lunedì 1 agosto 1977

Supersex #11



SUPERSEX #11SUPERSEX E LA MAFIA NERA (AGOSTO 1977) ₤ 2.000, 132 pagg.
♚ Gabriel Pontello
♥ Elisabeth Buré, Michèle D'Agro, Catherine Taillefer, Chantal Virapin
♟ Jean Dufré


Prima apparizione sul web: 29 novembre 2014, scan 150dpi di pontellino
Data di questo post: 18 aprile 2020
Ultimo aggiornamento: 24 ottobre 2023


Versione in HD scannerizzata dal grande pontellino (cit. Dalnota :-)
RapidGator SS #11 300dpi
K2S SS #11 300dpi



Finalmente siamo arrivati a questo #11, e dico così perché, alfine, possiamo conoscere il volto dell'attrice a cui, nel #9, avevano rubato lo pseudonimo attribuendolo ad un'altra. 

Sto parlando di Elisabeth Buré, che due mesi prima si era vista scippare il suo nome d'arte "Sylvie De Bouvry", usato come nome d'arte farlocco per Sophie Bulle. Vergognosa pigrizia redazionale o confusione fra gli addetti ai lavori per via della somiglianza del cognome ("reale") fra le due attrici? Io e badabing propendiamo per quest'ultima ipotesi, anche se non ci meraviglieremmo affatto, vista la fretta e il pressapochismo con cui si preparava la testata, se invece fosse vera la prima.

Come già scrivevo quasi 6 anni fa, "Numero in cui il poker delle protagoniste non è di bellezza trascendentale, ma le quali recuperano ampiamente in quanto ad ars amatoria, come spesso accade su queste pagine.

Poker di attrici fra l'altro tutte alla prima apparizione sulla rivista (se si esclude Chantal Virapin che era apparsa brevemente, e solo per una scena di nudo, nel #8).

Gustatevi quindi la porcaggine d'essai di Michèle D'Agro, 



Catherine Taillefer, 



la già citata Chantal Virapin 



ed Elisabeth Buré (in rigoroso ordine di apparizione):



Devo dire che dalle mie reminiscenze giovanili l'unico nome che accende una lampadina nel mio vecchio computer ormai stancoè quello di Elisabeth Buré,



per cui aspetto con ansia gli approfondimenti del caso da parte del nostro esperto, a cui aggiungo diffida parentetica (vero badabing?)"

In tema di curiosità, devo comunicare che, purtroppo, per i molti fan della segretaria Minou apparsa nei numeri scorsi, in questo numero c'è l'uscita di scena della prima indimenticata attrice in favore di una nuova comparsa (che interpreterà sempre la reticente segretaria).




Anticipiamo però (siccome badabing ne farà accenno nel suo approfondimento storico) la sotto-rubrica delle muscle-cars che, semplicemente... non ci sarà!!!

Infatti, per questo numero, Pontello passa alla guida di una moto... è quindi il momento di inaugurare, spodestando badabing con un colpo di stato dalla sotto-rubrica delle muscle-cars...


La sottorubrica delle MM!


No, cosa avete capito, non si tratta delle Metropolitane Milanesi, ma delle muscle-motorcycles! (Sempre che esista, anche per le cugine a due ruote, una definizione simile).

Pontello, in questo numero, stufo di usare sempre macchine ultra sportive che richiamavano troppe donzelle che poi lo distraevano dalle indagini, passa ad una due ruote e per l'occasione, non volendo attirare attenzioni, la scelta cade su di una Ducati 860 GTS, modello che era stato tutt'altro che un successo, ma con il telaio scaturito dalla magica penna di Giugiaro, che era stato chiamato a correggere il design della prima versione 860.




