non solo per scattare i fotogrammi necessari per la rivista Supersex ma anche, utilizzando alcuni degli stessi attori e ambienti (e a volte persino gli stessi costumi), qualche “fotoromanzo porno” e magari inoltre, delle singole pose da rivendere (e riciclare) a diverse riviste.

Eccoci dunque il caso di un fotoromanzo porno (intitolato “Pennello tappafregne”)


che utilizza alcune delle stesse attrici sul medesimo “set” dello studio artistico, incluso quello splendido torchio per lastre incise (il quale, a giudicare dalla forma, risale con tutta probabilità all’epoca fin-de-siècle). La bionda che appare qua sopra, che è l'unica attrice non presente in questo numero di Supersex, è Monika Reincke, che apparirà nel prossimo numero sempre ambientato ad Amburgo. Per vedere l’intero fotoromanzo scrollate giù alla rubrica del gemellaggio; qui invece riporto qualche dettaglio a confronto tra questo, e la puntata attuale di Supersex:








Sull’identità delle attrici comprimarie in questa puntata “tedesca” invece, nulla di nuovo da riportare rispetto a quanto ho segnalato il 21.4.2013 (vedi sotto). Ossia, su chi siano queste Eva Honecker, Gisela Metzner, Liselotte Niemann, Nadja Brausse, non sono riuscito a scovare altre notizie a quasi otto anni di distanza dal primo post di questo numero su SZ. Certamente alcune di loro (se non tutte) saranno apparse da qualche parte (film, loop, altre riviste oltre al succitato fotoromanzo)—altamente improbabile che tutte, ma proprio tutte, fossero delle “one time wonder”. Ma non le ho viste tra i soliti film di Gunther Otto o le produzioni di Lasse Braun, riviste Color Climax ecc. Per cui dobbiamo confidare nell’esperienza (e la memoria) di qualche altro forumista per venirci in soccorso.

E infatti, a distanza di qualche ora dalla pubblicazione di questo post, ringrazio Agif65 per il suo utilissimo commento al blog (con la segnalazione della presenza di Christine Black nel film “Fireworks”), che m’ha dato una “scossa alla memoria” permettendomi di rintracciare altre apparizioni della rossa “Nadja Brausse” di questa puntata. Trattasi della modella elencata in EGAFD come la sconosciuta “XNK2053” la quale, oltre a “Fireworks, troviamo in altri tre film: “Junge Stuten, “Mädchen 2000 e “Die "Sussen" mit den kleinen Muschis.











Bravo Agif65 !!
(Noto che, a distanza di anni, EGAFD ha identificato quest'ultima con Sabina Karen, la Martine Sabin che apparirà più avanti in Supersex #73, al quale vi rimando per un altro approfondimento su questa attrice).


Per quanto riguarda invece Sabina Kunst, la star di copertina, trattasi, come ha indicato il grande Pan, di Christine/a Black/Schwarz, navigatissima veterana di una marea di servizi fotografici nonché quasi 40 film, da non perdere in classici come “Wild Playgirls”, “Filles de Luxe”, o "Exzesse in der Schönheitsfarm".



Ultimo dettaglio in chiusura: che cacchio ci fa il disegno (il “marchio dell’eros”) sull’avanbraccio di Pontello (disegnato a pennarello … non badarono a spese per il trucco, si vede😆) ?? 


 
Dato che comunque per le precedenti 50 puntate bastava all’alieno fare “scattare il fluido erotico” per togliere alle femmine di turno ogni remora e inibizione, che senso aveva introdurre tale novello elemento (e senza nemmeno la minima spiega ulteriore, nella narrativa)? Boh. Certo che alla “redazione” milanese quello che mancava era… un redattore. E la coerenza della sceneggiatura, gente, la coerenza della sceneggiatura???…. Mah…😖







Sulla “muscle car “du jour” (il bolide Pontiac Firebird “Trans Am” del 1976) abbiamo già detto tutto (dato che questo post su SZ appariva fuori ordine cronologico rispetto alla numerazione della rivista stessa) in data 21 aprile 2013 nelle stringa di commenti che riportiamo di seguito. Certo che la mia ipotesi recentemente ventilata, che cioè tra i finanziatori della produzione c’era qualcuno che gestisse una concessionaria di auto USA, prende sempre più credibilità…


