GOLDEN GAY #5: GOLDEN GAY E IL DELITTO LEROUX (AGOSTO 1981) ₤ 5.000, 132 pagg.
♚ Charly Forest
♠ Montgomery Wharton, Gerard Fisher, Nytis, Claude d'Andrea, Pedro Perez, Piotr Stanislav, Jean Pierre Armand
♥ Helen Shelley, Chris Almanza, Catherine Menard
♟ Theo Lachard, Bernard de Guines, Dominique Aveline
Data di questo post: 12 ottobre 2025
Ultimo aggiornamento:
Versione in HD scannerizzata da... pontellino (in attesa cit. del canzonatore Dalnota :-)
Per ora occupiamoci solo del lato dedicato alla storyline, i tristi motivi per cui in seguito questo fotoromanzo è diventato tristemente famoso li esploriamo nella rubrica dell'approfondimento di Daemon Daikron più avanti.
La comunità è scossa dal crimine perpetrato da parte del giovane gay David Leroux il quale, dopo aver drogato e violentato il minorenne portoricano Chico, lo ha poi barbaramente ucciso.
Il giudice Guy Belfort (Theo Lachard), incalzato anche dall'opinione pubblica, data la gravità dei fatti e le schiaccianti prove a carico di David non ha potuto che emettere la sentenza di morte per l'imputato, il quale si è però sempre proclamato innocente. Ma qualcosa continua a tormentarlo, e, essendo omosessuale e informato delle cose, si decide a chiedere la convocazione della Gay Court:
Mark Loubeau - alias Golden Gay, agente a capo della Gay Force - viene informato della convocazione proprio mentre sta finendo una partita a scopa d'assi con gli amici e colleghi Bert (Nytis) e Tom (Montgomery Wharton) :
La Gay Court chiede all'agente speciale di indagare più a fondo su David Leroux, giovane timido e remissivo, per capire se potrebbero esserci stati degli errori nelle indagini degli inquirenti. Mark parte subito ventre a terra, chiamando a sé il fido habitué Victor Bligny (Gerard Fisher) e richiamando, per la seconda volta consecutiva, l'agente Vivian (Helen Shelley) :
I principali indiziati che potrebbero aver avuto interesse a incastrare David sono i suoi due fratellastri, Robert e Carole. David è infatti un figlio avuto dal miliardario Auguste Leroux fuori dal matrimonio, e riconosciuto in seguito; ora il ricco Auguste giace in coma all'ospedale, e gli unici eredi che si spartirebbero l'eredità sono appunto i tre figli.
Mark va a parlare con l'amico (di gusti affini) commissario Gautier (Bernard de Guines) che si è occupato di tutte le indagini riguardanti l'omicidio:
Quest'ultimo conferma l'alibi di ferro dei due figli legittimi, e fornisce all'agente l'informazione che, durante un'indagine parallela su George Lasalle - boss malavitoso - quest'ultimo era stato visto in compagnia di Carole Leroux. Purtroppo anche questo personaggio, per la sera dell'omicidio, risulta avere un alibi a prova di bomba. Il commissario congeda Mark consigliandoli di provare a parlare con Felipe (Pedro Perez), amico intimo di Chico, già interrogato dal commissario senza risultato alcuno.
Direi che ormai abbiamo in mano tutti i come e i perché che hanno portato a questa situazione. Mark ha visto giusto: Carole (la mai vista Chris d'Almanza) e Robert Leroux (Claude d'Andrea) sono gli ideatori del piano per togliere di mezzo il loro fratellastro, e per dividere l'eredità in due:
Ovviamente i due, per incastrare David, hanno chiesto aiuto al boss Lasalle (Piotr Stanislav):
E daje, l'International Press ci ricasca, indovinate da chi sarà interpretata la prossima scena d'amour? Esatto, dai due fratelli! Boh, de gustibus...
