giovedì 30 agosto 1984

Supersex #135



SUPERSEX #135: SUPERSEX E LA MOGLIE DEL BANCHIERE (30 AGOSTO 1984) ₤ 5.000, 132 pagg.
♚ Gabriel Pontello
♥ Sylvia Statler, Beatrice Vidal, Lise Fer
 Alban Ceray, André Kay
 Jean Michel, Joseph Phirmis, Patrick Biagini

CICCIOLINA: LA CHIROMANTE DAL SUCCHIOTTO MAGICO 2
♛ Cicciolina
♥ Sandra Mauti
 Jude Evaristers, Richard Allan
 Norbert Ciret


Prima apparizione sul web:  🎺 Inedito! 🎺
Data di questo post: 23 novembre 2024
Ultimo aggiornamento: 29 dicembre 2024


Versione in HD scannerizzata dall'inevitabile pontellino (cit. dello sfruttato Dalnota)


E come i follower di lungo corso sapranno bene, questo numero fa parte di quei pochi che ancora non sono mai stati postati sul web! Che dire... dopo 40 anni c'è ancora qualche "inedito"😄

Ogni tanto torna la trama del rapimento con riscatto. In questa avventura la rapita è nientemeno che Marie-Claire Brasse, moglie del presidente del Fondo Internazionale Bancario, per la quale i sequestratori chiedono la misera somma di 50 milioni di franchi. Barboniiii😄

Ma il cervello di Pontello è un computer, a seconda del caso che ha tra la mani sa esattamente chi scegliere per farsi affiancare nelle seguenti indagini. Questa volta tocca all'agente speciale Cathy Marmont, interpretata dalla già apparsa Beatrice Vidal:


A quest'ultima toccherà raccogliere informazioni - e soprattutto indiscrezioni - sulla "povera" rapita.

Intanto Pontello, spacciatosi per un ispettore del ministero delle finanze, incontra il presidente dell'F.I.B. Maurice Brasse (Jean Michel), a cui dà la lieta notizia che è stato disposto il sequestro dei suoi beni per impedire il pagamento del riscatto:



Ma qualcosa nel comportamento del presidente non lo convince, e allora l'agente segreto torna - durante l'orario di pausa - negli uffici, per ficcanasare un po'. "Purtroppo" troverà la segretaria di Brasse, Diane Vadier, che si è trattenuta oltre il dovuto. L'agile mente dell'extraterrestre cambia subito il piano: per ficcanasare, dovrà prima ficcare, come dice anche la brava Sabrina Musiani nella sua canzone😃 La bella segretaria è interpretata dalla famelica Lise Fer, mai e poi mai sazia di volatili:



Dapprima convinta a non lasciare alcuna informazione per fedeltà verso il suo principale, in seguito Diane "si apre" un po' di più e si lascia andare a qualche confidenza:



Nel frattempo Brasse è andato a pagare la seconda parte del riscatto, che sta faticosamente racimolando vendendo beni personali e chiedendo prestiti agli amici. Per fare capire che non stanno scherzando, e per chiudere la faccenda entro due giorni, il rapitore con cui si incontra, Paul Richard (Alban Ceray) consegna a Brasse l'orecchio della moglie:



Quello che non sappiamo, è che Diane è innamorata di Gille(s) Mat(h)ieu (André Kay), ex autista e guardia del corpo dei Brasse, che è, insieme a Paul, la mente che sta dietro al rapimento. Svanito l'effetto del fluido erotico, Diane capisce di aver commesso uno sbaglio e va a confidarsi con Gilles, il quale non la prende molto bene:



Pontello decide di mettere una cimice nel telefono a batterie che Brasse custodisce all'interno della cassaforte nella sua villa, per risalire agli aggressori. Recatosi con Cathy a villa Brasse, i due, divisi, vengono assaliti dal killer Black Shoot (interpretato dall'ex tassista Jacky, Joseph Phirmis) inviato dai rapitori per eliminare il problema alla radice. Pontello riesce ad averne la meglio e a completare il suo piano.



L'altra cosa che non sappiamo, però, è che anche la bella Marie-Claire è d'accordo con i suoi rapitori nell'inscenare un finto rapimento (e un finto mozzamento auricolare). La moglie del banchiere è interpretata dalla sconosciuta Sylvia Statler, che debutta così nella rivista, assieme ai due maestri Alban e Andrè Kay:



La trappola di Pontello ha però un punto debole: se i rapitori dovessero chiamare da un telefono pubblico, rintracciarli diventerebbe un'operazione lunghissima. Per sicurezza l'agente invia Cathy a pedinare Brasse. Purtroppo Cathy viene catturata, e Brasse, essendo venuto a conoscenza del tradimento della moglie, ha un infarto che gli è fatale.



Ma Pontello non è uno sprovveduto: prima di mandare Cathy sulle tracce di Brasse, le aveva dato un orecchino fornito di ricetrasmettitore e segnalatore di posizione, ed è già, ventre a terra, diretto verso la villa dei malfattori:



Liberato il mondo dai due lestofanti - avevate dei dubbi? - non resta che concludere l'avventura stemperando la tensione con la Vidal e la debuttante Statler:



Non ci crederete, ma anche Cicciolina, nel suo fotoromanzo, dovrà vedersela con un riscatto !

