mercoledì 1 aprile 1981

Supersex #55



SUPERSEX #55SUPERSEX SBARAGLIA I SERVIZI SEGRETI (APRILE 1981) ₤ 5.000, 132 pagg.
♚ Gabriel Pontello
♥ Olinka Hardiman, Ulrike Maas, Laurence Regain, Marie Claude Moreau, Linda Dull
 Claire Nielsen, Jean Paul Blonday, Jacques Delestaing, Alexandre Riosanu, Jacques Prevost, Fausto Costantino, Joel Bienfait


Prima apparizione sul web: 29 gennaio 2016, scan 150dpi di pontellino, con 6 pagine molto rovinate
Data di questo post: 10 aprile 2021
Ultimo aggiornamento: 12 gennaio 2024


Versione in HD scannerizzata da un preoccupato pontellino (cit. Dalnota :-)
RapidGator SS #55 300dpi



Questo week-end riproponiamo un numero molto importante, che all'epoca definii "umido".

Chi ha pensato ad un misero doppio senso, giocato sull'inflazionato e sinceramente prevedibile uso di aggettivi che possono ricollegare ad un certo aspetto dell'erotismo e della sessualità, resterà deluso, proprio come lo rimasi io qualche anno fa, quando acquistai la mia prima copia di questa rivista. 
Il numero in oggetto, infatti, aveva subito una piccola infiltrazione d'acqua che ne aveva ammuffito alcune pagine, devastandone sei in particolare, manco a dirlo proprio quelle con la star di richiamo.
Sono quindi orgoglioso, e per più di un motivo, di postare questo numero per la prima volta in edizione completa senza ombra di pagine rovinate. Ma procediamo con ordine.

Dopo l'apparizione con l'improbabile look western dello scorso numero, qualcuno ai piani alti deve aver fatto presente al neo capitano della squadra VIP Pontello l'importanza di un abbigliamento più consono al grado ricoperto.
Passiamo quindi dal look tamarro


al tentativo (in parte mal riuscito) di un abbigliamento più nobile, con tanto di pacchianissimo diadema rosso - grazie al cielo in un fotoromanzo in b/n:



La signora che potete ammirare nella foto sopra assieme a Pontello è la riconfermata, dopo la buona prova del numero scorso, Laurence Regain, che anche in questo servizio se la cava per niente male, lasciandoci anche qualche scatto degno di passare ai posteri.

La prossima regina di cuori, Marie-Claude Moreau, già apparsa nel #50 con il nome di "Isa Kara", è interprete di un divertente omaggio, come ci faceva notare badabing in un suo intervento del gennaio 2016, ad un film uscito nell'anno precedente all'uscita di questo "Supersex sbaraglia i servizi segreti":
...“La Pension des fesses nues!” dove Chantal Montand recita una scena divertente, sempre con JP Armand, nel ruolo di una vigilessa del traffico che viene beccata da Armand mentre gli mette la multa all’auto davanti al suo negozio di libri. Lui s’incazza, la trascina nel negozio (il ragazzo che lo aiuta come commesso chiude la saracinesca) dove (osservato dal ragazzo, affascinato) la stupra. Lei (trattandosi del contesto delirante di un film pornone è riconoscente. Ecco qualche “screen capture” da quella scena:




In maniera analoga si svolge l'incontro di Pontello con la poliziotta Marie-Claude Moreau:


con la differenza che Pontello porterà la medesima nella di lei casa, dove provvederà ad illustrarle tutte le regole del buon pirata della strada (vedere la rubrica dell'humour più sotto per il seguito di questa prima foto).

Al di là della star esordiente in questo numero (torneremo su di lei qualche riga più sotto) penso che la vera sorpresa di questo numero sia però la magra lolita (come la definii all'epoca) Linda Dull, alla quale davo molto poco credito e che invece sforna una prestazione top di tutto rispetto, quasi a ricordarci che in Supersex, spesso e volentieri, anche le attrici non di primo piano raggiungevano livelli di erotismo non indifferenti. Insomma, è proprio il caso di dire che avevano degli assi nella manica, e a volte non solo in "quella" manica!😆



È ora il momento di ammirare estasiati la bellezza di Ulrike Maas (la trovate più facilmente con il nome di "Ulrike Lary") nella parte di capitano dei servizi di spionaggio cecoslovacchi, che, mentre discute delle strategie da adottare con due dei suoi agenti, si profuma e si pettina la sorca, pratica probabilmente assai comune nelle alte cariche dei paesi dell'est.



Soffermiamoci su una pedina che appare in questo numero per la prima volta, e che vedremo ancora in seguito. Comparsa di una certa importanza, anzi, di un certo "peso". Lo vedete, nella foto sopra il robusto signore sulla sinistra? Trattasi di Fausto Costantino, all'epoca ex pugile professionista:


Non riesco a trovare dati certi sulla sua data di nascita, ma si può affermare con una certa sicurezza che sia nato alla fine degli anni '40 ad Albanella, cittadina a sud di Napoli. Alla fine degli anni '50 la sua famiglia decide di trasferirsi in Francia: Fausto ha 9 anni quando arriva nel piccolo villaggio di Recey-sur-Ource. All'epoca c'era un solo canale televisivo, ed è così che il giovane Fausto si innamora del wrestling (a quei tempi si chiamava ancora "catch").
Si iscrive nella palestra di una vicina cittadina, e pratica lotta greco-romana e libera: a 14 anni si sorbisce 17 chilometri ogni giorno con il motorino per andare agli allenamenti, tagliando per un bosco, anche quando nevica o piove. Una vera passione. Senza contare tutte le volte che deve ingegnarsi ad aggiustare il motorino in panne!

In meno di tre anni il giovane Fausto vince una competizione dopo l'altra e si fa notare a livello nazionale. Nel frattempo lavora anche come scalpellino, muratore, camionista. A 20 anni si trasferisce a Parigi e diventa in seguito operatore di ripresa. Ma la passione per la boxe è sempre lì, e Fausto ha dei ritmi infernali: al mattino jogging per la respirazione; poi 10 ore di lavoro nei cantieri e alla sera allenamento presso il Red Star Olympique Audonien, prestigioso club di boxe di Saint-Ouen. Sei mesi dopo la sua iscrizione, Fausto gareggerà nei suoi primi campionati. Continuerà questo slancio per dieci anni. Quattro anni da dilettante, cinque da professionista (dall'inizio del 1976 alla fine del 1980).