Già in due numeri precedenti si era vista una rara Chevrolet Corvette del 1966 (la quale figura sia in una scena con Arlette Colonna sia ancora in una con Daniele Azzalini). Qui troviamo una Pontiac che, se fosse con equipaggiamento top, avrebbe avuto un motore V8 da 7.5 litri il quale, a secondo della tipologia, poteva sviluppare una potenza fino a 290 cavalli (220 kW). E un motore così era quasi d’obbligo perché, di là della velocità e della fenomenale rapidità di accelerazione (per delle auto “di serie”), all’epoca (prima dell’uso diffuso di materiali più leggeri nella carrozzeria) queste “muscle cars” di Detroit anni ’70 erano dei cari armati (il modello SD-455 della Trans Am pesava 1.750 kg!). Ovviamente tale potenza era un po’ ridicola in un paese (gli USA) dove la velocità massima autostradale agli inizi degli anni ’70 era di 110 km/h (120 in alcuni stati), poi ridotta a 90 km/h a livello nazionale verso la fine degli anno ’70 per ridurre consumi ed inquinamento — questo in un paese dove c’era letteralmente un auto della polizia stradale nascosta dietro ogni cespuglio. Immagino invece la gioia di un acquirente tedesco che poteva portare la sua Trans Am sull’Autobahn senza limiti di velocità!

Ma al di là della velocità, anche solo entrando piano e furtivo come una tigre nel parcheggio di un night, il borbottio ferale di quei motori era un afrodisiaco pazzesco. Venivano chiamati “pussy magnets” (“calamite di fiche”) a buon ragione e posso attestare (modestamente) della loro efficacia. Anche per questo era consigliabile ordinare sedili ricoperti di materiale impermeabile. (D’altra parte, avevo solo 20 anni quando ho comprato una muscle car – usatissima e d’occasione, s’intende – e dunque anche l’età non guasta. Invece un 50enne che girava in una Corvette o simile, doveva comunque sbandierare un portafoglio bello gonfio oppure non concludeva nulla – mentre a vent’anni, la fica arriva gratis. Bei tempi.)

Occhei, adesso smetto. Siamo qui per parlare di prosa e di donne straordinarie. (Ma come diceva un mio zio, “confronta un’auto sportiva di 50 anni con una donna della stessa età – la macchina è ancora un piacere da guardare”!)









Pontello pilota dell'aereo più
caz... ehm, pazzo del mondo







Anche all'estero la verve umoristica di Pontello non accenna a diminuire:





E quante volte abbiamo sognato di fare questo con il nostro superiore al lavoro, con un compagno di scuola, o più semplicemente con chi ci ha tagliato la strada? (E magari anche con la propria donna, galvanizzati dal video di Rocco e Sandy😄)
E allora sogniamo ancora una volta:





















1) In questa foto vediamo Pontello, ancora nella sua abitazione in Francia, ricevere una telefonata dall'amico Karl Gotz:


Ma siamo sicuri che sia proprio così? Ecco una foto della stanza d'albergo di Pontello ad Amburgo:


Devo aggiungere altro?😉


2) Oibò, ma da dove salta fuori questo marchio di Eros? 



Come spiegato nel post d'apertura, è un piccolo omaggio che ci ricollega alla terza incarnazione di Supersex, il breve fotoromanzo a puntate che appariva nella rivista contenitore Menelik. Il nerd che è in noi è senz'altro felice di questa citazione storica, ma lo stronzo realista, che è sempre in agguato, non può fare a meno di chiedersi come mai negli altri 50 numeri non si fosse mai visto😄


3) Ad un certo punto della vicenda, l'ariano Egon Braum (Peter Raithel) uccide i suoi due tirapiedi, ormai visti da Pontello e per questo compromessi. Per rapire il comandante Franz Lom (che nel frattempo è stato sostituito da Pontello) assume altri due killer, che vediamo in azione mascherati:



Ma chi sono questi due attori non menzionati nell'elenco? Per il solito discorso economico per il quale, per una parte così piccola, non conveniva pagare altri due figuranti ma sfruttare piuttosto qualche attore già remunerato, possiamo supporre che siano due attori che interpretano altri ruoli nel fotoromanzo.
Partiamo dal primo, quello con la giacchetta scura:


