I set di Supersex: gli interni

Data di questo post: 11 gennaio 2022
Ultimo aggiornamento: 7 gennaio 2024


Il lettore occasionale di Supersex potrebbe chiedersi dove venissero realizzate le sequenze fotografiche "d'amour": c'era uno studio apposito? O si utilizzavano, di volta in volta, diverse location?

I lettori abituali del blog ormai lo sanno: entrambe le risposte sono affermative.
All'inizio si usavano prevalentemente set interni in location che venivano affittate per il tempo necessario ad effettuare gli scatti e le riprese, nonché nelle stanze attigue a quelle usate come uffici dall'agenzia che si occupava di organizzare il tutto.

Come avrete notato ho anche detto "riprese"... mica penserete che la produzione affittasse un appartamento o una villa per girare solamente una singola sequenza di Supersex, vero? 

Ovviamente c'era tutta una troupe di personaggi addetti alla preparazione delle scene, che noi ovviamente non vediamo nelle foto - anche se qualche volta è successo di scovare nei riflessi di uno specchio, o ai margini della foto, uno di loro, senza parlare di quelle volte in cui uno di loro veniva tirato dentro nei vari servizi! Fotografo e aiutanti, operai che dovevano portare sul set tutte le varie apparecchiature - dalle cineprese agli impianti luci -  scenografi, truccatrici e parrucchiere, registi e aiutanti, direttori di produzione, attori... probabili anche magnaccia e personaggi equivoci, ma questo lasciamolo nel campo delle illazioni...

Come potete ben capire ogni spostamento aveva un bel costo, e quindi conveniva sfruttare il più possibile un set, ogni qualvolta erano posizionate le luci. Si scattavano quindi diversi servizi fotografici, incrociando gli attori chiamati per la giornata (che venivano appunto pagati "a giornata" e non "a prestazione") in varie scene, che poi venivano vendute dall'agenzia apposita ai vari rotocalchi a luci rosse. In questi scatti ricadevano quelli che vediamo su Supersex, che erano fatti appositamente ed esclusivamente per la rivista. 

Ma quante volte abbiamo trovato altri servizi, soprattutto nella serie "8 fotoromanzi porno", con gli stessi attori di un determinato numero di Supersex, nelle stesse stanze e soprattutto con gli stessi vestiti che usavano in quel numero di Supersex? Non ci vuole tanta immaginazione per capire che entrambe le scene erano state girate nella stessa giornata lavorativa! Si trattava semplicemente di sfruttare la location (e gli attori) a più non posso, in modo da recuperare i costi di produzione e guadagnare il più possibile, facendo quanti più servizi si riusciva.

Finiti gli scatti di uno o più servizi si passava quindi alla parte filmata, utilizzando lo stesso metodo di prima, e cioè quello di incrociare gli attori per una o più scene che sarebbero magari finite in più film, oppure nei cosiddetti "loops".

Finita anche questa parte si cambiava l'assetto delle luci e si ricominciava da capo, con altri scatti che inquadravano una parte diversa della stanza, che con vari accorgimenti (quadri e varie decorazioni da interni) poteva benissimo sembrare un'altra location, e non la stessa usata in precedenza (trucchetto usato anche nei nostri fotoromanzi: su Golden Gay #1, la stessa stanza, fotografata da due angolazioni differenti, è usata come casa di due diversi personaggi!)

Finito di cannibalizzare una stanza, si passava in quella attigua e si ricominciava tutto da capo!

Questo, in linea di massima, era l'andamento di una casa di produzione che girava film e che produceva anche i rispettivi servizi fotografici. Tenete presente che la "ditta" di (o per cui lavorava) Pontello era però specializzata in quest'ultimi, per cui, se vi erano anche parti filmate, si può supporre che vi fossero anche altre case di produzione a dividere le spese di affitto.


Ad un certo punto, con il boom dell'editoria pornografica, gli appartamenti usati dalla nostra produzione francese iniziano ad essere troppo pochi per soddisfare tutte le nuove esigenze commerciali, e i continui spostamenti su set esterni presi in affitto sono una voce di spesa non da poco.

Nascono così gli studi di Montrouge, nel XIV Arrondissement, con Richard Allan come direttore di produzione: una mecca del porno situata in un ex garage disposto su 3 piani, di cui l'interrato era destinato agli uffici, e i rimanenti 2 piani destinati ai set fotografici, in maniera da eliminare quasi del tutto le spese per affitti di set esterni e per il trasporto dell'attrezzatura.

Non è ben chiaro quando furono costituiti questi studi (ma prima o poi qualcuno ce lo dirà): finora sul blog siamo arrivati a postare Supersex #71, e mi sembra di vedere ancora molti set già apparsi nelle pagine del mensile - di un paio abbiamo trovato anche gli indirizzi - per cui direi che per ora siamo ancora (almeno in buona parte) esterni ai set degli studi di Montrouge.

Da una chiacchierata fatta con l'inglese Lee Francis (attore, fotografo e regista) che lavorò come attore con Pontello dopo la chiusura di Supersex, sappiamo che in questi anni (1986/87) Pontello aveva presumibilmente trasferito uffici e set nel vicino quartiere di Porte d'Orléans, dopo la chiusura degli stabilimenti di Montrouge. E sappiamo anche che questa "nuova" casa di produzione era specializzata solamente in servizi fotografici, e che se ne facevano tre in una giornata lavorativa. Che i ritmi di produzione fossero o meno gli stessi dell'epoca di Montrouge non si ha certezza alcuna: ad oggi Pontello rifiuta di essere intervistato, e molti attori che hanno lavorato all'epoca per i servizi su Supersex sono molto stringati a riguardo. Queste conclusioni sono per la maggior parte opera di deduzione basata sugli scritti e su scambi di messaggi con alcuni di loro.