Mark e Victor si recano a parlare con Felipe, e dopo la chiacchierata sono sempre più convinti dell'innocenza di David. Fra l'altro Felipe aveva avuto una relazione con Chico, e questo dà il la alla prossima scena a tre:
Intanto Vivian è riuscita a entrare in contatto con i fratelli Leroux, ma la sua copertura salta e l'agente speciale è costretta a inventarsi che è stata mandata da Lasalle. Immediato scatta il breve siparietto con Robert/d'Andrea:
Galvanizzato dal sufflone appena ricevuto, Robert ha un eccesso di onnipotenza e si reca da Lasalle per eliminarlo. Purtroppo per lui entra in gioco, a sorpresa, un personaggio chiave della vicenda che lo elimina: parlo della stramitologica Catherine Menard, qua al suo debutto assoluto per i fotoromanzi dell'International Press (su Supersex dovremo aspettare ancora tre mesi per vederla). Nella vicenda interpreta il ruolo di Mariette, la moglie di Lasalle:
Personaggio chiave perché - oltre a essere chiavabilissima - è colei che ha ammazzato Chico, facendo in modo di creare le false prove per incastrare David Leroux. Ora il piano di Lasalle consiste nel mandare la moglie da Carole, facendo credere a quest'ultima che Robert sia riuscito a ucciderlo, ma che, sorpreso da Mariette, ora sia suo prigioniero.
Nel frattempo, insospettiti dal mancato rientro di Vivian, Mark e Victor decidono di recarsi a perquisire, rispettivamente, il night di Lasalle e l'abitazione dei fratelli Leroux. Victor arriva appena in tempo per liberare Vivian e assistere (nascosto) all'arrivo di Mariette, che scambia Vivian per Carole. Come da copione Mariette racconta la storia congegnata con il marito, e confessa di saperla lunga sull'omicidio commissionato da Carole. Victor ha sentito abbastanza ed esce allo scoperto, dichiarando di essere l'amante di Carole, disarmando Mariette, e pareggiando il conteggio fra scene gay e scene etero presenti nella storia (in realtà , conteggiando anche il breve siparietto fra Vivian e Robert, le scene etero sono in maggioranza) :
Finito il triangolone, i due agenti lasciano andare Mariette e rimangono ad aspettare la vera Carole, per condurla da Mark. Nel frattempo quest'ultimo, perquisendo l'ufficio di Lasalle, ha trovato una bomboletta che scopre (a sue spese) contenere gas soporifero. Dopo essersi ripreso l'agente continua la perquisizione e trova il cadavere di Robert, ma deve subito nascondersi perché sopraggiungono Lasalle e Mariette. Nel colloquio fra i due emergono tutti i particolari dell'omicidio di Robert e, soprattutto, di quello di Chico, che è stato sgozzato da Mariette stessa.
Mark ora sa tutto quello che c'è da sapere, tramortisce Lasalle e uccide Mariette mentre quest'ultima tenta di sparargli. I due criminali superstiti (Lasalle e Carole) vengono quindi portati al cospetto del Grande Inquisitore (in questo numero interpretato da JP Armand) e viene svelato l'ultimo particolare ancora oscuro della vicenda, e cioè come mai nessuno fosse a conoscenza dell'esistenza della moglie di Lasalle, sposata segretamente da quest'ultimo in Messico.
Tutto è pronto per rendere esecutiva la pena che sarà comminata dal Grande Esecutore...
Me ne stavo come mio solito bello bello a sistemare le mie cosette nella redazione del Blog, quando arriva pontellino e mi dice ...
Come potevo deludere il mio Direttore, quindi mi sono messo felice e contento a scrivere questo intervento per il Blog
Si ... ma cosa scrivo ?
La storia è già nota a tutti, in fondo chiunque legge questo Blog in quel tempo era già grande (o grandicello) e sa già tutto sul mostro di Firenze ... almeno tutto quello che gli organi di informazione ci hanno raccontato in tutti quegli anni. Pontellino però vuole qualcosa di diverso, vuole farvi leggere cosa lega questo numero di GG con la storia del mostro, lui vuole ma io devo, e quindi pieno di entusiasmo il mio unico pensiero è ...
La soluzione è ...
Non mi resta che scavare nella rete e trovare le informazioni che ci servono.
Partiamo dalle basi, qual'è la storia del mostro di Firenze, ricapitolato questa parte della storia approfondiremo il legame tra "lui" ed il numero 5 di GG.
I crimini del mostro verrebbero (poi capirete il condizionale) inquadrati in un periodo storico ben preciso, ovvero dal 1968 al 1985, in questo periodo si verificherebbero 8 omicidi seriali nei confronti di "coppie" (di base sempre di fidanzati o amanti ad eccezione di una ma non vi anticipo nulla). Tutte queste violenze si svolgono nei dintorni di Firenze in zone scampagnate normalmente utilizzate dalle coppiette per consumare qualche ora di sesso.