La maga Venusia, infatti, viene chiamata dal suo amico, l'ispettore Favat (Norbert Ciret) per avere un aiuto sul rapimento di Jennifer Stanton, figlia di un produttore cinematografico e moglie di un famoso attore:


Venusia ricorre a tutti i suoi poteri paranormali:



Incredibile a dirsi: l'indirizzo che Venusia ha avuto dal pendolo è quello giusto!
E siccome la rapita Jennifer e il mago/sequestratore Max sono interpretati da Sandra Mauti e Richard Allan


ci sarà ancora tempo per un ribaltamento di ruoli, prima dell'arresto finale grazie all'attento Syrius/Evaristers:



Ma la vera divinazione di Venusia l'abbiamo a fine avventura:








Geppino666 dà il la : pag 10, la sede del fondo bancario internazionale, si vede il decoro del semi-bovindo sulla finestra e mi pareva rue la Bruyère, ma non corrisponde.

pontellinoil bovindo di pag. 10... Geppino, ti devo ringraziare... forse abbiamo trovato la location della stanza delle corna e dei piatti.
È vero che, al piano che noi conosciamo di Rue la Bruyere 43, quello con i balconi "a colonna", oppure al primo piano, il bovindo non corrisponde. Ma, sapendo che la troupe era dilagata come un virus all'interno dello stabile, ho provato a guardare i bovindi del 3° piano:


Guardiamo l'ultimo a sinistra da più vicino (è quello con il miglior contrasto):


Confrontiamo:


A me sembra uguale! Per cui quella stanza è al terzo piano, chissà quale finestra, però.

Geppino666per le foto a pag 11 e 12 penso siano le prime due finestre (cioè quelle opposte che hai segnato tu); se noti la posizione della rue Henner (proprio davanti al portone), l'unico modo per far inquadrare dalla finestra di sinistra il palazzo corretto - rue de la bruyere 44 - è che le finestre siano le prime due:


Invece mi lascia perplesso il set di pag 36 con Lise Fer dato che il decoro sul bovindo pare diverso da quello prima, ma il set sembra uguale:



Daemon Daikronmi sono guardato bene tutte le foto che ho trovato di quelle finestre aperte (nella maggior parte c'erano le tende chiuse o era notte).

Partiamo dalle foto che ho trovato nei vari numeri di SS.

SS 135 Pag. 11:



SS 135 Pag 12:



SS 135 Pag 36:



SS 96 Pag 112:



SS 120 Pag 70:


abbiamo esattamente lo stesso parapetto individuato da Pontellino, i dettagli ci sono tutti se guardiamo bene.



Finestra di destra:






Finestra di sinistra:


L'immagine sopra non convince Geppino, ma solo perché non ha considerato la parte centrale del parapetto, se guardate bene l'ultima foto della finestra di destra proprio sotto la mano della ragazza (SS 120 Pag 70), si vede la stessa conformazione ma opposta, avendo il centro del parapetto un aspetto simmetrico. il triangolo nero che si vede nella foto sopra tra i due ricci potrebbe essere qualcosa sopra la scrivania che va a sovrapporsi per un effetto ottico, modificando l'aspetto del parapetto, la qualità della foto non aiuta.



Quindi sicuramente la stanza con le corna ed i piatti è al terzo piano di Rue la Bruyère, ora non resta che posizionarla e le finestre sono lo strumento migliore per capire dove metterla.

Vediamo nel dettaglio quel poco che si riesce a vedere attraverso le finestre.

Finestra di destra:




Finestra di sinistra:



Entrambe le finestre mostrano un palazzo con le stesse finestre a croce con parapetto in ferro battuto e la sommità delle finestre sembrano leggermente tondeggianti, se andiamo a vedere i palazzi che si trovano davanti alla facciata del nostro palazzo abbiamo questo:

Palazzo a destra di Rue Henner:



Palazzo a sinistra di Rue Henner:



Entrambi non combaciano, il primo ha le finestre molto squadrate e dei parapetti minimal, forse di recente sostituzione. Il secondo ha le persiane ed i parapetti sembrano più grandi di quelli delle nostre foto. 

Lo so, a Parigi cambia tutto nel tempo, quindi ci sta che possano aver cambiato le facciate di uno dei due palazzi se non di entrambi, ma c'è un dettaglio importante nelle nostre foto. Se guardate bene quelle della finestra di destra noterete che si vedono dei rami secchi di albero:
 



Quindi sulla strada tra i palazzi c'erano degli alberi ad alto fusto (siamo al terzo piano ed i rami superano l'altezza del vetro della finestra), ma in Rue la Bruyère non ci sono alberi se non i tre piccoli alberelli sul lato visibile dalla finestra di sinistra ... dove non si vedono rami però, quindi gli alberi attuali sono recenti.

Qui ho cominciato a pensare che il palazzo ha due facciate, una sul davanti ma anche una sul cortile, ma il palazzo che si vede sul lato opposto del cortile ha finestre a noi ben note avendono foto del periodo:



Quindi non può essere questo il lato giusto, però nel cortile gli alberi c'erano e ci sono ancora:



Ed allora mi sono ricordato di un'altra foto del cortile:



Se ricordate quando ho ricostruito il cortile è uscito fuori che avevano anche accesso ad altre stanze oltre a quelle che avevamo studiato all'inizio e quindi in realtà gli appartamenti avevano una forma ad L



Quindi se supponiamo che la stanza con corna e piatti si trovi al terzo piano di questa nuova ala del palazzo abbiamo: Finestre a croce, con parapetto della giusta dimensione molto simili a quelle che si vedono nelle nostre foto:




Ovviamente non avendo foto reali dei palazzi con affaccio sul cortile da poter valutare le mie sono solo ipotesi, ma penso molto credibili.