Dicevamo, modello che non era stato un grandissimo successo, vuoi perché  doveva sostituire il grande risultato di vendite della 750 GT - modello precedente - vuoi perché, esteticamente, (soprattutto il collegamento fra fianchetti e serbatoio, specialmente nella prima versione) non piacque granché. Come spesso capita, a mezzo secolo di distanza, il design dell'850 ora viene giudicato innovativo per l'epoca in cui fu prodotto, ed è un modello tutto sommato cercato dagli amatori del restyling. A livello di dinamicità e di ciclistica, comunque, non fu proprio il modello di cui andarono più fieri in casa Ducati.
Rimaneva comunque un motore in grado di essere sparato a quasi 190 km/h per un peso complessivo di 229 kg, non proprio un fuscello.





Pontello, comunque, non doveva aver fatto bene i suoi ragionamenti:


Il triangolo che seguirà (Pontello, la Ducati e la D'Agro, in ordine d'importanza😆) sarà causa dell'impennata, nei mesi a venire, dei contusi da caduta moto nei box, delle relazioni rotte e degli introiti dei meccanici/carrozzieri motociclistici in netto rialzo.



Testimonianza in prima persona ce la fornì all'epoca l'entusiasta forumista trasfer operation:

"Mitica la prima scena con trombata sulla Ducati desmo, tant'è che poi volli imitarla sulla mia Kawasaki rossa, da li' capii la differenza fra le foto statiche di Supersex e la realtà'Se a qualche lettore del Topic, motomunito, venisse in mente dopo la lettura del numero di imitare il Nostro lo avviso: si rischia di farsi male, cocciare la moto, far incazzare la partner e cosa peggiore rimanere a metà trombata, quindi a parte qualche posa scordatevi l'anal di pagina 18 perché i colpi di reni sono ideali per togliere il cavalletto centrale della vostra due ruote"

E comunque, se escludiamo Alexander Otto nel #1:


(devo andare a rivedere che modello guidava!), era l'ora di vedere il macho per eccellenza Pontello cavalcare a sua volta uno stallone dell'autostrada, peste e corna! Per quanto le macchine sportive siano incredibilmente irresistibili, sappiamo benissimo, però, che qualsiasi figlio di papà, dotato di un ragguardevole conto in banca, raggiunta l'età giusta può acquistare e guidarne una (o anche di più), magari poi finendo contro l'albero o il guardrail di turno.
Per guidare invece certi bestioni a due ruote non basta però solo la vil pecunia, ma ci vogliono anche i controcoglioni per saperle portare, e all'occorrenza domare, pena l'uscita dal gioco anticipata, e, in caso di sfortuna nera, si rischia pure di finire in prigione senza passare dalla casella del via.

In uno scambio di battute sull'argomento, il prof badabing mi ha confidato:

"E lo so bene che le moto potenti sono una calamita incredibile per le ragazze. Raccontavo su SZ della mia analoga prova “in equilibrio” da fermo su una Moto Guzzi (non mia); ma guidavo invece all’epoca una BMW e posso confermare che per le ragazze l’occasione di cavalcare una moto, abbracciando un ragazzo mentre quel motore potente le romba tra le gambe, è attrazione irresistibile. Nemmeno il vibratore della Hitachi le porta più velocemente sulla soglia dell’orgasmo😃"

Più volte ho ricordato che la "straordinaria prosa di Supersex" arriverà, con le sue magiche didascalie, più avanti, ma permettetemi di chiudere quest'intervento con la pagina iniziale del fotoromanzo, accompagnata da una prosa "robusta" che senz'altro sarebbe piaciuta a Helmut, il creatore del mitico topic in cui tutto ebbe inizio.








Curioso destino, quello della bella Chantal Virapin nelle pagine di Supersex, dove apparve (come già segnala Pontellino) sia qui sia nel n. 8 (in quella puntata, quasi da mera comparsa) 