Nella storia, guardando gli abiti che indossa, non trovo altre corrispondenze. Potrebbe essere anche un tecnico dell'equipe che si era prestato a questa breve apparizione. Oppure, ma resta solo un'ipotesi, potrebbe essere Wolfgang Watzlaw (la pedina comparsa che interpretava il killer Hermann, ucciso poc'anzi da Egon) che interpreta anche questo novello delinquente; qualche corrispondenza facciale potrebbe anche esserci:



Passiamo ora al secondo malavitoso, quello che si fa spompineggiare dalla onnivora Sabine/Christine:


Trattasi di un performer. Escludendo Pontello, che giace a terra col cannolo tramortito nella stessa foto, nella rivista rimangono Peter Raithel (il biondo teutonico) e il barbuto Karl Heinz (che però, nell'unica scena di sesso in cui partecipa, finge).
Andando a confrontare l'abbigliamento, non si trovano corrispondenze. Ma un momento! Proviamo a cercare se uno dei due indossa per caso un orologio simile a quello del killer mascherato.



Per quanto riguarda l'ariano Peter, non si trovano foto dove si veda chiaramente il suo polso sinistro. Invece, per Karl, troviamo una foto dove è visibile l'orologio che indossa:



Ma non è lo stesso orologio. Mannaggia, come fare? Wait!!! Proviamo a confrontare l'attore Werner Prokopp che interpreta il vero Franz Lom:


Presentandosi in accappatoio, non possiamo fare paragoni sul vestiario, però, nell'unica foto dove si vede il suo orologio, il dubbio che sia lo stesso c'è. Maledette foto a bassa risoluzione! Come facciamo a trovare una prova definitiva? Aspettate! Ma non c'era un breve fotoromanzo porno girato nella stessa giornata e con gli stessi attori? Vediamo se troviamo qualche corrispondenza in quelle pagine!


Bingo! Al di là dell'orologio, che rimane comunque nel campo dei "forse", guardate la camicetta indossata da Werner per il fotoromanzo porno, e confrontatela con quella indossata da killer mascherato:


Direi che tale prova è al di sopra di ogni dubbio. Signori della giuria, chiedo 10 anni per Werner Prokopp, per sostituzione di persona e tentato sequestro!

PS La cosa più buffa è che, se pensiamo nei confini dei personaggi interpretati dagli attori, in questa scena troviamo il vero Franz Lom che tenta di rapire sé stesso...!!!😆😅







Visto che badabing, oltre che nel suo approfondimento, ne aveva parlato anche in un suo post del gennaio 2016 sul forum di SZ, mi faccio aiutare da lui per questo gemellaggio.

"Come abbiamo già osservato io e diversi altri forumisti, a volte si vedono spuntare attrici e ambienti utilizzati in una puntata di Supersex, ovviamente ripresi nella stessa “seduta”, per generare servizi fotografici da far girare in altre pubblicazioni – in riviste emesse magari subito a ridosso o in contemporanea con l’uscita di una data puntata di Supersex. Economicamente è una cosa logica: anzi, fare l’opposto sarebbe finanziariamente assurdo. Una volta chiamata l’équipe e noleggiati per la giornata l’equipaggiamento (le cose più costose, dato il numero di persone coinvolte: per le luci, il trucco, per la ripresa, autisti, catering, etc), affittati i locali, ottenute e pagate licenze, e ovviamente ingaggiati attori e attrici, è solo logico scattare diverse “scene” utilizzabili (e commerciabili) in più sedi.

Mi ricordo ad esempio un “fotoromanzo porno” uscito in contemporanea con Supersex 64, protagonista la Françoise Massu, truccata con gli stessi bigodini da “massaia” e lo stesso negligé e girata nella stessa stanza, dove (nel fotoromanzo) recita la parte di una casalinga ingannata finché tromba con il capo del marito; ricordo altro fotoromanzo ancora dove la bella negra Rabye Dialo fa la parte della fidanzata sempre di Patrick Perrin; idem fotoromanzi vari con Maryse Haudebert, Obaya Roberts, Hare Krane (e chissà quanto altri che non ho visto).