C'è inoltre da tener presente, soprattutto per i set in studio, una considerazione fatta da badabing, dopo che gli avevo inviato la ricostruzione (scritta da Daemon Daikron) di un paio di set presenti in Supersex, ricostruzione che era stata possibile grazie alla visione di alcuni film, dove, a differenza del fotoromanzo, non essendoci inquadrature "fisse" si è potuto notare qualche particolare in più. Ecco cosa scrive badabing:

"MOLTO interessante, grazie.

Che avessero ricostruito diversi ambienti “standard” agli studi di produzione (collezionando anche diversi arredi da vecchi set del cinema “mainstream” che avranno racimolato per pochi soldi di qua e di la) è tacito, ma bisogna anche tener presente che raramente tali ambienti saranno “fissi”—intere pareti (persino con quadri, lampade, specchi o finti caminetti attaccati) saranno facilmente spostabili e ricomponibili in vari modi, e allo stesso modo due pareti che si affacciano per un set possono essere posizionate a 90° per un altro set (o anche ad angolazione diversa, se questo serve per poter spostare l’equipaggiamento di macchine da presa e luci—perché ovviamente per fare sfruttare l’investimento negli studi avranno usato quegli stessi ambienti per girare filmati, non solo per scatti per le riviste). Le librerie apparentemente piene di libri pesanti sono una finzione, trattasi di dorsi di libri scartati, rifilati dai libri da macero e riattaccati a scatole di cartone o quadrati di polistirolo, in modo che un’intera parete di libri possa essere sollevata e spostata da un solo operaio. Se avete mai avuto occasione di sbirciare dietro le quinte in un teatro vedrete che apparenti set “solidissimi” sono invece un gioco di sezioni mobili a incastro e ricomponibili—e anche rapidamente smontabili, come degli ‘origami’ enormi.

Dico questo perché è possibilissimo che “un'unica stanza dalle dimensioni e posizioni fisse” non esista, ma che invece sia un insieme di elementi che possono essere riposizionati in modo diverso secondo i casi".

Per quanto riguarda invece appartamenti o addirittura ville principesche, il nostro prof badabing ricorda:

"Negli anni del dopoguerra fino a tempi recenti i centro città di Parigi, Londra (ma anche Torino e Milano) erano costellati di appartamenti grandi di gran pregio in mano a eredi, che non li vendevano (speculando sul fatto che la valutazione degli immobili in certi quartieri riprendesse a salire, come in effetti è accaduto dopo alcuni decenni) ma che allo stesso tempo li lasciavano volutamente sfitti (per il timore di trovarsi con degli inquilini morosi difficili da sfrattare). Tuttavia per mostrare che tali locali non erano totalmente inutilizzati (e dunque per evitare altissime tassazioni quando non addirittura il rischio dell’esproprio) li prestavano — oppure, nei casi di eredi proprietari a corto di liquido preoccupati di raggranellare il necessario per coprire tasse e spese, li affittavano — per periodi brevissimi a gente affidabile. 
Nei giri di lavoro che feci negli anni ’70 e ’80 ne ho visti diversi, e rammento in particolare un appartamento incredibile a Parigi da 300 mq con soffitti altissimi sul 3° piano, che avrà avuto 5 camere da letto, un doppio salone, una cucina enorme e locali per servitù (ma tipicamente, come tanti palazzi dell’Ottocento, un solo bagno!). Ebbene, i proprietari prestavano ad amici questi spazi enormi come “pied-à-terre” un paio di volte ogni settimana (per garantire che non ci entrassero famiglie abusive, e per dichiarare essere loro, gli amici, “residenti prima casa” e perciò risparmiare al padrone un’enormità di tasse). Ma siccome non era una vera casa, era arredato con un paio di lettini, divani e sedie sparse, e qualche tavolo. Gli amici usavano quel vasto appartamento per andare a dormire dopo una giornata di shopping o aver assistito a uno spettacolo, per poi tornare alla loro residenza (effettiva) in campagna il mattino dopo. 
Trovai situazioni simili nel pieno centro di Londra, con riunioni organizzati in appartamenti mozzafiato ma effettivamente disabitati. Negli anni Novanta situazioni simili si trovavano a Budapest (dove si erano spostate diverse produzioni porno).

Oggi queste situazioni a Parigi sono quasi scomparse, data la recente impennata vertiginosa dei prezzi degli immobili e il fatto che in alcuni quartieri, in precedenza maggiormente “residenziali”, si sono modificate ex-abitazioni in uffici commerciali. Ma immagino che ai tempi di girare Supersex e tanti filmati di quell’Epoca d’oro del porno, a trovare locali di lusso da utilizzare anche a bassissimo costo, non sarà stato difficile. Soprattutto considerando che qualche erede si sarà pure divertito a osservare mentre si giravano le scopate, e magari anche a partecipare alla feste “post-produzione”. In una sua biografia Brigitte Lahaie infatti raccontava che lei, l’amica Erika Cool (la quale fu, secondo la sua autobiografia, ex prostituta del bordello d’alto lusso Madame Claude) e alcune altre colleghe attrici porno venivano invitate alle case di campagna di alcuni ricchi, dopo che venivano girati servizi o filmati, a passare la serata a bere, drogarsi, e a tirare pompini a non finire a una girandola di ricconi…"

Daemon Daikron risponde:

"Il discorso dei set ricostruiti in studio ha molto senso nell'ambito cinematografico, un bellissimo esempio lo possiamo vedere in un episodio di Ellery Queen dove il personaggio va ad Hollywood come ospite durante le riprese di un film ispirato ad un suo romanzo giallo (https://youtu.be/GgQwSeKxvNc). All'interno degli studi cinematografici sono ricostruite le stanze della sua casa e dell'ufficio del padre ... ovviamente sono le stesse usate per girare normalmente le altre puntate della serie, quindi abbiamo un auto citazione se vogliamo.