In entrambi i casi, la sborrata che prende è finta, e quasi assurdamente tale (quelli dell’equipe del fotoromanzo non si sono preoccupati di preparare un liquido sostitutivo che assomigliasse anche minimamente allo sperma vero – accorgimento tecnico di cui erano, volendo, invece capaci i pornografi francesi come testimoniano decine di films gallici dell’epoca 1976-84). A proposito, come ho osservato qualche puntata prima su questo forum, ci si chiede quante delle “sborrate” cinematografiche di Guy Royer o di Richard Allan ad esempio fossero vere, rispetto a quelle fasulle? Secondo me, neanche una su tre delle cumshots di questi “baldi simulatori” erano vere … Oddio, di erezioni vere erano capaci, e anche di prestazioni durature, ma al “momento delle verità” soffrivano di una certa scarsità nel serbatoio. Caso del tutto diverso per Pontello, invece, che si è dimostrato, in numerosi film, capace di sborrate voluminose e anche a getti violenti. Le rare sue sborrate “finte” in Supersex (e qui faccio una distinzione con quelle “simulate”, ossia con l’urlo “Ifix” ma senza semenza “mostrata”) accadono, per lo più, in quelle scene dove il copione richiede al “superdotato” di sborrare più volte nel corso di uno stesso amplesso. Qui però, non è il caso. 
Inoltre, la stessa Virapin non era certo un’attrice che disdegnava una bella sparata di sperma sulle labbra – a conferma di ciò, ammiratela in alcuni films classici di quegli stessi anni, come “La Nymphomane perverse” oppure “Jouir jusqu'au délire”. 

Dunque, perché la finzione? 

Sospetto il motivo sia da identificare nel fatto che, forse, stessero ancora sperimentando la “resa” fotografica della sborrata su pelle nera. È sempre un’impresa adattare le luci per rendere bene tutti i dettagli di facce e corpi di africani (specialmente lavorando con pellicola in bianco e nero) e avranno, magari, voluto esaltare il contrasto tra sperma bianchissimo (dunque, per forza, denso come un dentifricio) su pelle scurissima. Certo che il risultato in questa puntata, comunque, è quasi assurdo: Pontello sembra quasi aver intinto la punta del cazzo in un bicchiere di panna montata. Vabbé, almeno la bella Chantal avrà trovato gustosa quella cumshot…



Sulla Catherine Tailleferre, attrice apparsa in una manciata di pellicole di fine anni ’70 — in questo numero di Supersex, porta la stessa parrucca che indossa nel film dello stesso anno "Inonde mon ventre" — 



poi tornata (ma solo per fare scene di nudo, non hardcore), brevemente, 15 anni dopo ... nonché sulla deliziosa Elisabeth Buré, attrice onnipresente i quegli anni (appare, secondo Egafd, in non meno di 114 filmstra il 1975 e il 1983, per non contare l’infinità di loops e fotoromanzi) non è il caso di soffermarci. Notizie su di loro si trovano facilmente e in abbondanza. 

Invece due parole su Michele D'agro, assai meglio conosciuta col nome “Micky Love”, qui impegnata, nella prima scena, in una improbabile scopata su una moto (e a proposito, assecondo e sottolineo la sacrosanta diffida fatta da trasfer operation sulla “differenza fra le foto statiche di Supersex e la realtà” – lo posso testimoniare anch’io, avendolo incautamente provato nel lontano 1972 su una Moto Guzzi gioiello del padre della ragazza con la quale tentavo l’ardua impresa – quale fine rovinosa si rischia! E dunque, come scrivono sui filmati USA quando stanno per mostrare qualche bravata rischiosa e balorda, “Don’t Try This At Home!”), credo il suo fascino sia dato in parte dalla curiosa anomalia degli occhi posizionati assai distanti nel cranio. Anomalia che la fa assomigliare (ante litteram) alla Michele Pfeiffer 

 


La Love/ D'agro, all’epoca dell’uscita di questo numero di Supersex, era conosciuta in Italia (tra gli appassionati del porno) soprattutto per il film "Hoffmann & Söhne", uscito l’anno prima sia in versione sia soft che hard (e dunque con un giro abbastanza ampio nelle sale) 



film che rimase famoso, per gli amanti di pignolerie e curiosità cinematografiche, per avere uno dei “blooper” (ossia “erroraccio clamoroso”) più eclatanti della storia del hard. Nella scena finale dell’orgia, ambientata in una sala con un enorme specchio, l’operatore della macchina da presa portatile a un certo punto fa uno “slow pan” verso l’alto e, senza accorgersene, riprende se stesso nello specchio, dove si sofferma e fa il segno di pollice in su (“tutto bene”) agli attori! Nemmeno l’editor della pellicola che ha montato la versione definitiva se n’è accorto, e l’errore fu immortalato nella versione finale



Purtoppo, da questo numero, abbiamo il cambio di attrice per il ruolo dell'accattivante Minou, che continuerà a essere "occasione mancata" :



OK, basta.