I delitti del mostro di Firenze:
1 21 agosto 1968
2 14 settembre 1974
3 6 giugno 1981
4 22 ottobre 1981
5 19 giugno 1982
6 9 settembre 1983
7 29 luglio 1984
8 7/8 settembre 1985
Già da tutti questi "capirete" avrete intuito quanto sia complessa la storia, ed alla fine non ci sarà una verità assoluta per quanto riguarda chi sia il mostro e la verità giuridica non è neanche tanto chiara, ma per fortuna pontellino non mi ha chiesto di scoprire chi fosse il mostro ma solo di raccontarvi come questa brutta storia si collega al numero 5 di GG.
Il primo problema è capire se tutti gli omicidi sono legati tra loro oppure no, perché le prime vittime Lo Baccio-Locci vennero uccise nel 1968, e per questo duplice omicidio alla fine venne condannato il marito della Locci, e qui la storia sarebbe finita, abbiamo il colpevole ... di questo duplice omicidio sì, ma negli anni successivi la stessa pistola continua ad uccidere per altre sette volte. Questo spiega perché molti considerano solo 7 i duplici omicidi del mostro, mentre altri contano anche questo portando il numero ad 8 visto che l'arma era sempre la stessa.
Tolto il primo duplice omicidio, dal 1974 iniziano i "veri" attacchi del mostro, dove ogni volta si utilizzano pistola e coltello per attaccare, uccidere e mutilare coppiette appartate nelle campagne fiorentine.
Il nostro interesse però si concentrerà solo sull'attacco del 9 settembre 1983, l'unico attacco fuori dal modus operandi del mostro, perché è l'unico attacco a due ragazzi tedeschi su un furgone Volkswagen usato come camper per le loro vacanze in Italia. In questo caso non c'è nulla in comune con gli attacchi precedenti né con quelli successivi, infatti i due non erano in un auto come le solite coppiette, non erano una copia etero quindi non c'era una donna su cui effettuare le mutilazioni come negli altri casi. Inizialmente non venne considerato opera del mostro proprio per tutte queste discrepanze con il suo modus operandi, però quella maledetta pistola aveva sparato anche qui !!!
Ben sette colpi che avevano ucciso i due studenti tedeschi in vacanza all'interno del loro furgone.
Ora il problema è che il mostro ha sempre ucciso coppiette etero sia prima che dopo, allora come mai ha ucciso i due ragazzi tedeschi ?
La prima ipotesi è stata quella dell'errore, il mostro ha scambiato uno dei due ragazzi per una donna avendo lui i capelli lunghi e biondi, le due vittime con buona probabilità stavano dormendo poiché uno era nel sacco a pelo e l'altro sotto il piumino. Poi durante le indagini ed il processo circolarono voci su una possibile omosessualità dei due, ma durante l'assalto a differenza delle altre vittime non era in corso nessun rapporto sessuale, quindi tutto sembra contrastare con il modus operandi del mostro, non erano la classica coppietta intenta a divertirsi nella loro auto ... ma la pistola è quella, il tipo di proiettile è quello, quindi è opera del mostro ... ma perché questo cambiamento ?
Tutto resterebbe fermo al mero errore se dai sopralluoghi intorno al furgone non venisse trovato ...
Si proprio questo numero della rivista, strappato e buttato lì nel prato. Questa presenza portò nel tempo all'ipotesi che quello ripreso nella foto sopra fosse un altarino (la copertina al centro e le pagine tagliate poste tutte intorno) e che il duplice omicidio dei due studenti tedeschi fosse in qualche modo legato all'omosessualità e che la rivista avesse scatenato il raptus del mostro verso i due ragazzi tedeschi. In realtà il numero 5 non era lì da solo, sempre li intorno vennero repertati anche frammenti di un'altra rivista pornografica "Cronaca Italiana Mese", di questa ci sono solo alcuni spezzoni mancando quasi per intero il resto della rivista.