Nel nostro caso i set di questo tipo (anche se assolutamente scialbi di veri arredamenti) li possiamo vedere in un episodio trovato su Pornorama, probabilmente riciclato da un Fotoromanzi Porno: lì se guardiamo con attenzione si vede che hanno tirato su quattro pareti e poi per farle sembrare stanze diverse fanno le foto sempre e solo da un angolo così da non far vedere il resto della stanza, peraltro priva di una vera finestra, di seguito un piccolo esempio (la porta fiorata è il punto di unione insieme al tappeto):

Lato sinistro (rispetto alla porta), arredato in stile classico con quadri al muro

Lato destro, arredato in stile orientale


Quindi montavano le stanze con pareti in legno e spostavano/cambiavano le porte (la porta fiorata è stata riutilizzata anche in un'altra stanza dalla forma diversa) per creare sempre nuove stanze a costi ridotti.

"Nuova stanza" con probabile treppiede per luci


Credo che l'uso di questo tipo di set sia cresciuto con la richiesta da parte del mercato di più servizi fotografici per le riviste e quindi il tempo (ed i costi) per girare i film e fare servizi fotografici non bastava più, quindi si integravano i servizi fotografici in vere case con questi ... sicuramente a costi inferiori (e di sicuro con meno problemi con i condomini nel caso degli appartamenti nei palazzi)".


In questa pagina andremo a elencare i vari set usati dalla produzione francese, tempo permettendo: come potrete vedere in alcuni casi trattasi del frutto di analisi, ricerche, confrontazioni e supposizioni molto ma molto lunghe. Sarà quindi una pagina in costante (anche se lento) aggiornamento.

Un ringraziamento grandissimo agli appassionati amici del "Team Locations": sardanapalo, geppino666 e Daemon Daikron che mi hanno aiutato in quest'opera di geolocalizzazione dei tempi che furono. Da solo non avrei avuto né le capacità di ritrovare tutte queste informazioni, né tantomeno il tempo di provare a farlo.
Come già saprete, potete seguire settimanalmente le loro scoperte nella rubrica "i luoghi di..." che trovate all'interno dei post principali.





RUE LA BRUYÈRE 43



Innanzitutto partiamo con la cronistoria di come abbiamo scoperto l'ubicazione di questa location: tutto parte da questa foto pubblicata in Supersex #66:


dove l'occhio di falco di Daemon Daikron riesce a trovare di quale via si tratta, incrociando i pochi dati a disposizione.
Qua il link per vedere i ragionamenti deduttivi della scoperta:

Qua il link della scoperta della disposizione di due delle tre stanze che affacciano sul lato principale:

E qua la scoperta dell'ultima delle 3 stanze frontali:

Come al solito ho torchiato senza pietà Daemon Daikron per fargli ricostruire la piantina dell'appartamento: ecco il risultato, cedo a lui la tastiera.


Ecco una vista dall'alto dell'edificio,


e una piantina in 3D di come vediamo l'appartamento dal lato che si affaccia su Rue la Bruyère:



ovviamente non avendo le misure esatte la mia planimetria è indicativa e non precisa:




Si comincia con la stanza 1 (dalle pareti rosse nella piantina 3D):


Iniziamo con una vista interna che inquadra la porta finestra con le classiche colonne (è quella vicina all'angolo con il muro divisorio dalla stanza 2):


Ma il tratto distintivo di questa stanza risiede senz'altro nei cassettoni color turchese. Notate che quella che in questa foto sembra una nicchia scura sopra i cassettoni in realtà è una vetrata che permette di vedere nella stanza 2:

Dal film the best of Cathy Menard possiamo vederlo più chiaramente:


siamo infatti nella prima stanza, e quello sullo sfondo che sembra uno specchio in realtà è la vetrata che ci permette di vedere nella stanza 2 centrale.

Da questa piantina potete capire più chiaramente come è sistemata la vetrata:


Guardando invece la parete opposta, possiamo notare che i cassettoni turchesi sono di dimensioni differenti, e nella parete color avorio non ci sono porte. Anche qua, in quella che sembra una nicchia sopra i cassettoni, in realtà c'è uno specchio:



Passiamo ora alla stanza 2 centrale, quella con il salone grande e il balcone.
Ecco alcune piantine 3D (stanza color verde chiaro):




Ecco una foto in cui si vede l'ultima porta finestra e la porta a due ante che dà sulla stanza 3:


Elementi d'arredo distinguibili sono anche le poltrone, il tappeto a pelo lungo e quella specie di volto intarsiato sul tavolino, che a volte viene spostato.
Ma anche, nella foto seguente, il divano sulla parete opposta al balcone e il tavolino centrale basso:


Altro elemento ricorrente, che a volte troviamo anche nelle altre stanze, è la caratteristica abat-jour che a me fa venire in mente un fungo o un UFO dei telefilm anni 60:



È il momento della stanza 3 con nicchia incorniciata sopra il letto e parete curva (pareti blu nella piantina):




Vediamola da questa prospettiva, da dove si vedono le porte spalancate sulla stanza centrale 2, e la porta socchiusa che dà sulla stanza 1:




Notate come già, alla sinistra del letto, la parete inizi a curvarsi. Ecco una foto dove vediamo la parete curva con porta a scomparsa:




Ma vediamo un po' meglio il lato che si vede meno della stanza, quello con il caminetto, che qua si intravede appena sulla destra, mentre dietro le tende ci sono le porte finestre che danno sul balcone:



Arriviamo alla stanza misteriosa 4 (verde scuro nella piantina 3D):


Molto semplicemente: non si sa come sia fatta né cosa ci sia. Sappiamo che esiste perché dalla Stanza 1 si vedono due porte che portano li e nell'ingresso (Stanza 5) si vede una porta nel film best of Cathy Menard citato prima.