Quindi sappiamo che lo staff aveva accesso a TRE PIANI di questo palazzo, in pratica ci abitavano solo loro o quasi ... come cavolo fanno a non ricordarselo ?

Passano le settimane e Geppino ha l’occasione di stare qualche giorno a Parigi, quindi perché non tentare l’accesso al misterioso cortile di Rue la Bruyère ?

Questa storia ovviamente la racconterà lui, io userò solo le foto che è riuscito a scattare, si c’è riuscito a scapito della sua vita ovviamente, ma il premio per tanto coraggio arriverà in seguito … ma come già detto … sarà lui a raccontarvelo.

Eravamo rimasti al problema del non avere foto attuali dei palazzi che compongono il cortile interno, salvo le immagini ricostruite da Maps, ma grazie a Geppino abbiamo risolto questa mancanza, possiamo vedere la facciata del palazzo:



Entrati dal portone e percorso il tunnel, se guardiamo a destra, abbiamo il nostro palazzo nel lato che abbiamo appena scoperto contenere altri set, ed i suoi garage



Proprio davanti a noi vediamo il palazzo posto di fronte al tunnel di accesso:



Girandoci a sinistra abbiamo l’altro palazzo:



Girandoci ancora a sinistra abbiamo il nostro palazzo ed il tunnel:



Infine una bella foto del tunnel finalmente ben illuminato:



Bene ora che abbiamo tutte queste informazioni possiamo provare a mettere un po’ di puntini sulle i. 

Partiamo da dove ci eravamo fermati, ovvero le nostre due finestre nella stanza con le corna:


Come possiamo vedere dalle due finestre abbiamo molti dettagli da studiare.

Partiamo da quella di sinistra:


Abbiamo quattro finestre, le due più in basso hanno la sommità arrotondata, mentre la terza è piatta, inoltre tra la seconda e la terza si vede un cornicione e guarda guarda cosa ci ha trovato Geppino ?


Quello che avevo potuto solo supporre con Maps ora è proprio davanti ai nostri occhi, ora non resta che confermare con la finestra di destra:


Onestamente da questa foto abbiamo veramente poco, giusto i rami dell’albero, proviamo a cercare una foto più ricca di dettagli:


Possiamo vedere due finestre … con la sommità piatta !!!
Ma si dovrebbero vedere le stesse finestre che si vedono a sinistra, come è possibile ?

Poi se guardiamo bene tra le due finestre c’è un rettangolo nero nel muro e nel palazzo che abbiamo individuato con la finestra di sinistra non c’è questo tipo di dettaglio:


… ma il rettangolo nero c’è nell’altro palazzo:




Ora abbiamo un problema di logica, come possono due finestre sullo stesso muro vedere allo stesso modo le finestre di due palazzi che formano un angolo retto tra di loro ?

Ci ho riflettuto un po’ poi sono tornato a vedere la ricostruzione in 3D per cercare di capire come fosse possibile e …


… lo avete notato ?

E’ proprio li sotto i nostri occhi … va bene vi metto di nuovo la foto di Geppino:


Adesso l’avete capito ?


Il palazzo bianco ha questa conformazione strana con quella finestra ortogonale alla facciata del palazzo e relativi rettangoli neri:


Quindi abbiamo che dalla finestra di sinistra si vede il palazzo A e con la finestra di destra si vede il palazzo B e l’albero C:


Questa stranezza è dovuta al fatto che le foto (se ci fate caso) sono sempre scattate ad angolo, ovvero il fotografo non è mai di fronte alle finestre ma scansato a destra o sinistra rispetto alla finestra quindi il suo sguardo non cade direttamente su ciò che si trova esattamente davanti alla finestra, infatti vedendo altre foto si riesce a vedere sempre dettagli differenti di altre finestre dei palazzi che affacciano sul cortile.

Da SS 63 a pagina 74 possiamo vedere che la foto di destra si vedono le finestre non parallele alla nostra, questo poiché in realtà sono quelle della facciata principale del palazzo bianco:


La stessa finestra con un’altra angolazione ci permette di vedere più chiaramente l’angolo del palazzo bianco con la finestra ortogonale alle altre:


Se vediamo la finestra di sinistra notiamo che si possono vedere sia finestre ortogonali che frontali rispetto alla nostra, quindi stiamo vedendo l’angolo tra il nostro palazzo e quello proprio di fronte alle nostre finestre:


Con un’angolazione ulteriore si riescono a vedere tutte e due le finestre, in quella di destra si vedono le finestre “trifore” del palazzo di fronte (ho evidenziato i dettagli per riconoscerle rispetto alle altre finestre) e le persiane bianche del nostro palazzo:



Questa foto però mi mette nei guai, finora ero riuscito a dimostrare la posizione della stanza rispetto al cortile e grazie al parapetto il piano in cui si trova … ma le persiane bianche sono allo stesso livello della nostra stanza che io ho supposto trovarsi al secondo piano … ma le foto di Geppino mi remano contro:


Il secondo piano è proprio l’unico senza persiane … ma allora com’è possibile che dalle nostre finestre si vedano le persiane ?