Orbene, di recente ho trovato (postato su un altro forum) il fotoromanzo che riporto qui sotto, e che riutilizza tre attrici tedesche (più una quarta) protagoniste del Supersex 51 (girato in Germania):

1) e precisamente Sabine Kunst, Eva Honecker e la rossa Nadja Brausse.


La quarta attrice, Monika Reincke, apparirà nel prossimo Supersex #52. La cosa non deve stupire, in quanto è chiaro che la produzione del #51 e del #52 fu fatta nelle stesse giornate di trasferta in Germania. L'attore maschile è Werner Prokopp.

2) Come già detto nell'approfondimento storico, stesso ambiente di pittore o grafico … bellissimo, come si vede nell’angolo, il torchio a mano epoca primo Novecento, usato per tirare stampe da lastre incise:


una cosa seria, ragazzi!! Sarà stato lo studio di un artista d.o.c.
Per il riconoscimento del vestiario lascio la tastiera a pontellino..."

Eccomi qua! Proseguiamo con l'ultimo confronto, quindi!

3) Sabine Kunst e Eva Honecker indossano i medesimi vestiti:


Monika Reincke, essendo già nuda, indossa la stessa collana, gli stessi braccialetti e gli stessi anelli che le vediamo in Supersex #52:


Werner Prokopp indossa la stessa camicia che usa nella scena in cui interpreta il malvivente:



Ma ora basta con le nostre chiacchiere: ecco qui, per il vostro divertimento, "Pennello tappafregne"!




























1) Hotel Monopol, Reeperbahn 48, Amburgo, pag. 15 (© sardanapalo)




2) Heinrich-Hertz-Turm, Karolinenstraße, Amburgo, pag. 27 (© sardanapalo)




3) Bei den St. Pauli-Landungsbrücken, Amburgo, pag. 28 (© sardanapalo)




4) Hamburger Kunsthalle, Glockengießerwall, Amburgo, pag. 28 (© sardanapalo)




5) Herrengrabenbrücke, Amburgo, pag. 29  (© sardanapalo)




6) Gänsemarkt, Amburgo, pag. 58 (© sardanapalo)




7) Davidstraße, Amburgo, pag. 83 (© sardanapalo)




8) Reeperbahn, Amburgo, pag. 85 (© sardanapalo)




9) Incrocio tra Reeperbahn e Pepermölenbek, Amburgo, pag. 87 (© sardanapalo)







(...di città straniere e attrici sconosciute...)
(28 commenti, interventi e approfondimenti di: amoidoors69, badabing, Gin, Helmut, pan, pech200, pontellino, Prepuzio, Vale, yegor)


1- pan 04 06 2012
Oggi propongo un numero a me molto caro per la presenza massiccia di Christine Schwartz (nei film Christine Black): Supersex si scatena in Germania, che è il numero successivo a quello del ritorno di Pontello. [In realtà è il sesto numero successivo]
Più le mancanti 11 78 e 99a08 e un omaggio alla grande Christine.





2- Helmut 04 06 2012
E anche in questo numero i dialoghi sono esilaranti, solo un esempio:
"Ehi amico, vuoi allentarmi quel cetriolo...?"
"Si, ma nel culo...!"

3- yegor 12 04 2013
Chiedo a Pontellino (se è possibile)  di ripristinare le pagine non raggiungibili del numero 51 (pubblicato col num. replay 210)

4- pontellino 13 04 2013
Per quanto riguarda il # 51 lo inserirò come "Supersex Replay" a cavallo fra un inedito e l'altro, per cui continua a seguirci fiducioso

5- yegor 16 04 2013
Grazie Pontellino per il #51. 