La stanza 5 ingresso dell'appartamento (in rosa nella piantina 3D):
sempre dal film di cui sopra si vede che verso il lato dell'appartamento che dà sul cortile interno del palazzo ci sono una porta a vetri e una parete a vetri come quella tra Stanza 1 e 2.




Per farvi scoppiare un po' il cervello su queste due stanze, ecco qualche incongruenza ricavata dalla visione del film:

Dal film sembrerebbe che la stanza piccola vicina all'ingresso dovrebbe essere la cucina (visto che la Menard entra da quella porta) ma non è possibile visto che la cucina ha una forma che non coincide con le porte della stanza piccola 1 (quella della scena di sesso sul tavolo del film):




dietro al mobiletto ad angolo con il forno dovrebbe esserci la porta, o è murata ed allora quella stanza è la cucina, o hanno montato le scene per farlo credere.

La cosa strana è che dall'immagine sopra in cui la Menard entra in cucina si vede che la porta d'ingresso (della cucina) sembra avere un arco sulla sommità e si vedono delle piante alte mentre nella realtà la porta è normale e le piante lì presenti sono più basse:


Si potrebbe pensare che possa essere la porta segreta della terza stanza quella con la nicchia, visto che lì effettivamente ci sono delle piante alte, ma avremmo lo stesso problema con la porta che dal salone grande immette nella zona ancora ignota.


Non lasciatevi ingannare, trattasi di scena di montaggio: la cucina fa parte dell'appartamento con gli specchi diagonali in Rue de Rennes / Boulevard Raspail, come ho potuto scoprire da alcuni film (La femme aux bas noirs, Un bon client, Ingenue perverse) : ecco perché gli ingressi non combaciano con quelli di Rue la Bruyère.

Il resto della casa è un mistero poiché non ho mai trovato immagini che leghino le stanze note con altre stanze, quindi magari le abbiamo viste più volte ma non riesco a collegarle! Pontellino lancia l'ipotesi che le stanze mai viste avrebbero potuto essere gli uffici della produzione con la contabilità...


A mesi di distanza, riguardando Supersex #66, una fortuita intuizione di pontellino mi permette di dare una forma allo stanzino 6 (aggiunto in marrone nella piantina 3D).
Qua potete vedere l'indagine che ci ha permesso di scoprirlo:



Vediamo qualche immagine fra le poche che abbiamo a disposizione.
Nella seguente possiamo vedere la finestra che dà sul cortile interno e la porta che conduce al resto dell'appartamento inesplorato:


Giriamoci di 180° in senso antiorario e sullo sfondo vediamo la parete che delimita l'appartamento (sulla destra - anche se non si vedono - ci sono la porta a vetri che conduce nella stanza d'ingresso 5 e la vetrata che permette di vedere sempre nella stanza 5):


Ancora una vista frontale della finestra che dà sul cortile interno (sulla destra ci dovrebbe essere uno specchio, che infatti riflette il lampadario al centro della stanza):


La parte sconosciuta contrassegnata con "?" nella piantina rimane al di là della porta che ci indica la Brel:


Non vi è alcuna certezza, ma qualche supposizione è stata fatta nella rubrica di Daemon Daikron nell'articolo a corredo di Supersex #66.


Da Erotik #28 possiamo dedurre che c'è un piccolo armadio a muro 7 accessibile dalla sala centrale 2. Qua come Daemon Daikron lo ha scoperto.

Eccolo nell'aggiunta alle planimetrie:







VILLA TRIANON
3 Rue Laval, Saint-Cloud




Questa villa ha veramente fatto impazzire me e il "Team Locations", regalandoci qualche notte insonne e spingendo Daemon Daikron a comportamenti borderline dopo aver visionato vagonate di film per trovare quelli ambientati in questa fantomatica magione, nella speranza di trovare qualche indizio che ci aiutasse a capire l'ubicazione della stessa. 
Come potete vedere dall'intestazione qua sopra, alla fine le ricerche sono state premiate.

A questo link ecco la storyline, già pubblicata in passato, quasi un libro di Dan Brown, di come siamo giunti a questa scoperta:

Ma spremiamo un po' Daemon Daikron - il 95% delle notizie su questa fantomatica Villa le ha trovate lui, in mesi di ricerche, confrontandosi con gli altri ragazzi del team - facendoci dare qualche info in più su questa villa che tutt'ora dovrebbe essere sede di un club per scambisti.

Salve ragazzi,
ecco la planimetria del pianterreno della villa, le stanze sono state ricostruite incrociando foto e video.