Onestamente appena mi sono accorto di questa cosa mi è caduto il mondo addosso, poi guardando bene la foto di Geppino mi sono accorto di piccoli dettagli che mi hanno aiutato a risolvere l’arcano:


Hanno tolto le persiane a quel piano, in fatti si vedono i cardini tagliati rimasti nel muro, si vedono anche quelli dell’unica finestra del primo piano senza persiane e anche questa la conoscevamo con la persiana:


Quindi con la ristrutturazione del palazzo e delle facciate hanno anche deciso di togliere qualche persiana.

Possiamo ora essere sicuri che la stanza con le corna si trova nella nuova ala del nostro palazzo:



La posizione esatta nel secondo piano di questa ala del palazzo non sono riuscito a trovarla ma … è solo questione di tempo.







Geppino666Come avevo preannunciato agli amici del Team Location, mi dovevo recare a Parigi per lavoro un paio di giorni; approfittando dell'occasione, avevo deciso di fare visita alla mitica location di rue de la Bruyère e, se si fosse presentata la possibilità, di fare qualche foto alla parte interna (dato che Google Maps non ci era di nessun aiuto per il cortile). A onor del vero, devo anche dire che - durante il volo - mi ero convinto di aver peccato di ottimismo perché il tempo libero, peraltro poco, sarebbe stato principalmente la sera dopo il tramonto e non avrebbe avuto molto senso visitare una location con il buio; comunque confidavo nella buona sorte.

Arrivato in hotel a Parigi la sera di lunedì. avevo trovato alla reception un messaggio con cui, scusandosi per il disagio, mi si comunicava che per alcune problematiche sorte all'improvviso i lavori sarebbero iniziati il pomeriggio; ho pensato "Ottimo! Domani mattina ho tempo per fare una capatina a rue de la Bruyère", ripensandoci forse era un segno del destino, avere una intera mattina libera per andare con calma in pellegrinaggio sui luoghi del mitico Supersex.

La mattina dopo prendo la metro e vado a rue de la Bruyère,


la strada presenta sempre un ambiente piccante


data anche la vicinanza con Pigalle, comunque cammino con calma lungo la via e faccio qualche foto d'insieme. Arrivato al civico 43 noto subito che il portone è chiuso e non è presente alcun citofono ma solo un tastierino numerico (quindi ci vuole un codice), vedo anche che c'è una sorta di poliambulatorio o studi medici



Mentre sto fermo lì davanti con il cellulare all'orecchio - facendo finta di telefonare ma in realtà cercando di capire se c'è o meno un certo viavai - arriva un signore che si avvicina, digita il codice e apre il portone (una botta di culo pazzesca), mi accodo e quando quello si gira gli dico che sto andando dal medico (meno male che parlo francese, ovviamente con un forte accento ma la cosa non lo disturba affatto), quello ci casca e mi fa entrare. Continuo a mugolare "Aha" "Aha" al cellulare come se stessi ricevendo istruzioni da un fantomatico interlocutore in modo da prendere tempo e quello apre la porte delle scale e sale (la porta si intravede lungo il corridoio), ormai libero vado nel cortile e mi metto a scattare foto solo che dopo poco scende un altro tizio (quello che si vede nelle foto) che mi nota e si ferma a fumare una sigaretta


(in realtà capisco che mi ha visto fare foto con il telefono e si è incuriosito), con la coda dell'occhio vedo che sta rimuginando se chiedermi qualcosa, allora con nonchalance mi avvicino al portone e me ne vado. Riprometto a me stesso che la prossima volta che andrò a Parigi mi preparerò molto meglio.

All'uscita sono pervaso da una strana euforia, non solo ho inaspettatamente avuto la mattina libera ma ho anche trovato - praticamente subito - uno che mi ha aperto la porta; mi sento di essere come posseduto dall'anima di Supersex, e per mia fortuna le coincidenze non sono finite, avrò la conferma del potere del fluido erotico la sera stessa!
 
Dopo la sessione (ormai solo pomeridiana), ricevo - da parte del mio "omologo" francese - un invito a bere un bicchiere di vino insieme, una consuetudine che consente di poter parlare informalmente e "ufficiosamente" fuori dagli ambienti ufficiali.

Ora una premessa doverosa, a queste riunioni partecipa regolarmente anche una sua collaboratrice (una trentacinquenne molto seducente) che mi attizza da matti e che tiene sempre, con me, atteggiamenti molto amichevoli; questo suo comportamento mi aveva creato alcuni dubbi perché se è vero che avevo visto questo modo di fare anche in altre donne francesi (spesso senza alcun secondo fine) è anche vero che spesso percepivo "a pelle" una voglia di divertirsi. Dato che la nostra frequentazione era per lavoro, non potevo permettermi passi falsi, magari rischiando di fraintendere le sue intenzioni e farmi un film sul nulla, pertanto avevo sempre tenuto un atteggiamento non compromettente evitando di prendere l'iniziativa.