6- pontellino 19 04 2013
Oggi, come da usuale turnazione, Supersex replay. 
Questa volta non ricongiungeremo l'amata Ilona al nostro alieno narcisista, ma riproporremo una vecchia avventura a 130 pagine richiesta da yegor, quella del # 51 "Supersex si scatena in Germania", per l'occasione riunita alla cover originale (gli scan sono infatti presi da un Supersex Replay).
...mancano purtroppo gli scan dell'agenda planning (ma ve l'immaginate un manager con l'agenda marchiata con il simbolo del gattazzo???Chissà com'era...)
Come al solito attendiamo fiduciosi le citazioni poetiche di Vale e gli esaustivi retroscena del preparatissimo badabing sulle protagoniste di questo numero: Sabine Kunst, Eva Honecker, Gisela Metzner, Liselotte Niemann e Nadja Brausse!
Buon weekend a tutti gli aficionados e in particolare a Gin (domani è il 20 aprile...!!!)

PS Se non mi si scassa lo scanner penso di potervi già avvisare... Venerdì prossimo posterò un numero di Supersex che, da quanto ho capito, è stato importante per molti di noi... Ovviamente non vi dico di quale si tratta, così faccio montare l'attesa (lo so, sono un bastardone!)

7- yegor 19 04 2013
Grazie!!
Una gentilezza Pontellino: bisognerebbe ricaricare le pagine 34, 46 e 102. Grazie.

8- amoidoors69 19 04 2013
Ottimo, buon week end !!!

9- Gin 19 04 2013
pontellino ha scritto (6):
Buon weekend a tutti gli aficionados e in particolare a Gin (domani è il 20 aprile...!!!)

oggi infatti sono a casa a sistemare le ultime cosette prima dell'arrivo del tornado....

pontellino, grazie di tutto, come al solito

10- pontellino 19 04 2013
yegor ha scritto (7):
Una gentilezza Pontellino: bisognerebbe ricaricare le pagine 34, 46 e 102. Grazie.

Maldito ImageVenue!!!

11- yegor 19 04 2013
oookkei!

12- Vale 21 04 2013
Grande Pontellino!!!

13- badabing 21 04 2013
Grazie Pontellino!
Ma a proposito di: "Come al solito attendiamo fiduciosi gli esaustivi retroscena del preparatissimo badabing sulle protagoniste di questo numero: Sabine Kunst, Eva Honecker, Gisela Metzner, Liselotte Niemann e Nadja Brausse!"

Eh, magari! Anche all’epoca me lo chiedevo — dato che in questo numero e in quello successivo, “Amburgo di fuoco per Supersex”, l’ambientazione si era trasferita ad Amburgo (all’epoca un centro tedesco del porno — e poi, buona parte dell’equipe di fotografia, stando alle credits, sembra fosse tedesca) e le attrici erano, sembra, locali. Ma mentre le facce delle quattro ragazze nei riquadri piccoli (Eva Honecker, Gisela Metzner, Liselotte Niemann, Nadja Brausse – nomi che non si trovano altrove, dunque probabilmente inventate all’occasione) erano innegabilmente tedesche, la donna con Pontello, Sabine Kunst, sembra invece una francese d.o.c. – e sono quasi certo d’averla vista da qualche altra parte (un film? Un loop? Fotoromanzo porno? Mah…). Idem dicasi della biondina dai cappelli corti, Liselotte Niemann: in quale altra rivista o film l’avrò vista? Madonna, la memoria…. Maledetta la vecchiaia... 

Una cosa che contraddistingue quei due numeri “tedeschi” era la richiesta, da parte della produzione, di mostrare numerose sborrate. In questo numero se ne contano ben 10 di venute, tutte apparentemente vere, sebbene alcune poco più di una spruzzatina di poche gocce (se fossero state finte sarebbero state invece copiose fino all’implausibile) – Pontello l’hanno proprio spremuto come un limone in quei due episodi! Invece nei numeri fotografati in Francia non disdegnavano di tanto in tanto o la finzione (dando l’urlo d’obbligo “Ifix chen chen” nel fumettino ma senza mostrarci nulla) oppure la sborrata d’inganno … A proposito della quale, in una divertente intervista alla televisione francese del 1987 (in occasione dell’uscita del suo libro Moi la scandaleuse), Brigitte Lahaie dava la ricetta della sperma finta (dicendo pure, in altra sede, che non solo aveva un gusto migliore, ma che era pure nutriente!). Per i curiosi, la ricetta, secondo l’intervista, richiedeva “due cucchiaini da caffè di latte concentrato Nestlé (a questo punto dell’intervista Brigitte commentava “Io preferivo il latte zuccherato ma alcune attrici invece no, perché temevano d’ingrassare”), un bianco d’uovo (“Ma evitare di includere il tuorlo perché altrimenti gli spettatori penserebbero che l’attore avesse qualche malattia”) e un pizzico di zucchero a velo (“Per legare il tutto e renderlo più cremoso”). Infine “Sbattere il miscuglio con una forchetta” e consiglia “e servire tutto subito, prima che s’afflosci”. Impagabile!