Entriamo un po' più nello specifico, aiutandoci con qualche planimetria 3D (ovviamente il colore delle pareti non è quello reale, ma è stato differenziato per non confondersi con le varie rotazioni, gli arredi sono minimali ma indicativi delle stanze - sulla base dei film e delle foto - considerate anche che è tutto fatto "in casa" sulla base di quello che ho visto quindi le proporzioni magari non sono perfette) :


 


Iniziamo con le scale esterne con ingresso:



Anticamera all'ingresso con scale per il primo piano:





Una cosa che si vede solo nella planimetria 3D è la porta che conduce al piano seminterrato che si vede nelle foto della facciata della villa:


L'ingresso alle scale che portano nello scantinato si trovano sotto la rampa di scale per salire al primo piano come si vede in questo fotogramma:


Si vede il pomello proprio in basso a destra.
Non ci sono immagini sicure del seminterrato, anche se è possibile che questi scatti, tratti da Supersex #67, dove c'erano parecchi set della Villa, provengano proprio da lì:




Piccolo studio con letto singolo (pareti azzurre nella planimetria) :

Vediamo prima il lato con la scrivania e la finestra che dà sul giardino:


Il muro che vediamo nell'angolo a sinistra è quello confinante con le scale esterne.

Giriamoci di circa 180° e vediamo il muro che dà sulla porta d'ingresso (non inquadrata e che rimane a sinistra della foto) con il letto (ed il restante pezzetto del muro confinante con le scale esterne):


ed infine il muro che dà sul camino e la porta che collega lo studio con la prima stanza A:



Sequenza del salone/3 stanze con tende calate:





Le tre stanze centrali del pianterreno sono dotate di tende dove ci sono i "muri tronchi", per cui, se le tende sono tirate ai lati si forma un grande salone, mentre lasciandole libere si creano tre stanze distinte comunque raggiungibili tramite il corridoio di servizio.

Dall'inquadratura qua sotto (prima stanza A) abbiamo la vista sulla finestra che dà sul giardino, dietro Pontello c'è la tenda con cui si separa dalla stanza centrale, alle spalle c'è la libreria che si vede spesso nei servizi:

Dal film "Belles de reve"

Ecco la libreria, meglio inquadrata in un numero di Erotik:




Sempre stanza A lato caminetto e porta studio, per orientarsi a destra di Pontello c'è la finestra che si vede nella prima foto, a sinistra la porta che dà sull'ingresso con scala per salire al piano superiore e libreria:

Dal film "Belles de reve"



Sopra e sotto, stanza centrale B con vista sulla terza stanza C, quella confinante con la cucina:

Dal film "Chambres d'amis tres particulieres"


Stanza centrale B con vista del caminetto (sotto il vaso con i fiori gialli), quelli che sembrano sei specchi in realtà è una delle porte che danno sul corridoio di servizio. Dietro a Pontello si vede la terza stanza C:

Dal film "La maison des mille et un plaisirs"

Stessa foto con tenda chiusa così da ottenere stanze più piccole:

Dal film "La maison des mille et un plaisirs"


Qui si possono vedere "meglio" le due porte specchio ai lati del caminetto:

Dal film "La maison des mille et un plaisirs"


Terza stanza C dove si vedono la porta a specchi che dà sul corridoio di servizio e la vetrinetta con tendine di pizzo (salvo non siano vetri dipinti) ... la bionda ... non è bionda ... non nel senso che è tinta ma nel senso che ... è Trans e considerando che il film è dei primi anni ottanta, quando la chirurgia estetica non era ai livelli attuali, era molto credibile come donna 😊:

Dal film "La maison des mille et un plaisirs"


Dietro la torta si vede il corridoio centrale delle tre stanze. La torta si trova nella terza stanza C e si possono vedere le due pareti che la separano dalla seconda stanza B:

Dal film "La maison des mille et un plaisirs"


Terza stanza C con vista sulla seconda B:

Dal film "Chambres d'amis tres particulieres"

... la pendola in legno in questo film è stata spostata sulla parete che divide dalla cucina, come si può vedere nella foto sotto:

Dal film "Chambres d'amis tres particulieres"

Dal film "Chambres d'amis tres particulieres"


La cucina (verde scuro) :





La cucina è isolata da quella che a questo punto penso fosse una dispensa/cantina, e della quale si vede un piccolo scorcio in questa foto dalla cucina (l'attore che con un cesto arriva dal corridoio di servizio):


Qui di seguito un'immagine della porta che si apre dalla dispensa/lavanderia, sempre presa dalla cucina:


Vediamo anche il lato con la finestra che dà sulla facciata del palazzo:



Del caminetto in cucina non c'è un'immagine che lo mostri, ma ho supposto ci sia per due motivi. Il primo è che da sempre nelle cucine era presente il caminetto in cui venivano effettuati alcuni tipi di cottura (qui da noi sono ancora presenti almeno nelle case più vecchie, come casa mia 😊). Il secondo motivo è che in corrispondenza della cucina c'è una canna fumaria sul tetto.


E' quella in basso vicino agli alberi, guardando le due planimetrie si vede che al primo piano c'è una sola stanza con caminetto corrispondente a quella canna, quindi ho supposto che dalla cucina arrivasse una seconda canna.