Come ogni luogo di incontro sessuale per coppiette in auto i "residui" classici erano: carta per le pulizie post coito, profilattici (per chi li usava al tempo) e riviste porno per chi voleva mettere pepe all'incontro. Quindi la presenza dell'albo di GG non suonava strano, come detto c'erano anche altri frammenti di riviste porno, si pensò anche che forse appartenesse ai due ragazzi sempre per la teoria che fossero omosessuali.
Il problema vero era nelle date, l'omicidio si è verificato il 09/09/1983 mentre la rivista è datata agosto 1981 come possiamo vedere dalla copertina. La rivista risultava pressoché nuova quindi non era lì già da prima, altrimenti le intemperie l'avrebbero rovinata. Da qui vennero fuori alcune ipotesi:
- la prima era che l'avessero comprata i ragazzi tedeschi, ma alcuni dubitarono di questa idea perché la rivista è in italiano e quindi non potevano leggerla (... smettete di ridere !!! non tutti sono abbastanza svegli da pensare che le riviste porno sono in pochi a leggerle), se mai i dubbi potevano essere sulla data appunto, come facevano nel 1983 a comprare una rivista del 1981 ? Per i più esperti delle edicole la risposta è facile, basta vedere l'angolo sinistro della rivista, è tagliato quindi era un reso venduto in pacchi con altre vecchie riviste porno (io stesso ne comprai alcuni negli anni 90, ne avete viste alcune storie nei gemellaggi) quindi la possibilità che l'avessero comprato i ragazzi non è così campata in aria, altra storia il perché fosse fuori dal furgone e ridotto in quel modo, ma ne riparliamo tra poco;
- un'altra ipotesi fu che fosse stata portata lì dal mostro, che fosse sua e che quindi fosse partito quella sera con l'intenzione di uccidere dei gay (perché il possesso di questa rivista l'abbia spinto a modificare il suo modus operandi non è chiaro visto che non si è più ripetuto ... e di coppiette omosessuali di sicuro se ne trovavano), almeno uno dei sospettati iniziali era bisessuale quindi qualche "legame" secondo alcuni poteva esserci.
Ragioniamo un momento sull'altare, supponiamo che l'abbia fatto il mostro:
- se l'aveva con lui forse era partito con l'idea di "costruirlo" dopo aver ucciso una coppia gay ... e qui già potremmo fare qualche ragionamento, vado per uccidere dei gay quindi mi porto GG5 dove i gay hanno un gruppo che punisce chi FA DEL MALE AI GAY, poi ne faccio un altarino dopo aver UCCISO DEI GAY ... molto sensato come ragionamento, ma stiamo parlando di uno che uccide gente a caso quindi tutto è possibile nella sua testa (e in quella di tutti quelli che si sono avvicinati a questa storia viste le mille ipotesi uscite fuori negli anni);
- se la rivista era dei ragazzi allora l'ipotesi che il mostro fosse partito con l'idea di uccidere dei gay si perde per strada, perché la trova nel furgone dopo la mattanza e quindi non sapeva a chi stava sparando. In questo caso che abbia usato la rivista per creare l'altarino potrebbe avere un senso dato che sicuramente non si è messo a leggere l'albo e quindi non sapeva della gay court e per lui era solo una rivista con uomini che fanno sesso tra di loro. Ragionare sul perché farne un altarino anche in questo caso è solo nella sua testa;
- E se ... più semplicemente la rivista era lì, portata da un terzo senza alcun legame con le vittime e con il mostro ? Come ho già scritto, quello era un posto noto alle coppiette, quindi questo tipo di riviste erano la norma lì e infatti ce ne stavano anche altre. Che fosse un altarino poi è tutto da stabilire, io ad esempio vedo un albo strappato magari per odio a quello che contiene e buttato lì a caso, sono poi gli altri a vederci un altare a chissà cosa. In gioventù io con i miei amici in estate giravamo con le nostre BMX in un posto simile e trovavamo riviste porno in diverse condizioni, da quelle praticamente nuove a quelle ormai distrutte dalle intemperie, ricordo bene una rivista in bianco e nero nuova, con le prime pagine strappate quindi senza copertina, perché qualcuno l'abbia strappata non l'ho capito allora figuriamoci adesso, ma succedeva anche quello. Quindi è molto più probabile che non ci sia alcun legame tra il duplice omicidio e la presenza di GG5 piuttosto che un legame cervellotico tra le due ... ma questa è una mia ipotesi ... tanto per averne una in più. Un'ipotesi che potrebbe scontrarsi con una foto, questa ...