Lo sport lo ha poi portato sui set cinematografici. "In effetti, tutto è iniziato quando la Federazione francese di pugilato mi ha concesso lo status di pugile professionista", spiega. "Fu in quel periodo che fui contattato da pubblicitari cinematografici." Difficile però conciliare il tutto. Fa da guardia del corpo per garantire la sicurezza di attori famosi (Richard Gere, Arielle Dombasle, ecc.) Appare in varie pubblicità (le marche Gervais, Danette e Canada Dry hanno adottato il suo fisico da boxer per indossare i loro prodotti alla fine degli anni '70), e interpreta piccoli ruoli in numerosi film TV (Tiger Brigades, The Black Stallion, Comissaire Moulin..., programmi di Karl Zéro, Zérorama) e lungometraggi (Nikita…).

Nel 1977, infatti, appare sul grande schermo nel film di Claude Autant-Lara, Gloria, poi nel 1980 in Rosy la Bourrasque di Mario Monicelli con Gérard Depardieu.

Gérard Depardieu e Fausto Costantino


Lo troviamo, nel 1981, al fianco di Isabelle Adjani, Daniel Auteuil e Thierry Lhermitte in Clara et les chictypes di Jacques Monnet, poi con Jean-Paul Belmondo in As des As di Gérard Oury.

Con Jean-Paul Belmondo


Lo stesso anno, nel 1982, recita con Lino Ventura (anche lui ex wrestler), Jean Carmet e Michel Bouquet in Les Misérables di Robert Hossein, poi, un anno dopo, con Bernard Giraudeau e Jean-Pierre Kalfon per Rue Barbare de Gilles Béhat. …

Nel 1984, come macchinista, lo troviamo in Cambogia, fra gli khmer rossi, per un reportage dalla zona di guerra.

Con il cameraman Patrick Touchard in Cambogia


Proprietario degli "Studi di ripresa Jenny" a Nanterre, completi  e attrezzati con tanto di ring, ha il sogno di riportare nel cuore dei francesi l'amore per il wrestling, che fra gli anni '80 e i '90 ha avuto un crollo. Purtroppo nel marzo del 1994 la caldaia del locale esplode, devastando completamente gli studi dai quali era appena uscito. Nei due anni successivi, prima del rimborso delle assicurazioni, vive con la sua famiglia in un piccolo camion ristrutturato, di fronte agli studi in rovina.
Ma Fausto non si arrende e piano piano ricostruisce gli studi, investendo in perdita.
Nel 2004 fonda la Professional Wrestling Association (APC), una federazione francese di wrestling. Negli anni seguenti la federazione si occupa continuamente di organizzare spettacoli conosciuti come Super Clash e Lucha Mania, e nel periodo del covid sopperisce al divieto di organizzare raduni sportivi con due mini serie tv per il video on demand sulla piattaforma Vimeo.
Dal 2019 le redini della struttura sono in mano al figlio di Fausto, Fabio.

Ecco il mitico Fausto, di cui un po' siamo orgogliosi anche noi, in un paio di foto del 2016:



Tornando al fotoromanzo... Per vedere in azione Ulrike Maas dobbiamo però attendere la scena successiva, dove farà il suo debutto la star di copertina, la bella e conosciuta Olinka Hardiman (nota anche come Olinka Wilde o più semplicemente come Marilyn).



Non mi dilungherò in commenti né in dati anagrafici sulla stessa (più sotto ci sarà chi lo farà molto meglio di me) ma voglio farvi notare, cosa abbastanza inusuale per il mensile, come la star di copertina abbia, almeno in questa sua prima apparizione, un ruolo molto marginale, dove addirittura la sua unica scena osé, oltre a non essere con un "membro" del sesso forte, è totalmente passiva, quasi per niente hard.

Come mai? Forse non era ancora convinta di darsi all'hard? Oppure era tutto parte di un'operazione per creare "il personaggio" Marilyn, facendo crescere l'aspettativa del pubblico? Non si sa. Ricordiamoci però che la Hardiman era, all'epoca, la compagna - nella vita privata - di Pontello, il quale senz'altro avrà avuto il merito di riuscire a convincerla, con il suo carisma persuasivo, a donarsi alla causa delle luci rosse.



Ma arriviamo ora all'ultima scena: il triangolo come da manuale del perfetto albo di Supersex, con la Dull e la Maas a dare (m)an forte a Pontello.


La bella Ulrike Maas sa di dover sfornare una prova ad alto rendimento, per poter stare al passo della scatenata collega Linda Dull, e non si lesina in alcun modo, dando vita a una performance veramente notevole che riesce a superare anche quella notevolissima della Dull. Un numero veramente riuscito.


Lascio ora la tastiera, per l'approfondimento su Olinka, ad un forumista storico con una grande cultura a 360 gradi, che si può dire che plasmò - sin dall'inizio - il topic "La straordinaria prosa di Supersex" assieme al creatore Helmut. 
Fra l'altro suoi furono i primi post con immagini complete di qualche numero del nostro alieno, e io e badabing ci siamo subito resi conto che non c'era nessuno meglio di lui, fan agguerrito della bella Hardimann, che potesse introdurci nel magico mondo di Olinka.

Signore e signori, è per me un onore, oltre che un piacere, avere una collaborazione scritta del mitico Pan.







Per celebrare l'ingresso di Olinka nella rivista, Maestro pontellino mi ha chiesto di farne una presentazione. Onorato ma insicuro delle mie capacità, ho messo insieme alcune notizie corredate da immagini che se non altro daranno degli spunti a chi volesse approfondire lo studio del personaggio.

Storia di Olinka
La cosa che maggiormente sorprende chi si mette a fare ricerche sul conto di una delle maggiori star del panorama hard dell'epoca (non dimentichiamo che in molte copertine Supersex è definito come il fotoromanzo delle pornostar internazionali), è il contrasto, nettissimo, tra la fama della star in questione e la scarsità di notizie sulla sua biografia.
Non risultano interviste e tutte le notizie biografiche sono desunte da fonti indirette o da speculazioni derivanti dalla perspicacia di chi si è dedicato a questo studio.
Sulla data e luogo di nascita c'è abbastanza accordo nel fissarli il 16 gennaio 1960 nel Dipartimento del VAR nel sud della Francia,


con nome di battesimo Olga Richter, da genitori di origine tedesca e polacca, mentre alcuni ritengono che sia nata nell'allora Cecoslovacchia per via del nome Olinka, molto diffuso in quel Paese e per via di una sua presunta ammissione. Personalmente diffido da questa impostazione perché Olinka è nome d'arte, e perché, intendendomi un poco di danza classica, rilevo che lei ha certamente una base di tale formazione, ma di sicura origine occidentale minore,  del tutto inadeguata agli standard minimi anatomici e tecnici che vigevano nei Paesi di oltrecortina in quei tempi. Anche sull'età, intendendomi non poco di corpi per ragioni professionali, avrei il dubbio di qualche annetto di ringiovanimento. Non mi sembra infatti una diciannovenne questa che viene identificata con lei da attestazioni abbastanza attendibili nella copertina di lui del Marzo 1979.