Comunque la serata scorre tranquilla e facciamo la nostra chiacchierata al Wine Bar, verso le 19.30 il mio "omologo" si scusa ma deve proprio andare a casa dalla famiglia che lo aspetta per cena e mi lascia solo con la collaboratrice; colgo allora la palla al balzo e la invito a cena (e lei accetta). Opto per una brasserie vicino il mio hotel (sono vicino agli Champs Elysees)  niente di eccessivamente lussuoso ma ambiente molto raccolto e comunque molto curato.

Durante la cena la tizia si scioglie e mi racconta che da qualche settimana si è trasferita in un miniappartamento in uno dei quartieri con più "movida" al centro di Parigi, dopo aver passato quasi 10 anni in una grande appartamento nella banlieue. Mi confida che aveva comprato casa a metà con il suo (ormai ex) boyfriend, ma poi lui era partito con un'altra e si erano lasciati, avevano quindi venduto l'appartamento e diviso i soldi e adesso aveva scelto di stare in centro dove poteva fare un po' di baldoria e divertirsi.

La cena continua con lei che mi racconta una serie di fatti su se stessa e sulle proprie aspirazioni, mentre la riaccompagno verso la metro - data la vicinanza del mio hotel - le propongo di bere un cocktail nel mio albergo che ha una bella terrazza panoramica: lei prima tentenna ma poi accetta e saliamo all'ottavo piano per la fine della serata.

Continuiamo a chiacchierare e si sono fatte le 23:30 quindi lei inizia a dire che deve chiamare un taxi perché non si fida a prendere la metro a quell'ora (prima che qualcuno lo chieda è perfettamente sobria, abbiamo bevuto 2 calici di vino e un cocktail a testa in tutta la sera); io allora la fisso e le dico: "Perché non dormi qui da me? Ho la camera con il matrimoniale".

Vi garantisco che ancora adesso non mi so spiegare come mi sia uscita dalla bocca questa proposta, sarà stata l'euforia della mattina, lo spirito di Pontello, e cosa volete voi ma... "SCATTA IL FLUIDO EROTICO", lei mi guarda con uno sguardo che mi si indurisce come il cemento, poggia la testa sulla mia spalla e mi fa "andiamo".

Andiamo in camera, ci spogliamo e ci infiliamo nudi sotto una specie di piumone mentre metto la climatizzazione praticamente a "tropicale"; e passo una delle notti più calde della mia vita.

La mattina dopo, mi sveglio che lei dorme ancora, allora vado sotto la doccia ma probabilmente il rumore la sveglia e lei mi raggiunge per un altro momento di coccolosa intimità. La lascio a lavarsi mentre mi vesto e scendo per chiedere alla reception un "Vanity kit" (spazzolino, minidentifricio, ecc.) e glielo porto, lei si veste e poi andiamo a fare colazione.

Quando stiamo per prendere la metro mi dice qualcosa che mi lascia letteralmente pietrificato:

"Sai, ieri sera quando siamo usciti non pensavo succedesse qualcosa, ma quando mi hai guardato fisso ho sentito un brivido lungo la schiena e non ho saputo trattenermi, mi era venuta una  voglia irrefrenabile".
 
E questo è tutto, e se qualcuno non vorrà crederci lo capirò ... ma le cose sono andate proprio così !!!










Fondamentalmente Pontello è un altruista, ma immagino che possiamo anche affermare che la sua generosità segua spesso la filosofia del do ut des:




E soprattutto è un uomo a cui piace parlare chiaro, in faccia. Beh, a volte anche alle spalle, a seconda della posizione😄



Qualcuno dica a quella negriera di Cicciolina che nella guerra di secessione i sudisti hanno perso ! 😆






















1) All'inizio della storia Pontello viene tamponato all'interno del garage sotterraneo del suo condominio:


Ovviamente non è lieto del fatto, e siccome il tamponatore è pure ostile e aggressivo, vede bene di ricordargli come si sta al creato:


Finito di ripassarlo, se ne va ... ma in direzione opposta, lasciando la macchina in mezzo al garage ! 



PS Scena totalmente illogica e immotivata: nessuno dei personaggi (non l'aggressore e nemmeno la di lui moglie) avrà un ruolo nella storia che segue.


2) Un piano ottimamente congegnato:



Possibile che non ci fosse un sistema per capire se la corrente fosse stata effettivamente tolta? Nessuna lampada da scrivania o sveglia al quarzo da tavolo collegata alla corrente in casa di un milionario? Mah. E poi: perché Pontello ha bisogno di far togliere la corrente? Non sta mica forzando la cassaforte, ma la sta aprendo trovandone il codice grazie al suo apparecchio, per cui non dovrebbe scattare nessun allarme, e nemmeno la nuvola di vapore dovrebbe attivarsi. A meno che non abbia capito niente io: l'apparecchio in realtà non è un marchingegno elettronico per trovare il codice della cassaforte, ma un più pratico apriscatole !


3) Daemon Daikron: Ancora una volta gli sceneggiatori erano sul pezzo in campo tecnologico:


Certo i termini erano basilari ma comunque il senso di tali nomi è comprensibile sia per noi (che conosciamo il futuro) ma soprattutto per la conoscenza del cittadino medio in tale ambito, quindi si parla di "telefono a batteria" per intendere un telefono non legato alla classica linea telefonica di normale utilizzo.