E' il rilievo del terzo proiettile trovato nel furgone, si vede un pezzetto di rivista in bianco e nero sopra la pantofola e che potrebbe essere lì perché caduto durante la distruzione della rivista da parte del mostro, dopo aver ucciso i due ragazzi, quindi la rivista si trovava dentro il furgone o perché in possesso ai ragazzi o portata dal mostro stesso. Questa ipotesi però secondo me si scontra con alcuni dati, di norma le forze dell'ordine che arrivano per prime tendono ad evidenziare i proiettili con quello che trovano intorno alla scena (cosa riportata anche nei siti da me consultati) e che nulla hanno a che fare con la scena del crimine così da risaltare subito alla vista (in fondo devono evidenziare un dettaglio). In questo caso intorno al furgoncino c'erano frammenti di riviste, solo dopo l'arrivo dei tecnici vengono posizionati i cartellini con i numeri per refertare tutte le prove in maniera scientifica. Che poi quel frammento fosse proprio del numero 5 è tutto da dimostrare, non dimentichiamoci che li c'erano anche frammenti di Cronaca Italiana Mese, anch'essa rivista con pagine in bianco e nero. Quindi quel frammento ormai perso perché non refertato (proprio perché portato dentro da qualche agente) non può aiutarci, altra storia se fosse stato refertato, in quel caso sarebbe bastato vedere se appartiene o meno al numero 5 o ad un'altro albo tra quelli presenti nel prato per capire se c'era un legame tra la rivista e quel frammento ed in questo caso la rivista era dentro e tutto prende un'altra strada.
Spero di non essere stato troppo palloso e confusionario, ma la storia è veramente complicata (se leggete i link che vi metto sotto capirete che casino sia), fortunatamente questa storia è finita ...
BIOGRAFIA
Mostro di Firenze - https://it.wikipedia.org/wiki/Mostro_di_Firenze
Consegna perizia - https://www.mostrodifirenze.com/1983/11/07/7-novembre-1983-consegnata-la-perizia-autoptica-di-horst-wilhelm-meyer-e-jens-uwe-rusch/
Perizia - https://www.mostrodifirenze.com/wp-content/uploads/1983/11/Perizia-autoptica-Horst-Wilhelm-Meyer-e-Jens-Uwe-Rusch-7-novembre-1983.pdf
Piazzola - https://www.mostrodifirenze.com/1983/09/10/10-settembre-1983-sopralluogo-piazzola-di-giogoli/
Rivista - https://www.mostrodifirenze.com/2023/02/24/24-febbraio-2023-frammento-della-rivista-golden-gay-allinterno-del-furgone-dei-ragazzi-tedeschi/
E UN PAIO DI ARTICOLI DI DE GOTHIA, pseudonimo all'epoca usato dal Dott. Stefano Galastri, un medico che dal 1994 scrisse una serie di saggi in cui analizzava il fenomeno MdF. Il Dott. Galasti è deceduto nel 2013.
https://www.mostrodifirenze.com/wp-content/uploads/2020/12/La-notte-di-Golden-Gay.pdf
https://www.mostrodifirenze.com/wp-content/uploads/2020/12/Maniac-Attraverso-gli-anelli-di-dodici-scuri-versione-2004.pdf
Importante riuscire a lavorare divertendosi, con tanta pace per le leggi della fisica (vedere rubrica dei trivia) :
Ma in una vita frenetica è anche giusto trovare il tempo di imparare a suonare uno strumento:
Questa sembra proprio presa dal vecchio gioco da tavolo del Rischiatutto (i vetusti come me magari se lo ricorderanno). In particolare la domanda "più la tiri, più si accorcia. Cos'è?"
In questa storia il soggettista non era, evidentemente, in buoni rapporti con la fisica:
1) Forse l'avevamo già scoperto, ma qua abbiamo l'ennesima riprova che Checco Zalone, per la sua personale retorica, si è chiaramente ispirato ai fotoromanzi dell'International Press:
Notate altresì la maschera sulla destra, che si rivedrà riciclata in più di una puntata di Supersex!