Come del resto non mi sembra una Olinka quarantenne quest'altra che compare su marieclaire edizione italiana del Giugno 2000.


Queste due copertine dimostrano come nella sua carriera l'attività di modella abbia avuto una parte consistente.
Sempre nel 1979 si situa il suo esordio cinematografico, con una piccola parte in una coproduzione tedesco-americana diretta da Sidney Sheldon, Bloodline, dove interpretava una particina come vittima di un killer, scena che però sarebbe stata tagliata. L'esordio vero e proprio si collocherebbe nel 1980 come protagonista di Emanuelle goes to Cannes di Jean-Marie Pallardy. Secondo IMDb invece, il primo film sarebbe Les nuits de Marilyn del 1981 di Didier-Philip Gérard, pilastro dell'hard francese e dal 1984 a oggi compagno, marito e padre dei due figli di Marilyn Jess, mentre Emanuelle goes to Cannes viene datato addirittura 1986. Propendo nettamente per la seconda tesi di IMDb, poiché in Emanuelle goes to Cannes (Marilyn geht nach Cannes nel titolo tedesco) Olinka ha di sicuro un'età maggiore. Quindi l'attività nel cinema hard precede quella nel cinema tradizionale, cui approderà solo più tardi, con pochi titoli di scarsa risonanza (Giovani, belle... probabilmente ricche 1982, I love you 1986, La tentazione 1987, Delirio di sangue 1988, nonché nel corto del 2011 Facing the night dove peraltro appare solo in sequenze castigate tratte dai film dell'epoca d'oro). 

In ogni caso entrambi i film vedono la presenza di Gabriel Pontello nel cast e qui possiamo immettere l'unica relazione certa e decisiva della nostra star: quella con l'eroe del fotoromanzo. La loro relazione fu certificata da Jean Pierre Armand su VEF, e collocata nel triennio 83-85 parallelamente alla sua storia con Marianne Aubert. Quel periodo viene descritto da Jean Pierre come di grande felicità per le due coppie molto innamorate, testimonianza parecchio messa in dubbio da Piotr Stanislas, il quale ha raccontato di un Pontello che la prendeva a schiaffi anche in pubblico.


Poco o nulla si sa della vita di Olinka dopo il ritiro dalle attività pornografiche. C'è chi asserisce che abbia vissuto qualche tempo ad Amalfi intorno al 1987 con un uomo della troupe conosciuto sul set de La Tentazione.


Olinka appartiene indubbiamente al genere "star" delle attrici pornografiche; sorridente (qualità smarrita nella contemporaneità), sicura del suo fascino, perfettamente a suo agio nel padroneggiare i cazzi, consapevole di piacere fino all'irresistibilità, come ci confermano certe sue entrate in scena trionfali, con danze che si giocano sull'esibizione delle aperture delle anche (maggiore a sinistra), pattern che viene riproposto spesso anche nelle condizioni più statiche delle fotografie. Nella maggior parte delle scene si tende sempre a celare il suo difetto fisico più evidente che risiede nel seno decisamente calato e ad esaltare una certa somiglianza con Marilyn Monroe che a quanto pare lei rifiutava adducendo di voler essere Olinka.

Era sicuramente un'attrice che puntava a una carriera più altisonante, con il traguardo di pervenire al cinema tradizionale, cosa che, come a tante colleghe, non le riuscì, viste le critiche negative ottenute nei pochi film mainstream girati, ancora reperibili in rete.
Io penso che oltre al pregiudizio corrente, specie all'epoca, riguardante il "peccato originale", abbia influito una componente psicologica di remissività della donna Olinka, profondamente diversa dall'attrice Olinka.
Oltre alla testimonianza di Piotr Stanislas circa le violenze subite da Pontello, ce n'è un altra indiretta di Marilyn Jess, la quale parlando del lungo sodalizio erotico-artistico con Pontello, sottolineava come lei non si fosse mai fatta sottomettere da lui, non commettendo l'errore delle altre, cioè di innamorarsi. Conoscendo quanto contasse e conti la competitività grintosa in quegli ambienti, non mi stupirebbe che un carattere remissivo abbia influito parecchio sul destino della sua carriera.


Nella rara foto sopra è con Piotr Stanislas e Lilli Carati.

Qui sotto -tratta dallo stesso photoset- una dimostrazione dell'apertura dell'anca sinistra.



Tecnica erotica di Olinka
Come detto sopra, Olinka entra nelle scene con sfrontata sicurezza nei propri mezzi che si concentrano essenzialmente sul viso e sul movimento, stante che il seno non è dei migliori e l'anal (con una sola eccezione nota di cui parleremo) è sostanzialmente assente.
Grande apertura di anche, abbiamo detto, ma anche di braccia, aspetto di grande rilevanza, notato e apprezzato solo dai veri esteti del sesso. Dinamismo disinvolto e prepotente, occupazione e centralizzazione dello spazio fin quasi ad annullare le altre presenze, unitamente a uno sguardo accattivante che sembra ripetere Non puoi resistermi, fanno di lei una performer con una personalità talmente definita da diventare inconfondibile e indimenticabile.




La questione anale
Come per altre protagoniste del periodo classico, quando l'anal non era un fondamentale di base, anche per Olinka si pone la questione relativa a tale pratica. Qui direi che proprio la rivista Supersex ci viene inequivocabilmente in soccorso nel numero 148.










Oltre alla strepitosa new entry (non solo sulle pagine di Supersex ma anche nella vita privata di Pontello) di Olinka, questa puntata offre due altre gradevoli nuove facce (e non solo), una delle quale ci regala una scena di sodomizzazione a dir poco mitica. E ancora una volta, la produzione si ostina a spremere come un limone il buon Pontello, che in questo numero di sborrate ne lancia ben dieci (ora che ci penso, in un’intervista verso l’inizio degli anni ’80 Eric Edwards diceva che negli USA gli attori maschi venivano pagati, oltre che “alla giornata” anche per ogni “venuta”—ci sarà stato lo stesso regime in atto in questo caso, e Pontello aveva bisogno di soldi??).  

Chiaramente l’anonimo script-writer nella redazione milanese, dalla sparata secca fulminante, si trova ancora all’opera in questo numero, per nostro divertimento:



(Come ho già accennato in una puntata precedente, lascio agli intrepidi “location detective” geppino666 e sardanapalo, scovare la location odierna—se esiste ancora—di questo “Auberge”).