Ormai le classiche battute da spaccone di Pontello iniziano a prendere piede; qua possiamo notare come, sul posto di lavoro, mantenga comunque un certo contegno nonché un senso di rispetto misto a deferenza verso il suo diretto superiore:



Ma le molteplici sfaccettature di Gabriel non finiscono qui: come tutti ormai ben sanno, è un bastardone con i controcazzi, ma verso le donne, anche quando deve comunicare brutte notizie, riesce sempre a farlo con una certa classe ed eleganza, per non far pesare troppo il brutto momento sulla malcapitata:


(purtroppo sembra che, nella realtà, fosse anche molto peggio di così... ma per ora sorvoliamo su di questo.)

Profondamente religioso, Pontello è portato per indole a fidarsi dell'umana natura,  ma allo stesso tempo il suo duro lavoro l'ha reso conscio dei pericoli che l'era moderna comporta, per cui, a volte, preferisce andare sul sicuro:



Ma poi vogliamo parlare dei suoi ineffabili e riuscitissimi travestimenti? Non resisto e apro la sottorubrica (andando anche ad aggiungerla al post del #10):




L'ubriacone


Cosa possono fare un paio di occhiali e di baffi finti... mancava giusto il naso rosso da pagliaccio e non l'avrebbe riconosciuto nemmeno sua madre! 😅


















1) Oohh, finalmente!!! Mi sembrava strano non aver mai beccato nessun errore di questo tipo nella prima decina di Supersex, con anche tante foto con specchi presenti sul set... (ma magari sono io che non le ho notate :-)
Comunque, come potete vedere sotto la freccia, abbiamo nientepopodimeno che la mano del fotografo che fa capolino nell'inquadratura!



Ora ci rimane solo il dubbio di capire se la mano appartiene a Willy Stüve o a Henk Leenders😃


2) Confrontiamo ora una foto dalla casa di Curtis, il mercante d'armi scomparso


con questa tratta dal #10, scattata all'International Sporting Club:



Esatto, siamo, se non nella stessa stanza, nello stesso appartamento.
Nello scorso numero si trattava di capire come fosse morto l'ambasciatore americano Peter Jackson - Pontello scoprirà che è stato ucciso proprio all'International Sporting Club - in questo numero la CIA chiede a Pontello di ritrovare il "loro" mercante d'armi scomparso Curtis... Parliamoci chiaro: gli uomini inviati dall'America, date le ristrettezze economiche in cui li costringevano a tirare a campare (tutti nello stesso appartamento, ma zozzoni!!!) o si suicidavano preda della depressione o si davano alla macchia!😆

Ma c'è di più: a 6 settimane di distanza dal post originale, confrontiamo pure le locations qua sopra con quelle della casa di Oury dal #9:


Come al solito cercate i particolari identici😄

Non vi bastano? Allora in questa, dal #8, si vede anche il pianoforte il cui coperchio copre lo specchio nella foto tratta da quel numero:



3) Pensate che sia finito qua? Ah, ah, illusi! Sapete che da quando ho ideato il confronto all'americana "Who's that Dick" nel post sul #6, ormai confronto di tutto... e poi, visti i protagonisti di questi ultimi due numeri, quale confronto più "all'americana" di questo?😁
Orsù, osserviamo dunque una foto dell'ufficio di Curtis


e paragoniamola con quella dell'ufficio di Liselotte Schneider, direttrice dell'International Sporting Club dal #10:


Ma anche dal #8, ufficio di Malot all'Eros Club (non si vedono i 2 tubi, ma la tappezzeria sì):



E per esaustività, anche la parete dietro la scrivania, prima nel #11:


e di nuovo dal #10:


Indi nel #8, anche se ne vediamo solo un piccolo pezzo:



Certo che per risparmiare si faceva di tutto, anche gli uffici in multiproprietà come le case per le vacanze!😉


4) Finito? Ma noooooo! Troviamo le somiglianze nell'interno del bar "Le Royal" dove Pontello, in uno dei suoi più riusciti travestimenti alla Stanislao Moulinsky, segue i  due ceffi neri per origliare la conversazione:


Avete notato divano scozzese, tavolino quadrato e il quadro? Bene.
Ora vediamo un paio di scatti dal precedente #10, scene sempre ambientate in un bar non meglio specificato:



Il bar era sempre lo stesso (chissà se era veramente l'interno del bar Le Royal, probabile) cambiava soltanto il cameriere/barista!


5) Dulcis in fundo, per la serie "Il copyright mi fa 'na pippa"... chissà cosa ne pensava il buon Mickey!😉



6 e 7) Un amico lettore timido mi ha mandato una bella mail in cui condivide un paio di riflessioni su questo numero:
"Ciao, 
Giocando ai piccoli investigatori ed osservatori di particolari insignificanti, ho notato che a pag. 6 si vede benissimo il retro della R5 posteggiata nel box, ed alcuni particolari, come la "F" di Francia sulla sinistra del portellone, e si legge agevolmente la targa (7620 DT 94), 



mentre a pag. 57 si vede (tra il tubo dell'olio del freno anteriore (quello a dx sul manubrio) e l'asta dello specchietto dx un piccolo frammento della targa, con lo zero e la D maiuscola che sembrano corrispondere a quella letta prima. I colori dell'auto poi sono gli stessi...



Poiché la macchina è fortunosamente parcheggiata, tra gli alberi, proprio davanti all'ingresso del locale "Le Royal", azzardo (e deduco secondo il manuale del Piccolo Investigatore), che hanno scattato prima le sequenze davanti e nel locale, poi si sono spostati nel box, dovendo riprendere tutta la scena sulla moto.

Chissà?
Simpaticissimi poi i guanti da motociclista!!

In merito poi alla sequenza iniziale sulla motocicletta in garage, mi chiedo se l'hanno usata subito, al rientro con i tubi di scarico ancora caldi, con il rischio di procurarsi ustioni alle gambe, oppure hanno ripreso prima la scena poi sono andati al Royal (mi contraddico per quanto azzardato prima); ma che culo (in tema con la fortuna di SS nel fascicolo) trovare posto proprio davanti!

E ancora: scegliere una Ducati per un inseguimento ai due killer a piedi (pag. 56) non è proprio il massimo, considerata la scarsa silenziosità del mezzo, che caratterizza ancora i modelli di oggi, riconoscibili a distanza!

Ci sarebbe anche l'accenno di ombra dietro alla Ducati (sempre pag. 56) in cui si intuisce che il mezzo è tenuto in piedi dalla gamba sinistra del nostro, anche se il fotografo tende a non farla vedere per simulare il movimento..."



Bravo, ragazzo!







Dopo averne parlato in Supersex #10, occupiamoci ancora di Pleasure #17:


e più precisamente del secondo servizio centrale, "Lady of pleasure":













Chiariamo subito che in questo caso non possiamo parlare di gemellaggio preciso fra un servizio e l'altro, ma però abbiamo un paio di punti in comune con questo numero e con il prossimo Supersex #12. Infatti nel servizio troviamo subito colei che badabing definirebbe la vera protagonista, e cioè l'Alfa Romeo 1600 Duetto Spider:


presente in Supersex #12, anche se mai fotografata con una buona visuale:


Non ci credete? Guardiamo meglio la targa:


Ma possiamo parlare di gemellaggio vero e proprio?
Oltre alla Spider, l'unico attore in comune che abbiamo fra Supersex #12 e questo servizio di Pleasure è questo sconosciuto:


È interessante però notare che l'attrice di questo servizio su Pleasure è Catherine Tailleferre, apparsa proprio in questo #11 di Supersex:


e, particolare molto importante, anche il set è uno di quelli classici di questa prima fase di Supersex, quello con il registratore a bobine e gli idoli orientaleggianti:


set che ritroviamo al suo debutto proprio in questo numero di Supersex, anche se difficilmente riconoscibile (è la stanza alle pagg. 65 e 66 e da pag. 103 a pag. 129), ma che poi verrà usato - e sarà molto più riconoscibile - in Supersex #13:


Ipotizzo che, visti gli attori in comune, e visto che il set dei registratori a bobina appare nei Supersex #11 e 13, gli scatti fatti per i numeri di Supersex e per questo servizio approdato su Pleasure fossero stati fatti nelle stesse giornate!


Per quanto riguarda invece il primo servizio di Pleasure, "Spiel-Trieb", non possiamo assolutamente parlare di gemellaggio, infatti la location è una spiaggetta esterna, impossibile da trovare, e i vestiti sono assenti, ma i due protagonisti sono questi:


Lui è Cyril Val, che come avete appena visto dalla foto precedente, apparirà in Supersex #13, lei è la bellissima Agnès Lemercier, che invece è presente in Supersex #12:



Anche se per questi due servizi non possiamo parlare quindi di un gemellaggio vero e proprio, a differenza di quello postato per Supersex #10, gli stessi sono utili per farci notare l'attitudine della produzione di avere un certo numero di attori impegnati per un periodo di tempo medio breve, onde fare il maggior numero di servizi da rivendere in seguito alle varie case editrici, con gli attori che si "scambiano" fra di loro tra un set e l'altro, in modo da avere più varietà (e più blocchi di servizi) possibile. 
Rimane comunque credibile e molto probabile che questo numero di Pleasure e parte dei servizi di Supersex dal #10 al #13 siano stati effettuati tutti in un arco di tempo abbastanza ravvicinato.

Per vedere il servizio rimanente di questo Pleasure #17, vi rimando alla rubrica del gemellaggio del prossimo Supersex.







1) 219 Rue Saint-Honoré, Parigi, pag. 11 (© sardanapalo)




2) 332 Rue Saint-Honoré, Parigi, pag. 25 (© sardanapalo)




3) 1 Rue du Marché Saint-Honoré, Parigi, pag. 29 (© sardanapalo)




4) 208 Boulevard Raspail, Parigi, pag. 56 (© pontellino)




5) Bar Le Royal, 212 Boulevard Raspail, Parigi, pag. 57 (© sardanapalo)


In pratica era il bar dell'hotel Le Royal:


Avete dei dubbi? Guardate l'hotel sulla sinistra, in questa foto recuperata dal #17. A destra si intravede la "L" dell'insegna luminosa dell'epoca:



6) 220 Boulevard Raspail, Parigi, pag. 59 (© sardanapalo)






7) 338 Rue Saint-Honoré, Parigi, pag. 96 (© sardanapalo)







(...e di siti di image hosting che remano contro...)
(20 commenti, interventi e approfondimenti di: badabing, bonetti, charlesd, gitra, pan, pontellino, Prepuzio, stortocomelatorre, trasfer operation)


1- pontellino 29 11 2014
Leggermente in ritardo per la maledizione di pan, (la bizza di un paio di immagini che ho dovuto riscannerizzare - il file era corrotto e non c'era verso di aprirle) eccomi giungere a voi con questo #11, "Supersex e la mafia nera" datato agosto 1977 alla modica cifra di L. 2.000 (o dovrei dire 1 €)

[Testo usato per l'apertura]

Detto questo, la pianto di ciarlare e vi lascio alla consueta lettura quindicinale del vostro mensile preferito! Buon weekend

2- gitra 29 11 2014
Sempre un grande grazie Pontellino, ma
manca l'img 75.

3- pontellino 29 11 2014
Purtroppo qualche immagine sfugge sempre dalla rete di ImageVenue (non parliamo poi di ImageBam... nell'ultimo tentativo di post di un fumetto di 106 pagine, ben 19 erano mancanti...)
Non c'è di che, gitra: tutti gli utenti di questo topic devono esserti riconoscenti, in quanto controllore ufficiale delle immagini postate!