Per i lettori del tempo era una cosa incredibile e quasi sconosciuta, quindi il fatto che lo tenesse in cassaforte poteva sembrare normale ... ma per noi la domanda è come faceva a ricevere il segnale delle chiamate se lo tieni dentro una cassaforte in un muro ?

Ma noi sappiamo, quindi l'effetto fantastico si scontra con le conoscenze attuali sulla telefonia mobile (in quegli anni la telefonia mobile era un passo sotto la fantascienza).

Io stesso ho associato l'idea del "telefono a batteria" al primo telefono mobile messo in vendita, ovvero il DynaTAC8000x della Motorola, uscito sul mercato nel 1983, proprio un anno prima di questa storia (https://it.wikipedia.org/wiki/Motorola_DynaTAC):



Il problema è che Pontello, scaltro come una volpe, vuole comunque intercettare le telefonate verso il telefono a batteria:


L'idea è buona, visto che non conosce il numero associato a quel telefono e quindi non ha altro modo per intercettare le chiamate se non inserirgli dentro una microspia, ma come farà ad aprire il corpo compatto del telefono a batteria senza romperlo? E superato questo problema, come farà a trovare spazio per la sua microspia nello spazio ridotto del telefono ?


Le foto non ci aiutano a vedere come ha fatto, ma lui è sicuro del risultato ottenuto.


Ma fortunatamente il segnale arriva miracolosamente dentro la cassaforte e fa suonare il telefono:


permettendoci di vederlo finalmente e di capire dove ha nascosto la microspia, nella cornetta facilmente svitabile e con ampio spazio al suo interno.



Due considerazioni, la prima ... cosa vi aspettavate ? Che usassero un vero telefono mobile ? Costavano un patrimonio al tempo e solo se uno del cast ne avesse uno altrimenti era quasi impossibile procurarsene uno a pochi soldi. Era un telefono a batteria ? Allora io ti faccio vedere la cornetta del telefono e tu sei apposto.

La seconda considerazione è dovuta al fatto che io pur conoscendo i primi telefoni mobili mi sono fatto influenzare dalla situazione attuale, ho pensato al primo telefono mobile più simile a quelli attuali ma i primi ... non erano proprio fatti così, erano detti trasportabili perché si caricavano in spalla e comodamente ti portavi dietro il telefono.





I primi modelli erano molto meno comodi e se vogliamo erano effettivamente dei telefoni a batteria ... maledetti sceneggiatori ne sapevate una più del diavolo.

Certo la cornetta è quella di un normale telefono a disco ma ci sono andati veramente molto vicini ... soprattutto perché hanno evitato di far vedere il resto del telefono, ben  nascosto nella cassaforte.

Ne parliamo sempre male ma in realtà hanno scritto veri esempi di futurologia, purtroppo per loro la presenza di donnine nude ha offuscato l'importanza dei loro testi 😄.







1) Questo parcheggio sotterraneo ci è sconosciuto:


Perché lo metto nella rubrica dei set - non essendo un appartamento privato - e non in quella dei luoghi? È presto detto: così potete fare il confronto a colpo d'occhio del vestiario di Pontello con quello che indossa nei prossimi due punti. Essendo lo stesso c'è una certa probabilità che il parcheggio possa essere quello del condominio in cui c'è l'appartamento con la stanza dei divani rossi e il camino.
Certo, potrebbe anche essere un parcheggio pubblico, non è detto che il condominio avesse un parcheggio sotterraneo dedicato, oppure, visto che Pontello ha le racchette da tennis in borsa, potrebbe essere il parcheggio del centro sportivo in cui sta andando a giocare, ma che senso avrebbe avuto fare le foto in una location che poi non appare in nessun modo all'interno della storia?


2) Per casa Pontello siamo, prevedibilmente, sempre nella stanza dei divani rossi e del camino:



3) L'officina di Pontello è sempre nella stanza misteriosa che ipotizzo essere nello stesso appartamento del camino venato. Il che dovrebbe significare che stanza dell'officina, stanza del camino venato e set dei divani rossi e del camino dovrebbero essere, se non addirittura nello stesso appartamento, nello stesso palazzo:


Che ai lati del cervellone le pareti fossero inclinate, e non a 90° (strano per un fotoromanzo del genere😂) già lo sapevamo, ora vediamo che, sulla destra, la parete ha un secondo angolo. Se gli angoli sono speculari anche dalla parte opposta, sembrerebbe di essere in una stanza con pianta... ottagonale!


4) Per il bagno di casa Marmont/Vidal sono preso in contropiede: non mi sembra di averlo mai visto !



5) Per l'ufficio di Brasse/Jean, il presidente del Fondo Internazionale Bancario, si usa la stanza delle corna e dei piatti al terzo piano di rue la Bruyère 43:


Se sapete dove sono le corna perché le avevate già viste qualche volta - non fraintendetemi ! - qua si possono intravedere nell'angolo in alto a destra !


6) Per un'altra parte degli uffici dell'F.B.I. - oops, dell'F.I.B. - siamo invece nella stanza del mobiletto con le 3 "tapparelline" abbassabili, con la boiserie bianca che continua anche sulla porta a doppia cornice:


La cosa interessante è che, dopo il giro di giostra, Pontello e Diane/Fer entrano nell'ufficio di Brasse,


per cui è probabile che questa stanza e quella delle corna e dei piatti siano nello stesso appartamento.