Devo confessare però che questo numero mi aveva colpito all’epoca (e tutt’ora) anche per un altro motivo: Sì, le femmine sono tutte belle o almeno molto carine; sì, c’è abbondante anal; e sì, ci sono dialoghi stupendamente divertenti (a partire dallo spassoso “Faccia pure i suoi schizzi, io farò i miei” alla pagina 16) e perfino surreali (Pontello violenta le donne – come altrimenti definire l’uso del “fluido erotico” per poterle trombare contro la loro volontà? — ma continua a darle del “Lei”?). Ma al di là di tutto questo, vediamo anche una gloriosa muscle car americana d’epoca: una Pontiac Firebird del 1976. [Testo usato per la rubrica delle muscle-cars]

14- Gin 21 04 2013
ottimo badabing, continua con i tuoi interessantissimi aneddoti anche per i prossimi numeri che verranno postati, mi raccomando! ho letto tutto davvero volentieri

ho solo ora il tempo per un paio di riflessioni...

1) nadja brausse, o qualunque sia il suo vero nome, mi ha conquistato. che strafiga! 
peccato che sia stata impegnata relativamente "poco" in questo numero...avete notizie di altre sue performances? con l'accento sulla O ovviamente, per non irritare l'amico Anonymus.

2) mi darete del venale, ma guardo sempre il prezzo di copertina e poi vado sul sito dell'Istat a vedere quanto sarebbe al cambio attuale....in questo caso 11.20 €.
una bella cifrettina, per un fotoromanzo in bianco e nero...sicuramente i "grandi" o chi comunque lavorava non avevano grandi problemi a comprarlo, ma penso ai poveri giovincelli studenti squattrinati...avranno consumato tutta la paghetta!

15- Prepuzio 21 04 2013
pontellino ormai è diventato così scontato ringraziarti che quasi mi vergogno di farlo......


16- amoidoors69 22 04 2013
quoto !

17- pontellino 22 04 2013
Prep e amoid: grazie a voi!
Ma dobbiamo tutti un grandissimo GRAZIE a badabing per i suoi spettacolari e esaurienti aneddoti: ottimo l'excursus sul # 51, spettacolare, poi, la digressione sulle muscle cars!!!Ho letto veramente con piacere, e l'unico mio rammarico è che Helmut si stia perdendo tutto questo!
Per quanto riguarda la ricetta del finto sperma, avevo letto un qualcosa del genere in un'intervista a Gio Stajano (anche se degli ingredienti mi ricordavo solo l'albume). Ottima e azzeccata l'osservazione del trasferimento "temporaneo" dell'equipe ad Amburgo (avendo letto questi numeri in ordine sparso non lo avevo affatto notato).
Per quanto riguarda Sabine Kunst anch'io sono sicuro d'averla già vista altrove... Forse pan può essere più preciso di me.
@ Gin: ti posso assicurare che, dati Istat a parte, le 5.000£ dell'epoca, in quei (ahimè) lontani giorni mi sembravano molto di più degli 11,20€ attuali!

18- badabing 23 04 2013
pontellino ha scritto (17):
@ Gin: ti posso assicurare che, dati Istat a parte, le 5.000£ dell'epoca, in quei (ahimè) lontani giorni mi sembravano molto di più degli 11,20€ attuali!

Concordo. Nel 1976 (anno d'uscita dei primi numeri di Supersex) un impiegato di concetto, primo livello, nel settore comunicazioni portava a casa netti (per CCNL) 400.000 lire; la segretaria del riparto, al massimo, 220.000. Dunque comprarsi un numero della rivista ti costava all'incirca dal 1% al 2% dell'intero stipendio mensile. E per fare il confronto, come ho detto qualche tempo fa sul forum, all'epoca con mille lire esatte prendevi un giornale, una scatola di cerini, e un pacchetto di Marlboro. Anche per questo, quando ogni tanto usciva un numero che mi deludeva un po’ (rispetto ad altri nella serie) mi seccavo molto, perché, diamine, erano soldi!