Tra le facce nuove, Ulrike Lary (qui data col cognome “Maas”) era una pornstar tedesca che però ha lavorato maggiormente in Francia. Secondo quest’articolo suo nome d’anagrafe (notizia però da prendere, come sempre … cum grano salis!!) sarebbe “Katinka Flohr”


Carriera stringata—4 film nel 1980, un altro nel 1982, e una manciatina di riviste (in una delle quali con l’attore biondino delle puntate tedesche di Supersex, Peter Raithel, in un’altra con il tuttofare francese Guy Royer):






Per concludere con la più navigata Linda Dull, otto film hard e due soft tra il 1979 e il 1981 e qualche rivista, che in questa puntata si offre per una prestazione “cul-in-aria” :-D da fare paura (cui possiamo aggiungere sua scena di gang-bang ad opera di sette o otto maschi nel film “Maison de plaisir”)






Torna—alla grande!—la figura della “occasione mancata” sulle pagine di Supersex e questa volta con una presenza eccezionale quanto … sorprendente. Trattasi di Claire Nielson, attrice scozzese classe 1937 molto attiva nella TV britannica (sebbene sempre per ruoli secondari o di contorno).





Nei primi anni del porno “sdoganato” non era raro vedere qualche attrice o attore “dal cinema normale” fare apparizioni in ruoli recitanti casti. Ma si trattava quasi sempre di attori assolutamente minori (quasi delle comparse) nel cinema “normale”, sovente sulla via del tramonto, bisognosi di soldi. Cosa ci fa invece sulle pagine di Supersex, un’attrice main-stream e anche nota (sebbene in Inghilterra, non in Francia)?

Ora, ammesso che nella puntata la bella Claire appare vestitissima e mai in una scena dove si fa sesso o dove fossero presenti donne discinte, in tutta la sua carriera non risulta che la Nielson avesse girato nemmeno l’ombra di una scena di nudo. E in questa puntata di Supersex, con tutta probabilità, le sue scene si scattarono quando non si stessero girando al contempo scene porno (da notare che anche se lei, nella trama, appare in scene diverse, in effetti è tutto girato sullo stesso set e lei non cambia tailleur, dunque il suo impegno negli studi durò magari un paio d’ore al massimo). Ma d’altra parte impossibile immaginare che lei non fosse al corrente che il “fotoromanzo” nel quale recitava non fosse hard. Perché dunque concedere di usare suo nome vero nei credit?



Si trovava magari a Parigi per vacanza e si divertiva a fare qualcosa di “trasgressivo” suggeritale da amici comuni? Magari usciva con qualcuno della produzione? Avrà immaginato che qualsiasi cosa facesse a Parigi, non verrebbe a saperlo nessuno a domicilio suo: come abbiamo in altre occasioni osservato, nel 1981 nessuno poteva immaginarsi un lontano futuro dove tutto sarebbe riapparso su internet; e in Inghilterra la rivista Supersex certamente non girava.

Quel miscredente di pontellino, che per sua stessa ammissione non è portato per i riconoscimenti facciali, mi fa notare che la grafia del cognome nei credits di Supersex cambia da Nielson a Nielsen. Ora, al di là del fatto che sull'esattezza dell'ortografia dei credits in Supersex non mi fiderei MAI (un esempio per tutti: Jane Becker Baker Backer), pontellino mi fa notare come, secondo lui, la Nielson di Supersex abbia un naso leggermente arcuato, mentre la Nielsen abbia un naso leggermente concavo. Un'altra cosa di cui anche le attrici parlano poco sono gli interventi di rinoplastica nel corso della loro carriera (la Lahaie si rifece il naso non una ma due volte)... Guardate il naso della Nielson in queste due immagini:




Qualunque sia la spiegazione (fateci sapere cosa ne pensate), lei fa una sua presenza raffinata:



E in quanto a “occasione mancata” da mordersi le mani, guardate un po’ che gambe, in questa foto del 1971. Ciumbia che figa, ragazzi!








NON “MUSCLE CAR” MA INVECE “LUXURY CAR”

Oppure forse, per essere più precisi, un “divano su quattro ruote”. Dopo i bolidi potenti da mega-macho di alcune puntate precedenti, passando per le misere utilitarie del “periodo di magra”, ecco che a Pontello viene affidata come “auto aziendale” niente po’ po’ di meno che una Rolls Royce, auto di stralusso per definizione.


Motore potente, non c’è che dire, ma non tanto per andare veloci quanto necessario per trainare il peso pazzesco di quella carrozzeria. Auto lussuosa, ambita soprattutto per la raffinatezza degli interni (e il silenzio … era famoso all’epoca il detto che mentre la Rolls viaggiava in autostrada l’unico rumore che sentivi era il ticchettio dell’orologio del cruscotto), e d’altra parte c’è da notare che tra i cultori del lusso che oggi spendono e spandono (calciatori, cantanti rap, “kingpin” del mondo della droga) viene preferita la Bentley come simbolo di ricchezza, e anche nelle epoche passate erano più prestigiose le varie Pierce-Arrow, Damlier, Duesenberg, Hispano-Suiza, e il mito più mito di tutti, Isotta-Fraschini, che non le Rolls. Inoltre—cosa stranissima—tranne che per alcuni modelli davvero rari, il valore delle Rolls sul mercato delle auto “da collezione” tende a scendere negli anni. Ma tutto questo conta poco; l’immagine prestigiosa della Rolls-Royce è da sempre garantita dal fatto che è l’auto prescelta della casa reale britannica e per riflesso (soprattutto negli anni in cui apparvero queste puntate di Supersex) dal fatto che, volendo godere di luce riflessa, erano le auto scelte dai ricchissimi arabi grondanti petrodollari. Chissà da quale facoltoso produttore porno (in soldi di oggi, questa Silver Shadow II di fine anni ’70 avrebbe avuto un listino sui €300.000) fosse stata data in prestito, questa Rolls?










Quale rappresentante della legge, Pontello non ammette deroghe: l'educazione stradale e il senso civico dei cittadini è molto importante, e quando sbaglia è il primo a scusarsi e a pagare la multa, senza entrare in polemica con chicchessia.😆





















1) Per la casa di Kaspar Novotny troviamo il set dei quadri illuminati:


già usato in precedenza nel # 50, per il salone di villa Fromm:


per l'appartamento di Françoise Muret/Burel nel #48:


per un'anonima stanza al Carlton Hotel nel #43:


nel #42 per villa Bakanga:


nel #41 per villa Garnier:


e nel #35 per villa Schneider:



2) Ad un certo punto, viaggiando verso la leggendaria frontiera svizzera, Pontello, per rompere la monotonia del viaggio in solitaria, spinto da un gesto altruistico dà un passaggio ad una sconosciuta, che si presenta come Olga...


Mentre la stanca compagna di viaggio, che ha deciso di dividere la stanza in albergo con il gentile autista, si toglie di dosso la polvere del viaggio con una doccia, il detective che è in Pontello ha il sopravvento e impone al paladino della legge un controllo sui documenti della ragazza, non sia mai che possa essere una minorenne scappata da casa:


Cosa sarà mai che lo scettico Pontello ha scoperto nella carta d'identità della ragazza? Ovviamente questa notizia è il colpo di scena, che verrà rivelato nel finale.