7) Per la villa usata dai rapitori abbiamo il gradito ritorno del set di villa Finestroni. Qua siamo nella sala delle piastrelle multicolori:



8) Per la cantina di villa Brasse è probabile che siamo nel locale contatori del condominio in cui c'è la stanza del camino venato:



9) Infatti, la sala di villa Brasse dove si ritrovano subito dopo Cathy/Vidal e Pontello è la stanza del camino venato:



10) La stanza degli hobby nella villa dei rapitori l'abbiamo già vista, di solito ci si tromba o si gioca a biliardo, ed è appunto la sala del biliardo di villa Finestroni:


Voi quale dei due passatempi preferireste?😃


11) Ne consegue che la cucina della villa dei malviventi è anche lei parte del set di villa Finestroni:



12) Ok, finiamo il giro di villa Finestroni, manca la stanza del letto circolare. Eccola qua, ça va sans dire che è la stanza da letto della villa dei due mariuoli:


Meno male che almeno c'è questa foto dove il campo non è troppo ristretto e si riesce a capire che il letto è circolare !


13) Se, nella prima parte dell'episodio di Cicciolina, la sala era quella del set in rue la Bruyère, ovvio che la stanza da letto sarà la stanza 3 con nicchia dello stesso set:



14) L'ufficio di Favat/Ciret al commissariato di polizia è invece la già vista stanza del mobiletto a 3 tapparelle con la boiserie bianca che continua sulla porta a doppia cornice. Questa foto è più unica che rara, si vedono tutti e tre i particolari:



15) Per casa Letour/Allan si usa la stanza dalle pareti zigrinate, probabilmente da qualche parte nello stabile di rue Bruyère. Sebbene le pareti siano coperte da tende semi trasparenti, se ne intuisce il motivo, e in questa foto, da cui fa capolino Evaristers, si vede anche la porta:








1) Parcheggio sotterraneo sconosciuto, pagg. 5 a 7 (vedere rubrica dei set per ipotesi):



2) 63 Rue de Maubeuge (all'incrocio con Rue du Faubourg Poissonnière), Parigi, pag. 9 (© sardanapalo)




3) Cartier, 23 Place Vendôme, Parigi, pag. 11 (© Geppino666)


Un Cartier è per sempre, e infatti il negozio c'è ancora:



4) Place Vendôme, Parigi, pagg. 10, 13, 73 (© Geppino666)


Anche la Colonne Vendôme è sempre lì😄







5) Villetta non identificata, pagg. 37, 38, 71, 72



6) Villetta non identificata, pagg. 41, 69



7) Villetta non identificata, pag. 45



8) 16 Rue d'Abbeville (all'incrocio con la Rue du Faubourg Poissonnière), Parigi, pag. 68 (© sardanapalo)




9) Au Clairon des Chasseurs, A St. Pierre de Montmartre, rue du Mont Cenis, Parigi, pag. 105 (© Geppino666)




10) Via non identificata, pag. 107



11) Commissariat De Police Quartier De La Porte St Denis, 43 Rue de Chabrol, Parigi, pag. 110 (© Geppino666)




12) Via non identificata, pag. 112 (non è Rue la Bruyère)






(...del primo commento sul forum storico di SZ!)
(6 commenti, interventi e approfondimenti di: Helmut, pontellino, Squirto)


1- Helmut 21 08 2004 - (primo commento in assoluto del topic "La straordinaria prosa di Supersex") !
Ho sottomano 2 fotoromanzi di Supersex datati 30.8.84 e 4.4.85, leggo in calce alle foto incredibilmente arrapanti: 

"E' un'inculata possente: la mazza infuocata di Supersex sprofonda impietosa nello sfintere bollente di Francine. La porca sente premere il cazzo furioso che le devasta il culo oscenamente aperto" 

"Il culo dilatato di Marie-Claire invita a sfondare tutto: il potere di quelle chiappe è magico, esaltante: il cazzo durissimo di Supersex dilaga in quella carne incandescente" 

"Un'ondata sconvolgente vibra nelle fiche delle due donne che sbrodanti di lussuria accolgono il torrente di sborra calda di Supersex. La furia scateneta di quel getto stordisce le donne, è una vera sbornia di sperma" 

Che prosa robusta, diretta, esaltante, estremamente efficace!!! 
Bravissimi gli autori: hanno inventato uno stile unico, straordinario, sempre attuale anche a distanza di 20 anni!!! 
Questa è veramente prosa pornografica, degna di passare ai posteri.

2- Helmut 18 06 2005
Sono a casa, nello studio sulla mia scrivania giacciono 3 (tre) numeri di Supersex: 
Supersex e la moglie del banchiere, n° 135 del 30.8.84 
Supersex e il mostro di Parigi, n° 147 del 22.11.84 
Supersex e i venditori di morte, n° 175 del 6.6.85 

Attenzione, amici, ho selezionato accuratamente! 

Con la lingua sul glande, Diane si dedica ad un fantastico pompino. Inebriata, lecca, succhia, dà  a tratti piccoli colpi sulla sommità  rosea che continua spaventosamente a crescere tra le sue labbra.

L'abisso di quel culo inghiotte il cazzo di Supersex in un pozzo senza fondo. La mazza implacabile spadroneggia senza tregua, squassando tutto con i suoi affondi forsennati.