Altra osservazione: mentre è vero che Supersex era in bianco e nero, questo non veniva visto come una concessione per fare economia. Al confronto, la rivista Le Ore, tutta a colori ma molto da “bassa lega” come contenuto, costava quasi la metà. La filosofia di Supersex (almeno agli inizi), con ambientazioni diverse in ogni puntata, dialoghi e trama abbastanza curati (a confronto con il solito porno) e soprattutto una certa cura nella gestione di pose e luci, mirava ad imitare i grandi bianchi e neri dei fotografi dell’erotismo come Helmut Newton.

19- pontellino 23 04 2013
badabing ha scritto (18):
Altra osservazione: mentre è vero che Supersex era in bianco e nero, questo non veniva visto come una concessione per fare economia. Al confronto, la rivista Le Ore, tutta a colori ma molto da “bassa lega” come contenuto, costava quasi la metà. La filosofia di Supersex (almeno agli inizi), con ambientazioni diversi in ogni puntata, dialoghi e trama abbastanza curati (a confronto con il solito porno) e soprattutto una certa cura nella gestione di pose e luci, mirava ad imitare i grandi bianchi e neri dei fotografi dell’erotismo come Helmut Newton.

Le fotografie scattate in esterno, assieme alla necessità di avere (almeno) uno scrittore/sceneggiatore apparso sempre con lo pseudonimo di Alan G. Ferguson, più uno stuolo di attrici/attori/comparse per degli scatti che - a differenza dei normali set porno - non potevano essere riciclati su altre riviste (come spesso accadeva fra i vari "Le Ore", "Pop", "Caballero", "La Coppia" etc etc)... Tutti fattori che senz'altro facevano levitare i costi della produzione (qua attribuita a un fantomatico Jules de Witt...)

20- pech200 28 04 2013
Ti chiedo un ulteriore info nel penultimo numero (51) riesco a scaricarne solo circa metà pagine, mi dà offline su jdownloader, oppure andando direttamente sul server mi dà pagina inesistente.. Dove sbaglio?
grazie 1000

21- pontellino 28 04 2013
Non so: potrebbe essere un problema di programmi tipo jdownloader.
Andando direttamente sul server ho provato e vedo tutte le pag... magari era un problema temporaneo: a volte con ImageVenue e ImageBam alcune pagine spariscono per ricomparire in seguito...

22- pech200 28 04 2013
ok grazie gentile come sempre riproverò.

23- badabing 10 01 2016
Per ingannare l’attesa in una pigra domenica post-pluri-festività, e aspettando ansiosamente il prossimo megagalattico contributo di un inedito supersexiano da parte del grande pontellino, offro qui qualche panello (inedito, credo, per questo forum) di “Fotoromanzo porno”. Lo offro in questo thread (anziché in quello dedicato ai “fotoromanzi”) in quanto strettamente attinente, per ambientazione e soprattutto per via delle protagoniste, al tema appunto di “Supersex”.

Come abbiamo già osservato io e diversi altri forumisti, a volta si vedono spuntare attrici e ambienti utilizzati in una puntata di Supersex, ovviamente ripresi nella stessa “seduta”, per generare servizi fotografici da far girare in altre pubblicazioni – in riviste emesse magari subito a ridosso o in contemporanea con l’uscita di una data puntata di Supersex. Economicamente è una cosa logica: anzi, fare l’opposto sarebbe finanziariamente assurdo. Una volta chiamata l’équipe e noleggiati per la giornata l’equipaggiamento (le cose più costose, dato il numero di persone coinvolte: per le luci, il trucco, per la ripresa, autisti, catering, etc), affittati i locali, ottenute e pagate licenze, e ovviamente ingaggiati attori e attrici, è solo logico scattare diverse “scene” utilizzabili (e commerciabili) in più sedi.