Il corridoio di servizio (rosso) e il "box" (blu) :


Il corridoio di servizio ed il garage purtroppo non sono mai usati, in realtà il primo si intravede in un paio di film quando il personaggio per uscire dalla stanza usa una delle sue porte, mentre il parallelepipedo rettangolare all'estrema destra, potrebbe essere - come già detto - un garage, una dispensa e/o una lavanderia, o tutte queste cose, forse con un ulteriore muro che separi l'eventuale parte garage dall'eventuale dispensa/lavanderia, anche per evitare il diffondersi dei gas di scarico. In effetti sardanapalo fa notare che "con uno sforzo di fantasia si può pensare che il muro che separa i due locali sia in corrispondenza del rettangolo rosso che ho messo per evidenziare un'area piu' chiara del muro esterno che si affaccia nel cortile della casa di fianco":


(Di questo particolare però non c'è sicurezza alcuna, in quanto, come scoperto da Daemon Daikron, nel 2018 
i vicini hanno ristrutturato ed abbattuto il loro garage trasformandolo in passo carraio a cielo aperto, per cui i segni chiari sul muro potrebbero benissimo essere solamente ciò che resta del vecchio garage della villa confinante).


Considerazioni varie:

pontellino: strano che al pianterreno non ci sia nemmeno un bagno. Fra parentesi, in Erotik #2 a pag. 35, Amanda si sposta dalla stanzetta con libreria a pianterreno ad un bagno che non è quello con la carta da parati a fiori:


Certo potrebbe non essere nemmeno nel set di Villa Trianon, o magari potrebbe essere un ipotetico bagno ricavato da qualche parte al piano terra? Avrebbe senso avere un bagno senza dover salire le scale! Oppure, magari la prima stanzetta al primo piano come supposto da DD.

Daemon Daikron: Forse c'è qualcosa nella zona garage (li non abbiamo idea di cosa ci sia), però dobbiamo ragionare in modo diverso da come siamo abituati noi oggi, un tempo magari i bagni erano posizionati solo nel piano nobile, se non peggio fuori dalle case … ricordiamoci che a Versailles c'erano i paggetti che giravano con dei secchi per chi avesse certe necessità:

Quindi se anche la villa sia stata costruita tra fine ottocento inizio novecento, di bagni (come li intendiamo noi) ce ne saranno stati veramente pochi poiché costosi (magari oggi ce ne sono di più).

Per quel che riguarda il bagno di pagina 35 su Erotik 2, visto lo stile penso sia quello della villetta moderna di pagina 40 [alias "Villa Finestroni, e infatti il bagno fa proprio parte di questa villa ancora da localizzare]. In questo numero penso rimbalzassero tra le due ville … forse vicine tra di loro.

Chiudiamo l'analisi del pianterreno con la mappa in 3D della parte esterna:




Passiamo al primo piano:





Le due stanzette misteriose:

Salite le scale si incontrano due stanze mai usate o almeno non identificate, la prima (nella piantina color rosso scuro) credo fosse uno sgabuzzino o un piccolo bagno, la seconda (color azzurrino) è una stanza che in uno dei film dicono essere la camera della cameriera ma poi come sua camera viene usata una di quelle note (la stanza blu).


La stanza con le porte a vetri:

Arrivati al corridoio si incontrano nell'ordine: la stanza (nella piantina color verde chiaro) che nei numeri 62 e 67 è quella con la parete di vetro che la divide in due parti, la si riconosce per le due porte, nei film il passaggio con la porta a vetri è stato chiuso da una parete con un campo di fiori, nella piantina in 3D ho rappresentato questa fase, con il letto girato di 90° antiorario rispetto alle sequenze che troviamo nei fotoromanzi, posizionato frontale rispetto alle porte. Al di là della porta a vetri non si sa che stanza ci sia, al di qua troviamo questa, con la carta da parati a puntini (dovrebbero essere dei fiori stilizzati? Sembra di più un cielo stellato!) e federe dei cuscini a pendant!




Ecco alcune foto tratte dai film, con la parete con campo di fiori a sostituzione delle porte a vetri:



Nella foto sopra e sotto si vede ancora la carta da parati a pallini (forse fiorellini) che si vede nei fotoromanzi!



La camera patronale a fiori con bagno di servizio:





Continuando nel corridoio si arriva alla porta della camera patronale (color limone in piantina) e ... ecco spiegato perché il bagno e quella stanza avevano la stessa carta da parati, nella scena finale del 62, a pagina 111 si vede dietro le regine che si trovano nel bagno la stanza padronale in cui poi andranno a divertirsi per il gran finale.



In questa prospettiva dalla stanza da letto si vede invece il bagno di servizio con porta spalancata sul corridoio:


Notate il caratteristico letto a testata blu corniciata di bianco:


Anche se nel film "La maison des 1001 plaisirs" troviamo questo stesso letto in una stanza dalle pareti blu: 


Spostamento di letto in un'altra stanza o restyling della stanza patronale a fiori? Scopriamolo nella prossima stanza.


La stanza blu con bagno di servizio:



Poi si deve passare una porta che divide il corridoio in due parti e si accede alla stanza blu (quella con le pareti... blu nella piantina 3D) dove forse la nota più caratteristica è il caminetto che si vede a pag. 24 di Supersex #62:


È una stanza praticamente speculare della stanza patronale a fianco. Guardate questa foto:


Il letto potrebbe trarre in inganno e far pensare alla stanza patronale con le pareti a fiori ridipinte di blu. Non lasciatevi ingannare: confrontate l'apertura delle porte, questa speculare rispetto a quella più sopra con la parete a fiori! L'unica domanda è se il letto è lo stesso che c'era nella stanza patronale, spostato di qua per chissà quale motivo, oppure se c'è stato un momento in cui le due stanze avessero entrambe il letto identico.
Per completezza, nel servizio su Supersex #62 con Laura May, c'era questo letto, con testata diversa e senza pediera alla fine del materasso:



Cosa curiosa è che la porta della stanza blu ha un campanello:


lo vedete vicino alla mano con lo spumante, chissà a cosa servisse ?