2) Continua la tradizione, già inaugurata nei numeri precedenti, delle palestre con multipli e spesso impossibili ingressi. A pag. 7 si vede l'ingresso della palestra degli agenti speciali della Gay Force:
... peccato che l'ingresso non sia lo stesso! Nel caso ve lo steste chiedendo, le scene all'interno fanno parte inequivocabilmente dello stesso set. Confrontiamole:
3) Come (quasi) ogni volta che ritorna la stanza dei vinili, puntualmente abbiamo qualche nuovo disco da scoprire. Quelli in questa colonna erano già stati individuati in post precedenti, il primo è quello di Wilhelm Furtwängler che dirige la Filarmonica di Berlino nell'esecuzione della sinfonia n. 3 di Brahms, quello più in basso è "Gloria" di Umberto Tozzi:
Anche il disco a fianco di quest'ultimo, che vediamo solo in questa foto iniziale, è un bel match, ma almeno riusciamo a capire che c'è la foto dell'artista forse con le mani sui fianchi, in mezzo a dei cerchi concentrici:
Rimangono i due dischi all'estrema destra:
4) Daemon Daikron: A pagina 7 ed 8 scopriamo che l'aerodinamica ed il bilanciamento delle frecce non vale per i super agenti gay:
5) A pagina 31 vediamo un errore del letterista, che sostituendo una "N" al posto di una "I" è riuscito a ribaltare il senso della frase rendendo la Corte segreta priva di ogni potere.
6) A pagina 57 però scopriamo che forse questa Corte tanto segreta non è, addirittura l'esistenza di Golden Gay è nota ... o meglio è lui che va in giro a dirlo a tutti ... viva la segretezza.
E' anche vero che noi siamo abituati a Supersex che tiene ben nascosto il suo segreto, mai nessuno ha saputo che lui è un alieno.
7) Infine passiamo a pagina 80, dove abbiamo modo di vedere che l'arte di legare i prigionieri non era conosciuta in quei tempi in Francia.
Ancora una volta la prigioniera poteva liberarsi in pochi secondi, le bastava:
- togliere le scarpe;
- allungare le braccia verso i piedi;
- distanziare le caviglie ed i piedi sono liberi;
- a questo punto le corde intorno ai polsi si allentano ed è libera dalla corda.
1) Per lo studio del giudice Belfort/Lachard purtroppo non si vede granché, e quello che si vede non mi dice niente:
2) Questa stanza, interna alla palestra della Gay Force, l'avevamo già vista in Golden Gay #3, e anche in quell'occasione era un poligono di tiro farlocco, addirittura usato per armi da fuoco:
3) Per l'ingresso al condominio di casa Loubeau/Forest siamo nell'atrio di ingresso di una via sconosciuta al civico 19 (vedi punto 3 della rubrica dei luoghi). Siccome la scena seguente si svolge nel mega appartamento in bd de Magenta, speravo fosse lì, o comunque in zona, ma non ho trovato nulla che ci assomigli. Peccato.
4) Per la cucina della casa di Golden Gay siamo infatti nella cucina del set in bd de Magenta:
5) Per la scena seguente siamo lontanissimi, la saletta riservatissima dove si è riunita la Gay Court è nientepopodimeno che al... Louvre!
Ma nella realtà che set si è usato? Rimaniamo sempre in bd de Magenta, nella stanza della foresta, che (questa cosa l'ho capita dopo un po' che facevo le stanze dei set, non è stato facile) in realtà è il prolungamento della cucina... basta girarsi di 180 gradi, fidatevi, sono la stessa stanza con le due estremità arredate diversamente. Per ora, se volete confrontare, fatevi bastare le piastrelle sul pavimento, che sono, ovviamente, le stesse:
6) Anche questa palestra, dove nella storia si tiene il "Cours de Dans George", non mi dice nulla:
7) Per l'ufficio del commissario Gautier/de Guines si usa la stanza del confessionale:
8) L'ho sempre detto, i volumi di Golden Gay mi hanno fatto scoprire, sin dal primo numero, delle info di cui non ero a conoscenza. A dimostrazione che - anche dopo 5 anni e mezzo di blog - c'è sempre qualche dato che, se incrociato in maniera giusta, può restituire degli aspetti non ancora noti sulla produzione dell'epoca.