Subito dopo la scoperta misteriosa, Pontello, dilaniato dai sensi di colpa per aver violato l'intimità della sua compagna di viaggio frugandole nello zaino, pensa - sempre altruisticamente - di placare le di lei boccaccesche voglie, in modo che l'equilibrio del karma possa ristabilirsi.


Leggete cosa scrive quel delinquente del letterista alla prima didascalia disponibile:


...in pratica ha rovinato il colpo di scena finale, svelandoci il vero nome della ragazza...

Condannato in contumacia.


3)
 In questa papera a pag 49, fattami notare da geppino666, Pontello parcheggia la Rolls con il muso praticamente davanti al cancello del famigerato "Auberge de la Terrasse" (albergo che è stato la bestia nera per i miei soci trova locations geppino e sardanapalo, ma che alla fine abbiamo trovato grazie a un piccolo aiuto di Alban Ceray):


la mattina dopo a pag 69-70 la rolls ha il muso PRIMA del cancello. La macchina è arretrata di qualche metro... Maledetto freno a mano mal funzionante!!!😄



4) L'ufficio di Zitek - notate la vetrinetta con in cima quello che sembra essere un elmo, le fini tende leopardate, molto di classe, e la specie di grata fuori dalla finestra:


nel numero 48 era l'interno della gioielleria di Renard/Royer:


nel #41 era l'ufficio di Ribot/Mouret al centro atomico francese:


nel #35 era la sala d'armi di villa Schneider:


e infine, nel #28, era l'ufficio del Centro Raccolta Profughi Russi (chiamato così, però, sembra quasi una discarica😄):


Trattasi di altra stanza all'interno del gigantesco set dei quadri illuminati, di cui al punto 1 abbiamo visto la sala.


5) Come la prima pagina ci illustra, il Ministero dell'Interno Francese è in questo grattacielo della Defense:


Come mai, allora, dalla finestra dell'ufficio del ministro si vede il tetto di una classica casa parigina senz'altro non presente nella Defense? (Grazie a geppino666)




6) La sala di villa Zitek


è la stessa usata nel #53 per il locale di Claude Rouff/Royer:


ed è locale all'interno del ristorante "Auberge de la Terrasse", da me chiamato "l'alcova del peccato" (come da Fotovicenda Intima che potete vedere nel post di Supersex #53).


7)
La stanza della poliziotta Moreau


è la stessa stanza da letto della villa di Serge/Royer nel #48:


nel #45 era usata come stanza di Solange/Sollier:


nel #43, invece, era la casa di Corinne/Becker:


e nel #19 era casa Gobain:


Ricordiamoci che dall'altro lato del tavolino con gli elefanti c'è la parete con i ciondoli appesi (a volte anche la statua del leone/drago cinese), perché spesso sembrano due stanze diverse:



8) La stanza di casa Novotny dove Marie/Nielsen riceve Pontello


è la stanza delle spade, sempre dal set dei quadri illuminati, che nei numeri dal 41 al 43 era usata per l'ufficio di Pontello utilizzato da Taylor/Perrin:



9) Dalla stanza delle spade ci si sposta nella camera da letto, dove è ovviamente usata la stanza del letto pellicciato sempre dello stesso set:


che, nel #43, era usata come una stanza dell'hotel Carlton:


mentre nel #42 era in casa Martigny:


nel #35 in villa Schneider:


e nel #28 in casa Pontello:



10) Il bar di frontiera dove Pontello incontra Stefanik/Riosanu


in realtà trattasi di uno dei locali antecedenti all'alcova del peccato, nell'Auberge de la Terrasse, che, nel #53 era il locale di Rouff/Royer:


L'alcova del peccato è quella parte di stanza che sta dietro alle tende bianche.







1) La Défense, Parigi, pag. 5 (© sardanapalo)


Nel corso degli anni 80 la zona è stata oggetto di forte espansione edilizia, culminata nel 1989, con la costruzione della Grande Arche, per cui molte torri di prima generazione sono state sostituite o ristrutturate. Il grattacielo 1 e gli edifici a terrazze 2 sono riconoscibili, mentre il grattacielo che si vede in primo piano è probabilmente il complesso centrale (quello fra il 3 e il 2) prima che venisse modificato.




2) Place Denfert Rochereau, Parigi, pag. 27 (© geppino666)




3) Auberge de la Terrasse, 12 Rue Maurice Gredat, Saint-Maurice, pag. 69 (© geppino666)




4) Incrocio Rue Maurice Gredat / Villa Vacassy / Rte de la Terrasse, Saint-Maurice, pag. 70 (© geppino666)




5) Rue Lepic, Parigi, pag. 77 (© geppino666)




6) Ave d'Iéna, Parigi, pag. 106 (© sardanapalo)








(...di pagine rovinate, star di dubbia provenienza e tributi vari...)
(32 commenti, interventi e approfondimenti di: badabing, Fibonacci, Gargarozzo, gitra, guyduzaire, ifix71, lingerie_lover, manigliasferica, pan, pontellino, Prepuzio, trasfer operation)