La stanzetta dalla quale si esce per andare nel corridoio, anche se ci ha fatto dannare un bel po' per trovare alfine conferma in Supersex #111, è un bagno molto simile a quello della stanza accanto:




Lo stile ricorda quello del vicino bagno "speculare", anche se la planimetria delle porte è diversa e altri piccoli particolari differiscono, tipo il posizionamento della vasca e il miscelatore della stessa.


La stanza con i 2 letti con testata a colonnine di legno :

Proseguendo, dietro l'angolo c'è una stanza abbastanza anonima (color verde scuro in piantina) con i due lettini di pagina 50 di Supersex #62.



La red room:

Alla fine del corridoio, dove c'è un angolo a L, c'è una misteriosa stanza dalla quale si accede alla lunga balconata sopra il "box". Anche di questa stanzetta, come per il box, non ci sono immagini dell'interno, ma si può vederne una piccolissima parte di porta da questa immagine, presa con le scale alle spalle:


Nella foto sopra, noterete che non si vede la porta della stanza blu: con lo schiacciamento dell'immagine, la porta è coperta dallo stipite della porta di passaggio fra le due porzioni di corridoio.

Qua possiamo vedere una visuale della seconda parte del corridoio, la red room è alle nostre spalle, e finalmente vediamo la porta della stanza blu:


Da questa foto, avendo tutti i dati di cui sopra, la porta della red room si intuisce meglio:



La dependance a destra della villa:

A destra dell'ingresso con le scale e il portichetto di villa Trianon c'è una dependance, credo fosse la residenza della servitù (in casa non ci sono stanze per loro), il custode/giardiniere della villa, forse la moglie cuoca/cameriera e gli eventuali figli, magari l'autista e così via.




Non ho mai trovato riferimenti per capire se qualche stanza mai localizzata potesse essere lì, nel film "La maison des mille et un plaisirs" fingono che alcune stanze siano lì dentro ma in realtà sono della villa.


Considerazioni varie:

Di fatto mi sono reso conto che, da sempre, le camere da letto non sono mai la prima scelta per i set, le usano solo se ha un senso nella trama (e questo è strano visto il normale menefreghismo 😄) altrimenti si scopa dove ci si trova e di solito sono uffici, salotti e stanze varie. Questo rende difficile avere set nelle camere del primo piano mentre i salottini del pianterreno sono perfetti (anche perché ampi e la troupe si muove più comodamente).

Avrei voluto avere più dati e trovare anche le altre stanze ma penso di potermi accontentare.

Ecco alcuni film in streaming in cui appare la Villa e le sue stanze:
Diamond baby - (al minuto 41:40)
French satisfaction - (al minuto 49:40)
Super sexe - (al minuto 10:08)
Super Nana agent secret - (da 28:45 con un fantastico Alban con benda da pirata)





(...di simpatici appartamenti sparsi qua e là...)
(4 commenti, interventi e approfondimenti di: pontellino, sardanapalo)


1- pontellino 11 01 2022
Vi invito a visitare la nuova pagina del blog, una lunga disquisizione sui set interni utilizzati nel fotoromanzo, con approfondimenti di badabing e di Daemon Daikron.
Il primo set che va a inaugurare la pagina è un bell'articolone su Villa Trianon, location usata più volte per le varie ambientazioni foto/cinematografiche. Voi lo leggerete in 5 minuti, ma a Daemon Daikron, coadiuvato da sardanapalo e geppino666, ci sono voluti mesi di letture fotoromanzesche e di visioni filmiche per scoprire la sua reale ubicazione e per capire quante e quali stanze ci fossero all'interno di questo parco dei divertimenti (ricordo a tutti che Villa Trianon è - probabilmente tutt'ora - un club per scambisti). A me ci sono voluti giorni di lavoro per estrarre (dalle decine di mail scambiate nel giro degli ultimi mesi) ed assemblare in maniera - spero - fruibile il testo e le immagini. Spero di non essermi dimenticato nulla! (Ma nel caso aggiungo :wink: )

Ovviamente sarà una pagina in costante aggiornamento: i set di Supersex sono svariati, solo non aspettatevi aggiunte frequentissime, costruire la scheda di una location, controllando tutti i dati incrociati per evitare erroracci, è un lavoro molto lungo.

Ovviamente non riporto di qua il tutto, se no dovrei passare molte altre ore per copiare il testo ma soprattutto per incollare le varie immagini nell'ordine e nel posto giusto giusto (chi ha mai provato a postare qualcosa con delle immagini inframmezzate da testo, capirà). Visitate la pagina e lasciate un commento, soprattutto se avete visitato, nei vostri viaggi di "lavoro" all'estero, questa affascinante location :lol: :
https://pontellino.blogspot.com/p/i-set ... terni.html

2- sardanapalo 12 01 2022
Visto che non sono parte in causa, nel senso che hanno fatto tutto Pontellino e Daemon, posso permettermi di complimentarmi con loro per il MONUMENTALE lavoro su villa Trianon, per colpa vostra ho "sprecato" ben un'ora di lavoro leggendo lo speciale.

PS

A proposito del link "Come facevano le persone nella reggia di Versailles per fare i loro bisogni? Andavano in giro con dei vasi speciali?" mi hai fatto venire in mente un gustoso episodio del film "La pazza storia del mondo"

https://www.youtube.com/watch?v=hnnEQRZNfzo

che e' valso ad un mio collega particolarmente zelante nei confronti delle "alte sfere" il soprannome di "Garçon pipì".