Per la sala della villetta Leroux siamo nella stanza dei vinili, nel set che finora ho chiamato "della chitarra che saluta":
Mi sono sempre chiesto se il set fosse tutto lì: oltre a questa stanza, in passato avevamo identificato solo il bagno rialzato. Osservate la maniglia della porta d'ingresso alla sala:
... e passiamo alla stanza successiva, dove si svolge la scena seguente.
9) Per la stanza da letto della villetta Leroux siamo... nella stanza dei ciondoli, nel set degli elefanti!
Dubbiosi? Confrontate la maniglia e la porta (vista dall'altra parte) :
Siamo quindi nello stesso set, e non in due set/appartamenti diversi! Direi che continuerò a usare il nome di "set degli elefanti", anche per la stanza dei vinili e quella del bagno rialzato, e pian piano correggerò anche nelle schede passate.
10) Per le scene girate all'interno del bar ristorante L'Apollinaire, siamo proprio all'interno del locale, sedie e tende sono uguali a quelle viste all'esterno (vedi anche punto 11 della rubrica dei luoghi) :
11) Per casa Felipe/Perez non sapevo che pesci prendere, e comunque li ho fatti prendere tutti a loro😄 :
In realtà avevo avuto un'intuizione: potevamo essere ancora nel set degli elefanti? Assolutamente sì. Devo solo capire in quale angolo dell'appartamento.
Come faccio a esserne sicuro? Perché anche la scena seguente, con gli stessi tre attori, è nel medesimo set.
12) Per la stanza da letto di casa Felipe/Perez non è stato facile capire dove fossimo, con pochi particolari visibili, e con tende e drappeggi che coprono le pareti. Poi però salta fuori un sobrissimo comodino zebrato, con una caratteristica abat-jour a base sferica. Inconfondibili. Siamo ancora nel set degli elefanti, nella stanzetta del divano:
13) Per l'ufficio di Lasalle/Stanislav siamo in una stanza già vista nello scorso numero, quella con la scrivania e l'arazzo con una specie di torre triangolare:
14) Chissà se siamo proprio all'interno del bar Le Pre aux Clercs:
15) Anche lo scantinato-taverna sotto l'ufficio di Lasalle/Stanislav è per ora sconosciuto:
16) La stanza usata come saletta del Grande Esecutore, anche se sulla parete di fondo c'è una grande protezione per nascondere la porta finestra, l'abbiamo già vista nella primissima scena sul primo numero: è la stanza con il lampadario di cristallo a stalattite (che qua non si vede). Grazie alle due porte doppie di legno marrone scuro ai lati, inconfondibile e necessario indizio per risolvere l'enigma.
1) Palazzo di giustizia, 1 Bd du Palais, Parigi, pag. 5 (© Daemon Daikron)
2) Numero 13, ma di che via? Pagg. 7, 112
3) Numero 19, e purtroppo non è in Bd de Magenta! Pag. 9
4) Bd Saint-Germain, Parigi, pag. 29 (© Daemon Daikron)
Siamo davanti all'hotel Madison:
5) Museo del Louvre dal lato della Senna, Parigi, pag. 30 (© Daemon Daikron)
6) Cours de Danse George, indirizzo sconosciuto, pag. 32
7) Commissariato di polizia del XIII Arrondissement, 144 Bd de l'Hopital, Parigi, pag. 34 (© Daemon Daikron)
8) Indirizzo sconosciuto, pagg. 36, 37
9) 4 Rue de l'Abbaye, Parigi, pagg. 40, 78, 87, 104 (© Daemon Daikron)
A pagina 104 abbiamo più scorci ricavati dalla stessa posizione davanti alla casa dei fratellini innamorati:
10) Indirizzo sconosciuto, pag. 54
11) L'Apollinaire, BD Saint-Germain 168, Parigi, pag. 54 (© Team Locations)
Cronistoria del ritrovamento e del lavoro di squadra:
Daemon Daikron: non sono riuscito a trovare il ristorante l'Apollinaire (cercando con quel nome si trova un locale ma non è in quel palazzo).
Geppino666: l'Apollinaire si trovava in zona Rue de Rennes / Bd Saint Germain, ho trovato dei riferimenti in tal senso ma non sono riuscito ad identificare il civico.