4- gitra 29 11 2014
Grazie....velocissimo

5- Prepuzio 29 11 2014

6- charlesd 29 11 2014
Grazie Pontellino. Questo dovrebbe essere uno dei primi numeri in cui compare qualche attrice che non ci piglia per l'anal con i finti anal.

7- trasfer operation 30 11 2014
Grazie grazie grazie Pontellino, ricordo di aver sbirciato questo numero da militare fine anni '80 quindi in formato Replay o giù di li.
 
[Testo usato per il post d'apertura]

Buona domenica a tutti e Pontellino for President.

8- stortocomelatorre 30 11 2014
Semplicemente grazie!!!

9- pan 30 11 2014



10- badabing 30 11 2014

11- badabing 07 12 2014
[Testo usato per l'approfondimento storico di badabing]

Buona settimana a tutti!

12- pan 07 12 2014
Anche a te, Maestro.

13- pontellino 07 12 2014
Mi associo.

14- pontellino 18 04 2020
In questo #11, finalmente ad alta risoluzione, all'epoca ci furono tante novità:

Pontello che cavalca uno stallone (dell'autostrada);
La vera Sylvie De Bouvry;
Un alieno di Eros 'mbriaco;
Chantal Virapin che, finalmente, tromba;
ma, soprattutto, una nuova Minou!

Cosa aspettate, dunque? Correte sul blog!

15- pan 20 04 2020
Già fatto in nottata, carissimo.

16- bonetti 21 04 2020
sarebbe bello un ifix tcen tcen rifatto in chiave mainstream..con liam neeson

17- pontellino 24 04 2020
In mezzo a questo sproloquio un benvenuto a Bonetti!

18- pontellino 17 02 2021
Ormai consueto appuntamento infrasettimanale per un vecchio post che viene aggiornato nella grafica e nei contenuti.
Questa volta tocca al #11, con contributi, oltre che del Team Locations, anche del forumista trasfer operation (che spero ci segua ancora, fu uno dei meritevoli che offrì il suo aiuto!) che ci racconta la sua disavventura di un tentativo d'emulazione di trombata à la Supersex, cosa in cui anche badabing si cimentò qualche anno prima. Molto divertente per noi ma forse all'epoca un po' meno per loro!
https://pontellino.blogspot.com/2020/04 ... ex-11.html

19- pontellino 17 01 2022
Ragazzi, scusatemi, ho ritenuto opportuno spostare il servizio con Catherine Tailleferre nella rubrica del gemellaggio di SS #11:
https://pontellino.blogspot.com/2020/04 ... ex%20%2310

20- pontellino 08 09 2022
In queste vacanze estive mi sono concentrato, oltre che sugli scan, sui set interni, per cui, per ora nei primi 24 post, troverete qualche aggiunta nelle rubriche dei trivia:
SS #11 - Aggiunti luoghi #4,5

4 commenti:

  1. Novello grandissimo contributo alla tua enciclopedica opera di ricupero e di arricchimento degli argomenti e notizie attorno a questa rivista. Nonché graditissimo regalo a noi tutti degli scan ad alta risoluzione. Grazie!!

    Geniale (e francamente—non t’offendere—maniacale) l’osservazione (frutto di certosina ricerca) del riutilizzo di medesimi ambienti da puntata a puntata. Alcuni sono lampanti—come ad es. l’appartamento con la famosa (nel mondo porno francese) scala a chiocciole formata da “ciotole” di metallo che vediamo dapprima su Supersex nel #5 ma poi in tanti filmati e “set” di riviste hard, oppure la saletta con diversi “flipper” d’epoca usata in tante pellicole porno francesi. Ma questa di andare a identificare stanze per via di discreti dettagli che sfuggono facilmente, come la stoffa sui mobili o la carta da parati… brilliant! E ciò serve anche a conferma di diverse osservazioni fatte nel corso dell’originale 3d su Superzeta: che giravano in una stessa giornata, in un determinato ambiente, più scene per diverse riviste o diversi numeri, o che, nonostante i diversi “esterni” che mostravano (alberghi, ristoranti, negozi), non è detto che gli interni fossero quelli degli stessi locai, ma invece magari diverse stanze di qualche villa di proprietà dei produttori o di loro conoscenti.