1- pontellino 29 01 2016
Con questo "umido" #55, "Supersex sbaraglia i servizi segreti", ci godiamo una serie di grandissime performance... Dalla grande prestazione di Laurence Regain a quella di Marie Claude Moreau (in un set quantomeno curioso) sopraggiungiamo nella scena con la magra lolita Linda Dull, che, come spesso succede in questa rivista, ci sforna una prova che non ci saremmo proprio aspettati. Piccolo siparietto lesbo fra Ulrike Maas e la bellissima star di questo numero, Olinka Hardiman (di cui parleremo in seguito) che ci sospinge innanzi al classico triangolone di fine rivista, con la Maas e la Dull (ottimo).
Dicevo della Hardiman... unica presenza di un certo livello in questo numero (le altre interpreti non sono senz'altro le più belle che sono apparse sulla rivista), ma che stranamente (o forse no) non partecipa al rapporto saffico, preferendo rimanere passiva (sembra tutto finto) e, altrettanto stranamente, non ha neppure un rapporto sessuale con un membro () del sesso forte, pur apparendo in copertina con il Pontellone. Sembra quasi che si volesse "creare" il personaggio,con apparizioni di "semplice" nudo in una rivista hard, per lanciare in orbita questa bellezza un po' sosia di Marilyn, tipo quello che fece Cicciolina poco tempo dopo (ma lei era partita da una fama già ben assestata). Forse conta il fatto che sarebbe diventata (se non lo era già) la compagna di Gabriel? Per cui avevano progettato un crescendo di attesa per le scene hard di Olinka? O forse non era convinta di entrare al 100% nel mondo dell'hard? In teoria, in quel momento, se non sbaglio (ma qua badabing sarà senz'altro più preciso di me) la bella Olinka aveva già all'attivo un film (Marilyn - Kleine spalten, susse lippen) con il gotha del porno francese... forse sperava di riuscire ad affermarsi al di fuori del mondo dell'hard, per cui aveva bloccato, almeno per il momento, la produzione di foto più spinte? Lascio la disamina delle mie ipotesi al maestro Badabing, che, ne sono sicuro, saprà essere più esaustivo del sottoscritto.
Altra magagna di questo numero: avrete notato che, a inizio post, l'ho definito "umido". Chi ha pensato ad un misero doppio senso, giocato sull'inflazionato e sinceramente prevedibile uso di aggettivi che possono ricollegare ad un certo aspetto dell'erotismo e della sessualità, resterà deluso, proprio come me. Il numero ha subito una piccola infiltrazione d'acqua che ne ha ammuffito alcune pagine, e ne ha devastate 6 in particolare, manco a dirlo proprio quelle con la coppia Hardiman/Maas. Per quanto possibile ho tentato di ricostruire, nelle 6 pagine più colpite, quel che più si poteva dell'immagine; rimangono comunque leggibili. Un paio di esse, purtroppo, sono in bruttissime condizioni... peccato che proprio qua ci fosse un bel primo piano delle terga di Olinka
Per il resto, sarà difficile che riusciate a trovare qualche segno di muffa sulle rimanenti pagine, tutte diligentemente ripulite con photoshop.
E con questo #55, siamo riusciti a postare tutti i numeri di Supersex dall'1 al 59, di cui il 99% precedentemente inediti sul web. Una bella soddisfazione (ed un "bel" lavoraccio!!!)
Vado a godermi meritatamente questo weekend, fate altrettanto ragazzi!

2- gitra 29 01 2016
Grazie Pontellino

3- badabing 29 01 2016
Battute impagabili in questa puntata ….



Grande numero, pontellino! GRAZIE!

pontellino ha scritto (1):
E con questo #55, siamo riusciti a postare tutti i numeri di Supersex dall'1 al 59, di cui il 99% precedentemente inediti sul web. Una bella soddisfazione (ed un "bel" lavoraccio!!!)

Anche per questo, propongo si faccia subito proposta al ministero perché tu venga nominato Cavaliere di gran croce per meriti culturali! 

pontellino ha scritto (1):
Dicevo della Hardiman... unica presenza di un certo livello in questo numero (le altre interpreti non sono senz'altro le più belle che sono apparse sulla rivista), ma che stranamente (o forse no) non partecipa al rapporto saffico, preferendo rimanere passiva (sembra tutto finto) e, altrettanto stranamente, non ha neppure un rapporto sessuale con un membro () del sesso forte, pur apparendo in copertina con il Pontellone. Sembra quasi che si volesse "creare" il personaggio,con apparizioni di "semplice" nudo in una rivista hard, per lanciare in orbita questa bellezza un po' sosia di Marilyn, tipo quello che fece Cicciolina poco tempo dopo (ma lei era partita da una fama già ben assestata). Forse conta il fatto che sarebbe diventata (se non lo era già) la compagna di Gabriel? Per cui avevano progettato un crescendo di attesa per le scene hard di Olinka? O forse non era convinta di entrare al 100% nel mondo dell'hard? In teoria, in quel momento, se non sbaglio (ma qua badabing sarà senz'altro più preciso di me) la bella Olinka aveva già all'attivo un film (Marilyn - Kleine spalten, susse lippen) con il gotha del porno francese... forse sperava di riuscire ad affermarsi al di fuori del mondo dell'hard, per cui aveva bloccato, almeno per il momento, la produzione di foto più spinte? Lascio la disamina delle mie ipotesi al maestro Badabing, che, ne sono sicuro, saprà essere più esaustivo del sottoscritto.

E no, su questo, devo demandare, umilmente, al grande Doge Pan, senz’altro infinitamente più esperto su Olinka di quanto saprei essere io.

4- badabing 29 01 2016
pontellino ha scritto (1):
[…] grande prestazione ... di Marie Claude Moreau (in un set quantomeno curioso)



Non solo curioso, ma anche divertentissimo, che prende spunto dalla gustosa trovata della scena con Chantal Montand (aka Chantal Allouche ) nel film (e copiandolo, dunque, omaggiandolo) “La Pension des fesses nues!” dell’anno prima (1980), al quale feci cenno giusto un anno fa su questo forum:

badabing ha scritto (7, SS #42):
segnalo … 



5- trasfer operation 31 01 2016
Pontellino: prima di tutto grazie per tutto quello che hai fatto, volevo dirti che io questo numero c'è l'ho ed è conservato bene, quindi dobbiamo trovare la maniera per postare le pagine maculate dall'umidità! Un saluto

6- badabing 01 02 2016
Per i fans di Olinka, ecco una foto senza il “trucco alla Marilyn”. 



7- Fibonacci 02 02 2016
Olinka nasce e cresce in Slovacchia,dopo aver studiato danza e conservatorio,tenta la via dello spettacolo in Inghilterra dove sposa un ricco inglese e si trasferiscono a Parigi.Qui,il consorte si rivela un truffatore con pochi soldi. Naturalmente il matrimonio va alla deriva.Sola a Parigi,senza soldi,è costretta a trovarsi un lavoro.Inizia come fotomodella con scarso successo. Primo servizio sulla rivista Lui. 



Grazie a quel servizio ottiene una parte in un film del 1979 una co-produzione Usa/German “ Sidney Sheldon's Bloodline”,ma in fase di montaggio fu tagliata.La delusione è tanta.
Il franco scarseggia, si decide a partecipare in uno dei tanti film rip-off : Emanuelle goes to Paris 1980 diretto da Jean-Marie Pallardy. Qui conosce Pontello che la introduce nel magico mondo del porno. Il suo primo porno movie è : 6 Schwedinnen auf Ibiza.Da qui l’ascesa fino al suo ultimo film del 1991 Postcards fro aboard,produzione americana

Ha girato un paio di film trash movie in Italia : 1982 Giovani belle..probabilmente ricche con la Cassini e Tentazione di Bergonzelli .Negli ultimi anni ha vissuto ad Amalfi, compagna di un noto albergatore del posto.Finita la relazione è ritornata ad Ostrava,dove ha lavorato in un night club…
Di più non so!

8- Prepuzio 02 02 2016
Olinka è una delle mie preferite di quell'epoca insieme a Marylin Jess... pontellino per l'ennesima volta.....



9- badabing 03 02 2016
Fibonacci ha scritto (7):
[…] Di più non so!