3- pontellino 30 01 2022
Aggiunta nuova location alla pagina dei set di Supersex: Rue la Bruyère 43
https://www.blogger.com/blog/page/edit/1619312688724451512/6157508853359469625

4- pontellino 31 05 2022
Se avete voglia di leggere qualche nuova scoperta e qualche nuova congettura, a Supersex #66 ho aggiunto un articolo di Daemon Daikron sulla scoperta di qualche nuova stanza nell'appartamento in Rue la Bruyère 43! https://pontellino.blogspot.com/2021/07/supersex-66.html

Aggiornata anche la pagina dei set: https://pontellino.blogspot.com/p/i-set-di-supersex-gli-interni.html

9 commenti:

  1. Pontellino ... solo noi possiamo capire che lavoraccio hai fatto per mettere insieme tutte le cose che ti abbiamo scritto.

    Bravissimo.

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  2. Un plauso per il lavorone sarà sempre troppo poco. Tra l'altro (c'entra poco con l'argomento, lo so), segnalo che due dei film citati, Diamond Baby e French Satisfaction, a tratti, hanno anche la stessa colonna sonora, sempre d'accompagnamento alle performance della mia Divina Odette Burel!

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    1. È un'informazione che fa sempre parte della mitologia che gravita attorno alla produzione dell'epoca, per cui ben venga!

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  3. Bonjour a tous. Je viens de faire connaissance de ce blog que seulement ce mois-ci, et je découvre des choses écrites très intéressante et informatif. Bravo pour les partages, et des explications. Je fais des recherches approfondies depuis de nombreuses années sur un réalisateur que j'affectionne plus particulièrement. Alain Payet. La possibilité d'un blog sur lui serait la bienvenue (d'un documentaire et d'un livre à la base en serait le plus idéal). Filmographie complète, Lieux de tournages, d'on je cherche des informations et des lieux qui sont montrés notamment dans les revues Supersex ou Erotic. Pour certains j'ai pu avoir des informations et d'où cela se trouve après en avoir fait la demande. Je ne manquerai pas de vous en faire part si vous le souhaiter, n'ayant pu voir ses informations justement ici. Si on peux également m'aidé sur des lieux a Paris ou ailleurs que je recherche depuis de nombreuses années pour des tournages X d'Alain Payet, cela serait formidable. Je pense ici être tombé sur des personnes passionnées et passionnant, ou je m'y retrouve totalement, et ça fait vraiment plaisir de pas se sentir seul comme je le pensais, mais de voir une vrai fascination et d'un maximum d'informations qui peut en être justement apporté. Donc sincèrement bravo pour ce blog qui est vraiment très bien. De vous lire. A bientôt.

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    1. Joyan84, bienvenue sur ce blog et merci pour les gentils mots.
      Quelques lieux que nous avons découverts n'ont pas encore été ajoutés à cet "article" par manque de temps ! (Vous ne pouvez pas imaginer combien de temps il faut pour suivre un blog comme celui-ci !) Mais tôt ou tard, je les ajouterai.
      Si vous avez des informations à partager sur les décors également utilisés dans les romans photos Supersex et Erotik, vous êtes les bienvenus ! Aussi pour toute autre nouvelle que nous ne connaissons peut-être pas !
      Malheureusement, n'étant qu'un fan italien normal des magazines de Pontello (d'où mon surnom "pontellino"), aidé de quelques amis bien disposés, nous n'avons ni les connaissances ni le temps pour créer un blog sur Payet !
      Mais je pense que ce blog sur Supersex est déjà quelque chose qui manquait auparavant sur Internet, et je suis assez satisfait des nouvelles que jusqu'à présent nous avons récupérées avec beaucoup de difficulté.
      Si ça vous intéresse, ils sont aussi sur Facebook comme Gabriele Pontellino, et de temps en temps Alban Ceray, Richard Allan et Marilyn Jess sont intervenus pour me donner quelques petites explications.
      J'espère vous relire bientôt, si vous êtes plus à l'aise également par mail (pontellino@gmail.com)
      Salutations d'Italie.

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  4. Au vu de l'heure écrit, un bonsoir est mieux qu'un bonjour de par mon 1er message. Je vous en pris, et je navigue ici et là sur vôtre blog avec
    donc remerciement tardive mais sincère de nouveau, de la découverte qui fut mienne en ce mois de vôtre blog. J'imagine le temps consacré pour pouvoir fournir ce que vous partager. C'est énorme. Vos amis équipe de votre blog sont aussi Italien si j'ai bien compris ? Je vous complimente vraiment. Vos efforts sont (et il faut encore plus) a être récompensé par les remerciements qui doivent être légitimes. Bravo. Vous avez tout a fait raison, ce blog était a mon sens une normalité a ce que cela voit le jour. Non, je parlais sinon bien sûr de "moi" pour créer un blog sur Alain Payet. C'est parce que rien n'a était fait sur lui, que depuis de nombreuses années, j'envisage un peu plus l'envie d'un blog, livre, documentaire sur lui. Je ne sais encore quel chemin pourra s'en faire en premier.. A voir ! Il serait temps que cela voit le jour...un jour.. J'espère pouvoir mettre un bien ce projet. Je fais donc dans la recherche de lieux de tournage pour ses films, et des lieux ont était en commun avec les tournages pour Supersex ou erotik. Oui je vous contacterai par votre mail. Bien a vous.

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  5. con i modelli 3D avete raggiunto l'apice del non avere un cazzo da fare :D

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    1. Caro anonimo, è molto importante trovare sempre del tempo libero per poter celebrare un po' di sano fancazzismo :-DDD

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