    Divertentissimo poi la tua scoperta—chiaramente intenzionale, come velato “sarcasmo da grafico” —dell’impaginato delle immagini racchiuse in globi che poi formano il “logo” classico di topolino! Grande!

    - badabing

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  2. Mi fa sempre piacere leggere anche di qua le tue considerazioni, caro badabing: sono contento di riuscire ancora a stupirti con qualche mia iniziativa!
    Ti dirò: quando pensavo a cosa avrei potuto scrivere nei post, per riempire un po' la pagina e non lasciare solo un laconico link di download (cosa che mi farebbe accapponare la pelle), oltre a un'introduzione e ai commenti storici non sapevo che fare. Ad un certo punto, penso che avessi già postato 2 o 3 numeri, mi è venuto in mente che avrei potuto mettere le battute umoristiche/da spaccone (in attesa della prosa di Helmut) e, visto che non ci aveva mai pensato nessuno, le papere contenute all'interno dei vari numeri di cui ne avevo già notata qualcuna. Siccome le storie erano fatte in tempi stretti, stando attenti al risparmio e, in definitiva, un po' alla carlona, ero convinto che avrei trovato ampio materiale con cui riempire la pagina. Fino a che non sono arrivato a uno degli ultimi numeri, in cui non riuscivo a trovare nemmeno un errore. Probabilmente ce ne sono sempre ma non è facile trovarli. Comunque, mentre continuavo a sfogliare le pagine in cerca di riflessi negli specchi, o cose così, ad un certo punto la mia attenzione si sposta sulla parete di fondo con un inconfondibile motivo "a isolotti", cioè un motivo simil floreale-stilizzato che si ripete a blocchi. Mi sembrava di averlo già visto recentemente: lì mi sono ricordato che anche l'appartamento di Tony Morena mi aveva dato quell'impressione e...bingo! Abbiamo potuto provare quello che già sapevamo, e cioè che nelle stesse location si girava più di una sequenza, magari destinata anche a numeri diversi della stessa rivista. Sì, è un po' maniacale, ma però getta un ulteriore raggio di luce su di un mondo che si è sempre mosso molto nell'ombra. E poi il bello di un blog è che, se mi accorgo fra 2 mesi di un particolare che non ho notato prima, posso aggiungerlo nell'articolo di 2 mesi prima senza nessun problema. Alcuni errori, o anche alcune note che non avevo preso in considerazione, li ho aggiunti postumi, anche nei post vecchi! Se qualcuno se li rilegge, magari mentre è seduto sulla tazza o prima di addormentarsi, e trova qualcosa di cui non si ricordava il motivo potrebbe essere questo :-)
    L'unico svantaggio di un blog è che, non essendo un forum, non incoraggia più di tanto ad uno scambio di opinioni come invece avveniva su SZ. Anche se, ad onor del vero, nell'ultimo anno eravamo rimasti proprio in pochi anche di là, e i commenti non erano certo tanti come una volta.
    Vabbè, come tutte le cose, anche Supersex ha i suoi cicli. Intanto ora si può scrivere indifferentemente da una o dall'altra parte, per cui, se uno ha voglia di farlo, ha solo l'imbarazzo della scelta.

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  3. Ciao Pontellino, solo qualche riga per complimentarmi del blogspot. Ti seguo da quando hai cominciato su SZ e devo dire che finalmente il lavoro che stai portando avanti ha uno spazio tutto suo, come merita. Presentazione del numero, approfondimenti, curiosità... complimenti! Felice di ritrovare qui anche i più assidui del forum, a regalare considerazioni e dare supporto. Grazie ancora del tuo lavoro e a chiunque contribuisce. xam

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    1. Ciao xam, è sempre bello ritrovare anche di qua qualche forumista che ci segue dall'inizio su SZ. Grazie per i complimenti, sono felice che il blog sia di tuo gradimento. Continua a seguirci!

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