Caspita!! ma è già infinitamente di più di quanto ne sapevo io. Confesso che non sono mai stato particolarmente un fan dell’Olinka (non per colpa sua, poverina) per cui non ho “approfondito” (a differenza di Pontello) notizie su di lei. 
Ma per dirti la superficialità di conoscenza che avevo, presi per buona la notizia riportata nel servizio dal quale avevo estratto la fotografia di cui sopra, e cioè che era norvegese! 




Grazie, Fibonacci!!

10- pontellino 04 02 2016
Mi unisco ai ringraziamenti del Maestro Badabing. Grande Fibonacci!
PS Badabing, pensa che da qualche parte (sebbene io mi ricordassi del contrario) ho letto che Olinka era francese! Mi avevano quasi messo il dubbio...

11- lingerie_lover 05 02 2016
che lavorone complimenti!

12- badabing 05 02 2016
pontellino ha scritto (10):
pensa che da qualche parte (sebbene io mi ricordassi del contrario) ho letto che Olinka era francese! Mi avevano quasi messo il dubbio...

Infatti, nel sito IAFD la danno per “French”. Ma IAFD è notoriamente volubile: permisero a esempio all’attrice Annette Haven (classe 1949) di modificare la propria data di nascita per ben tre volte (attualmente assestata sul “1954”). Su EGAFD invece (alquanto più attendibile) danno Olinka come “probably Czech”, che collima con quanto riportato da Fibonacci. Infatti Olinka ha poco delle tipiche fisonomie francesi (che non vuol sempre dire, d’accordo ... la gente si sposta, piantano figli ovunque, e stando all’anagrafe “per geografia” a esempio, la Edwige Fenech sarebbe “algerina”), ma se è per quello ha anche ben poco della norvegese. Con quei tratti facciali e corporatura da tipica milchfrau mitteleuropea credo che la provenienza cecoslovacca sia calzante, per cui ritengo che le (dettagliate) notizie forniteci da Fibonacci siano le più attendibili che ho letto.

13- Fibonacci 08 02 2016
@ Badabing @ Pontellino…per correttezza devo fare una precisazione: Il film da me citato del 1991” Postcards from abroad “,è una compilation,nella quale figurano anche Hypatia Lee e Kristana Barrington. Olinka Petrowa ( a proposito i suoi genitori erano polacchi,trasferiti nella CCSR ) si ritirò definitivamente dalle scene nel 1986. Si trasferì in America per un breve periodo,dove fu ingaggiata per dei spettacoli stile Burlesque,in teatri ed in alcune trasmissioni tv ,vista la sua abilità e attitudine alla danza.
Olinka ha provato in tutti i modi,(anche passando da un letto all’altro di fantomatici produttori italiani ) la strada del cinema regolare,ma con scarso successo ,ottenendo solo (come protagonista) la parte nei due, da me sopracitati, trash movie italiani “ Giovani belle probabilmente ricche" del 1982 Di M.M.Tarantini con Nadia Cassini e Carmen Russo ,e la “ Tentazione “ di Bergonzelli. In questo film era bellissima.



Inoltre Marco Ferreri le offrì una piccolissima parte nel film “ I love you “Durata meno di un minuto.


Curiosità: Olinka si firmava Olivia Link nei film non a carattere pornografico.
Ricordo un post su ( VEF ) di Jean Pierre Armand ( quello vero ) in cui confermava la love story con Pontello.
Come è noto a tutti i fans, Lei non ha mai fatto anal, nei film. Tranne in uno o due numeri di Supersex. Ma, semplici appoggi e non affondi.

Ultimissime : attualmente vive a Parigi fa la mamma,è una ottima cuoca e a tempo perso è anche interprete,visto che parla 7 lingue.E’ alta 1,70 ed a gennaio ha compiuto 56 anni. Tanti auguri.

That’all folks!!!

...sono io che devo ringraziare Voi!

14- Prepuzio 09 02 2016
Fibonacci meglio di Wikipedia!!!!! Chapeau!!

15- badabing 10 02 2016
... certamente, anche perché Wikipedia è una delle fonti e la dà (erroneamente) come francese:
https://en.wikipedia.org/wiki/Olinka_Hardiman 

"Olinka Hardiman (born 16 January 1960) is a French model and actress"

16- Prepuzio 11 02 2016

allora riformulo: Fibonacci meglio della Treccani!!!

(magari non ci sarà una voce su Olinka, ma di certo è più attendibile di Wikipedia)

17- pontellino 12 02 2016
Ringrazio il mitico Badabing e l'espertissimo Fibonacci per le rivelazioni sulla bellissima Olinka!

18- pontellino 14 02 2016
trasfer operation ha scritto (5):
Pontellino: prima di tutto grazie per tutto quello che hai fatto, volevo dirti che io questo numero c'è l'ho ed è conservato bene, quindi dobbiamo trovare la maniera per postare le pagine maculate dall'umidità! Un saluto

Ciao trasfer, prima o poi riusciremo a trovare il modo per vederci!

19- pontellino 16 11 2020
manigliasferica ha scritto:
magari è già stato fatto nel topic,
ma ce tipo un elenco di film dove gli attori hanno a che fare con Supersex o altra rivista erotica/porno? nel senso che lo leggono durante il film?
ho visto "La mano spietata della legge" del 1973 e ad un certo punto uno è li che legge un giornale porno dell'epoca, magari è proprio un Supersex?

Non riguarda un film, ma questa che mi è stata inviata da un gentile lettore, è la madre di tutte le citazioni.
I fotogrammi arrivano dai celeberrimi "fotoromanzi porno" - c'era la serie "5 FP", la "8 FP", poi le varie raccolte rilegate tipo "15 FP" la moltitudine di ricopertinati con titolo diverso, e gli episodi singoli che mi sembra fossero pubblicati su "Le Ore", inizialmente anche come inserto (ne avevo pubblicato uno giusto qua, scannerrizzato da me per Dalnota).
Ora, il bello di questi fotoromanzi, era che usavano gli stessi studi fotografici di Mountrouge di Pontello, dove venivano prodotti i vari Supersex, per cui ritroviamo tutte le attrici e gli attori che sono passati già su Supersex, con la stessa prosa delirante e il ridanciano spinto all'eccesso.
Comunque ecco qua i fotogrammi: le 2 fanciulle sono niente popodimeno che Helen Shirley, che legge la rivista, e Somchit Traymany.





20- badabing 17 11 2020
Madonna ma chi è quel eletto tra gli dei che è riuscito a farsi in una solo seduta sia la divina Helène Shirley (aka Nicole Segaud) sia l’esotica Somchit Traymany?? La vita non è giusta, ragazzi.