Quel voluttuoso sandwich di goduria fa sbrodolare Angele e Charlotte, che sentono colare rivoli di linfa dalle sorche infuocate. Le porcone godono nel delirio, in preda agli sconvolgimenti del piacere.

Leggete, apprezzate, diffondete!!!

3- Squirto 18 06 2005
grande Helmuttone !!! 

è sempre un piacere iniziare il sabato cosi'... 

piccoli colpi sulla sommità  rosea che continua spaventosamente a crescere tra le sue labbra. 

ahahahahah

4- Helmut 18 06 2005
Squirto lo sai che quando posso posto sempre... 

Purtroppo sto esaurendo i numeri... 

Devo andare a rifornirmi in provincia al più presto...

5- pontellino 23 11 2024
Ogni tanto arriva un numero mai apparso sul web: è il caso di questo SS #135, con la sconosciuta debuttante Sylvia Statler, accompagnata per (m)ano da Beatrice Vidal e dalla maialissima Lise Fer. Sandra Mauti, invece, si accompagna con Cicciolina. Vogliate gradire.

6- pontellino 29 12 2024
Volete avere qualcosa da leggere in un momento di relax, sia che siate in bagno o spaparanzati sul divano? Ho appena aggiunto a SS #135 qualche dato in più, ma prima dovete dare risposta a queste due domande fondamentali:
1) Se un membro del Team Location va a Parigi, qual'è il primo monumento che andrebbe a visitare?
2) È rimasto, nei luoghi parigini, qualche rimasuglio del fluido erotico usato così tante volte da Supersex?

Alla prima domanda, la risposta è ovvia: niente tour Eiffel, o Notre-Dame e nemmeno il Louvre. Si va direttamente in rue la Bruyère 43 ! Completato l'approfondimento sul palazzo con alcuni dati mancanti, che abbiamo ottenuto dal prode Geppino.

La risposta alla seconda domanda ha sorpreso anche me. Ce ne parla Geppino666, l'illustre membro del Team Location che ha avuto la fortuna di dover fare una piccola trasferta lavorativa a Parigi.

7 commenti:

  1. 1) Da una parte Cartier, dall'altra Bulgari. Bisogna vestirsi bene anche solo per passarci davanti.
    2) Da notare che Jim Reynolds è uno dei nomi che si era dato Mario Bianchi quando dirigeva i porno.

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  2. Un salutone al Pontifex, purtroppo questo autunno sono stato travolto da problemi di mutuo e finanze dissestate, così mi sono accontentato di ripassare vecchi films, riviste e libri. Con la temperatura che qui a Reggio scende e la nebbia che sale niente di meglio che una bella tazza di the mentre si legge il nuovo numero di SUPERSEX che ci ha elargito il Pontellino. Grazie, che altro si può dire? Speriamo che con l'arrivo del Natale (e della tredicesima), si possa respirare leggermente meglio. Certo che quando uscì questo numero era il 30 di Agosto del 1984 anno mitico e straordinario, di lì a pochi giorni Animalize dei Kiss sdoganava il metallo pesante in modo sempre più potente, per non farsi mancare niente i video metallici che trasmetteva Videomusic o MTV erano sempre più sporcaccioni, assieme agli WASP, Motley Crue, Ratt, che parlavano spesso di topa, albicocca, fava o passerina che dir si voglia. Dio che bei ricordi, arrivava pian piano il secondo film di Indiana Jones, l'ultimo libro di dune, le videocassette della Tropici che costavano un rene ma che ancora oggi sono capolavori. Insomma il futuro era radioso e con tanta roba per poter passare del bel tempo, peccato o per fortuna (ancora oggi non saprei cosa scegliere) che da lì a due mesi sarei dovuto partire per il militare e vedere la bella città di Roma, cosa che mi ha cambiato per sempre, passando da coglione giovane e coglione meno giovane, niente fu più come prima, (tranne che per la passerina che mi è sempre piaciuta uguale). Eh si sà, aumentano gli impegni, il lavoro, le rotture di scatole ma dentro di noi siamo sempre diavoletti che si divertono ieri come oggi con SuperSex e C.
    Ciao, grazie e alla prossima!
    Massimo da reggio e.

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    1. Ciao Massimo, ogni tanto è bello, per me, smettere di scrivere per gli altri e leggere qualcosa che gli altri hanno scritto per me/noi ! Se poi sono ricordi come i tuoi, mi sento catapultato di nuovo indietro nel tempo. Ehhh, il freddo è una brutta bestia, anche qua a Milano ti entra nelle ossa. Come dicevano i Kiss in quel meraviglioso anno "I've had enough of the cold" e allora buttiamoci "Into the fire" con questo numero di Supersex ! Ci rileggiamo, Massimo !

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    2. Scusa Massimo, mi sono accorto solo ora che il tuo commento era stato tenuto in sospeso da Blogger, come se un commento così lungo potesse essere spam! Io ti ho risposto dall'interfaccia da amministratore, senza avvedermi della cosa. Ovviamente, Blogger ha pubblicato la risposta ma ha tenuto in sospeso il post a cui rispondevo, roba da matti !
      Ragazzi, chiunque scriva e non veda il suo commento pubblicato dopo una giornata, me lo faccia notare!

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  3. Grand merci pour tout, et pour ce partage de ce numéro de Supersex Inédit. Bien a tous.

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