Sardanapalo: non so se ti riferisci a questo sito:
https://annuaire-entreprises.data.gouv.fr/rechercher?terme=l%27apollinaire&cp_dep_label=Paris%20(75)&cp_dep_type=dep&cp_dep=75&page=1
a pag. 1 c'e' un riferimento al 142 di Rue de Rennes ma il posto non mi sembra quello
a pag. 3 si parla della società Exploit Des Restaurants Apollinaire all'11 di Rue Saint Benoit, aperta nel 1965.
Siamo vicinissimi a Bd Saint Germain, alla location trovata da Daemon a pag. 078 e a Rue Apollinaire che ho percorso per intero ma non trovo agganci, condivido comunque con te l'ipotesi che il posto sia in zona. provate a dare un'occhiata anche voi.
Daemon Daikron: E ancora una volta il Team ha fatto centro, io avevo la sensazione che dovesse essere li in zona. Geppino trova informazioni indicanti che dovrebbe essere tra Rue de Rennes e Bd Saint Germain. Sardanapalo riscontra anche lui che la posizione deve essere in zona.
A questo punto occorre cercare indizi alternativi, quindi decido di non guardare solo la facciata del locale ma di fare l'esatto opposto, magari sedendomi all'interno del locale e guardando i palazzi dal lato opposto della strada.
L'occhio mi cade su una bella scritta quasi ben leggibile:
La interpreto come Banca Nationale de Paris, ovvero BNP ora Paribas, quindi faccio la cosa più semplice del mondo, cerco con Google tutte le filiali di Parigi ... per poi concentrarmi solo su quelle nella zona sospetta.
Sono fortunato ed è tra le prime della lista, la zona è quella giusta quindi vedo dove si trova su maps:
I dettagli coincidono se confrontate con la foto d'epoca.
A questo punto non mi resta che girarmi e guardare alla sinistra della banca:
La cosa divertente in tutto questo è che noi l'Apolinaire lo avevamo già visto in altri set ma non lo sapevamo ...
Sì, siamo proprio di fianco al parchetto della chiesa di Saint-Germain:
Quindi questa storia è stata realizzata tutta nella stessa zona:
Nel dettaglio:
1) Cabina telefonica;
2) Casa dei fratelli;
3) Brasserie Le Pre Aux Clercs;
4) BNP-Paribas;
5) L'Apollinaire (Bd Saint-Germain 168).
NULLA CI SFUGGE !!! 😈
Sardanapalo: ottima intuizione, il negozio Boss l'avevo già visto, infatti sul numero 59 di Supersex a pag.069 si vede l'Apollinaire.
La cosa che mi stupisce è che anche citandolo con l'indirizzo corretto non si trovino notizie.
12) Rue de Rennes, Parigi, pag. 56 (© Daemon Daikron)
Stranamente a pagina 56 dovrebbero essere in una cabina telefonica vicino al ristorante l'Apollinaire, ma quella cabina si trovava in Rue de Rennes, l'ho trovata grazie alla punta del campanile che si intravede sopra la cabina, il resto dei dettagli dei palazzi coincidono:
13) Indirizzo sconosciuto, pag. 57
14) Night pub OK, indirizzo sconosciuto, pag. 83
15) Le Pre aux Clercs, 30 Rue Bonaparte, Parigi, pag. 86 (© Daemon Daikron)
16) Indirizzo sconosciuto, pag. 112
17) Angolo fra Rue de Seine e Rue de Buci, Parigi, pag. 130 (© sardanapalo)
(...del fotoromanzo più ricercato dell'International Press...)
(1 commento, intervento e approfondimento di: pontellino)
1- pontellino 12 10 2025
Oggi pubblichiamo uno dei numeri più richiesti dai vari lettori del blog, Golden Gay #5.
Numero tristemente famoso perché fu ritrovato, qualche anno più tardi, molto vicino a una scena di uno dei crimini del mostro di Firenze. Nel post sul blog anche un articolo d'approfondimento a riguardo, a cura del tuttologo Daemon Daikron.
Per coloro che non gradiscono le atmosfere gay proprie della rivista, ricordo che, stranamente, il fotoromanzo era occupato al 50% da scene etero, e in questo numero abbiamo due regine di cuori spettacolari: una fantastica Helen Shirley (qua chiamata Shelley) e una bellissima Catherine Menard alla sua prima apparizione per i fotoromanzi dell'International Press. Le due si accompagnano anche alla sconosciuta, e mai più vista, Chris Almanza.
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