Mi ricordo ad esempio un “fotoromanzo porno” uscito in contemporanea con Supersex 64, protagonista la Françoise Massu, truccata con gli stessi bigodini da “massaia” e lo stesso negligé e girata nella stessa stanza, 



dove (nel fotoromanzo) recita la parte di una casalinga ingannata finché tromba con il capo del marito; ricordo altro fotoromanzo ancora dove la bella negra Rabye Dialo fa la parte della fidanzata sempre di Patrick Perrin; idem fotoromanzi vari con Maryse Haudebert, Obaya Roberts, Hare Krane (e chissà quanto altri che non ho visto).

Orbene, di recente ho trovato (postato su un altro forum) il fotoromanzo che riporto qui sotto, e che riutilizza tre attrici tedesche (più una quarta della quale, al momento, mi sfugge il nome) protagoniste del Supersex 51 (girato in Germania) 


e precisamente Sabine Kunst, Eva Honecker e la rossa Nadja Brausse. 


Stesso ambiente di pittore o grafico … bellissimo, come si vede nell’angolo, il torchio a mano epoca primo Novecento, usato per tirare stampe da lastre incise, qui nella puntata di Supersex:


e qui nel fotoromanzo:


una cosa seria, ragazzi!! Sarà stato lo studio di un artista d.o.c.

Beh, basta con le mie chiacchiere: ecco qui, per vostro divertimento, il fotoromanzo [NdR vedere nella rubrica del gemellaggio]

Buona domenica!

24- pontellino 12 01 2016
Un saluto e un buon anno al Maestro Badabing!
Un contributo, come sempre, all'altezza del miglior topic sul web, che, anche se letto in ritardo rispetto al weekend, mi ha aiutato a passare questo palloso lunedì sera... Grazie, B!

25- pan 18 01 2016
Sabine Kunst è poi uno dei tanti aka di 
Christin Black
Christina Black
Christina Nero
Christina Schwartz
Christina Schwarz
Christine Dittmeier (?)
Christine Schwarz
Christine Weiss
Cristina Black
Jannie (Color Climax photoshoot)
Krisztina Schwartz

http://www.egafd.com/actresses/gallery.php/id/c00015

26- pontellino 13 03 2021
In questo numero Pontello, per probabili impegni lavorativi, gira questa puntata (e la successiva) ad Amburgo. A parte Sabine Kunst (aka Christine Black/Schwarz) non conosco nessun'altra attrice. Qualcuno di voi sa qualcosa in più su queste (almeno per me) sconosciute?
Presente una simpatica citazione tratta di pari passo dalla precedente versione di Supersex nella rivista contenitore Menelik.
https://pontellino.blogspot.com/2021/03 ... ex-51.html

27- badabing 13 03 2021
[Testo usato per l'approfondimento storico su Nadja Brausse: Ringrazio Agif65 per suo utilissimo commento...]

28- pontellino 13 03 2021
Sono veramente contento quando le sinergie dei vari forumisti si integrano e portano a qualche nuova scoperta, come in questo caso. La stessa cosa è successa con altri fantastici forumisti, alcuni che mi aiutano in maniera fissa, altri in maniera più saltuaria quando vedono qualche papera, qualche mia inesattezza o hanno qualche integrazione sulle varie persone e vicende passate (voi sapete chi siete)
Addirittura, nel mio profilo facebook, ogni tanto commentano e ci danno qualche aneddoto degli anni che furono nientepopodimeno che Alban Ceray, Richard Allan e Marilyn Jess!!! Chi lo avrebbe mai immaginato!
E per uno dei prossimi numeri di Supersex ci sarà il contributo scritto di un importante forumista, ancora qualche settimana e scoprirete chi è!

2 commenti:

  1. La Black l'avevo anch'io già scoperta nelle raccolte di 8 fotoromanzi. Adoro la sua bellezza acqua e sapone unita alle sue arti divinatorie. Diciamo che rientra nella mia top ten. Non tantissimi film e mai come protagonista. E il biondo crucco Peter compare anche qua, in questo film dove c'è anche una delle mie quattro preferite:https://it.xhamster.com/videos/fireworks-1980-6220651

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    1. Grazie per l'info, Agif. Grazie a te, badabing ha trovato come è segnalata Nadja Brausse su EGAFD ;-)
      Vedere l'approfondimento storico qua sopra.

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