Mi ricordavo d’aver visto la Shirley in un paio di fotoromanzi ma questo non l’avevo mai visto. Inedito dunque anche sul web, devo presumere. Non è che il “gentile lettore” che te lo ha inviato, caro pontellino, potrebbe fare il gesto gentilissimo di condividere questo “mai visto” fotoromanzo (e magari anche altri, se ne ha?) con noi poveri comuni mortali su SZ, costretti ormai a una vita da rinchiusi in casa per via di questa fottutissima pandemia??

Ogni regalo del genere sarà premiato in cielo, da San Dalo (santo protettore chi ancora ha tanta strada da fare prima di tirarsi fuori da quest’anno maledetto), da San Gria (santo protettore di chi è ridotto a bere anche le miscele di qualunque alcoolico si trovi in cantina) e soprattutto da San Itario (santo che vigila su chi è proprio stufo di questa vita di merda di quarantena).

21- pontellino 19 11 2020
Caro badabing, questo episodio l'ho già completo, il tempo di metterlo un po' a posto e prima o poi lo pubblicherò (sempre che interessi a qualcuno, oltre che a noi due!
Fra l'altro su questa storia avrò qualcosa da raccontare riguardo al protagonista, che voi non sapete ancora chi è
Credetemi: questa è un'info che solo pochi addetti ai lavori sapevano, e probabilmente sul web non se ne è mai parlato.
Ma ne parleremo un'altra volta...

22- guyduzaire 20 11 2020
Non solo felice possessore del volumetto completo, ma anche dotato di una piccola punta di sadismo verso lo stuolo di seguaci che segue il tuo blog ansioso di collegarsi il sabato mattina per avere l'ultima uscita delle tue fatiche.
Orsù... Non farci soffrire troppo... e mettici al corrente al più presto della pubblicazione di quanto inedito!!!
A' demain matin pour le n. 37....
GdZ

23- pontellino 20 11 2020
Ciao guy, purtroppo, per ora, non ho il volume completo, ma solo quella breve storia. Il gentile lettore che mi ha inviato queste 2 storielle, tratte da 2 volumi diversi, mi ha detto che, una volta che non ci sarà più il divieto di spostamento fra diversi comuni per il lockdown parziale, potrà andare a recuperare le 2 raccolte cartacee delle quali mi manderà, per la gioia di tutti voi lettori, anche il resto delle storie.
Per quanto riguarda la piccola vena di sadismo, c'è stato un momento in cui, visto che non c'era stato nessun messaggio di risposta, ho pensato sinceramente che la cosa potesse importare solo a me e a badabing (ok, lo ammetto, ero abbastanza certo che anche tu prima o poi avresti commentato, so che anche a te interessa). Per cui ho voluto tentare di stuzzicare la curiosità dei forumisti che visitano questo topic, per vedere se riuscivo a spingere qualcuno a scrivere anche un semplice "pontellino, non tenerci sulle spine!". Noto però con dispiacere che, nonostante il numero di visite sempre costante e folto su questo thread, si attraversano periodi in cui nessuno commenta, alternati a piccoli e rari scoppi di partecipazione che poi, così rapidamente come sono iniziati, si esauriscono. Possibile che, delle 2/300 entrate al giorno nel topic, solo tu e badabing vi siate mostrati interessati a questo reperto storico? Nessuno a parte badabing che abbia avuto da commentare (anche solo con un WOW!) sulla fantastica citazione della Shirley che legge Supersex? Mi sembra strano che le rimanenti persone che hanno visualizzato (matematicamente circa 298, ma mettiamo anche che possano essere solo 50, entrati 6 volte ognuno) siano entrate per sbaglio. Speravo di stimolare un po' di più la curiosità degli affezionati alla golden age del porno francese, ma mi sa che non ci sono riuscito bene

24- ifix71 21 11 2020
Pontellino io mi collego di rado ed oggi appena vista la foto delle 2 attrici che leggono la nostra rivista preferita sono rimasto molto sorpreso......benché abbia diversi numeri di 8FP non credo di avere quella storia purtroppo dunque mi farebbe piacere scoprire chi è il protagonista.....che sia per caso il nostro Gabriel?

25- pontellino 21 11 2020
Ciao ifix, no, non si tratta di Gabriel né di altri attori straconosciuti. Il tempo di fare un piccolo edit agli scan inviatimi e poi settimana prossima, se tutto va bene, sveleremo il mistero.
PS ce la fai a contattarmi su pontellino@gmail.com che ti devo chiedere una cosa? Purtroppo non posso mandarti un messaggio privato usando la mail interna del forum perché, essendo tu a meno di 100 messaggi postati, non sei ancora abilitato all'uso.

26- manigliasferica 23 11 2020
grazie per la segnalazione Pontellino

27- badabing 19 01 2021
Venendo a Supersex, devo ancora trovare (ammesso che esista ancora con la stessa entrata) quell’esatto “Auberge de la terasse” (ce ne sono diversi in Francia) della puntata numero 55, dove Pontello regala a Linda Dull una delle più mitiche inculate di tutta la collana:


28- pontellino 10 04 2021
Qualche buon motivo per leggere questo SS #55?
1) La scatenata Linda Dull
2) La bella e scatenata Ulrike Maas
3) La bellissima Olinka Hardiman
Ma, soprattutto, l'approfondimento storico su Olinka da parte dello storico ed eccelso forumista pan!!!!!!!!
Grazie, carissimo, è stato un onore poterti ospitare sulle pagine del blog
https://pontellino.blogspot.com/2021/04 ... ex-55.html

29- Gargarozzo 10 04 2021
Pon...pan!
Grandi ragazzi, siete una squadra fantastica!

30- pan 11 04 2021
Verissimo Garga, qui si lavora, si va d'accordo e la gentilezza è spontanea.
Mai visto un troll.

31- pontellino 14 04 2021
Ma possibile che solo Gargarozzo - e Agif65 sul blog - si siano complimentati con pan per il suo bellissimo approfondimento su Olinka???
Eppure il post ha avuto un record di visite nell'arco di soli 3 giorni!
Beh, caro pan, un retroscena: badabing, quando all'epoca gli inviai la tua bozza, mi disse: "Gran bell'articolo. Abbiamo chiesto alla persona giusta!"

32- pontellino 12 05 2021
Qualche nuovo blooper aggiunto in settimana:
per il #55 i blooper #6 e 7: https://pontellino.blogspot.com/2021/04 ... ex-55.html

2 commenti:

  1. Non posso definirlo un numero memorabile (come lo scorso ad esempio), ma memorabili sono gli approfondimenti storici del blogger sul conto di Olinka! Chpeau!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh beh, pan, da forumista storico e cultore della bella Olinka - oltre che del Super alieno, è una certezza sulla quale andare a colpo sicuro!

      Elimina