giovedì 13 maggio 1982

Erotik #6



EROTIK #6UN CORRIERE CHIAMATO TAMPAX (13 MAGGIO 1982) ₤ 5.000, 84 pagg
♚ Gabriel Pontello
♥ Marilyn Jess, Charlotte Millet, Loly Vilchez
 Dominique Aveline, John Oury
 Michel Lejeune, Emmanuel Cresp, Gerard Marbenan, Pierre Jahier, Jacques Deloir, Oresete Ganakis


Prima apparizione sul web: 7 settembre 2014, scan 150dpi di stress mancante di qualche pagina
Data di questo post: 23 ottobre 2021
Ultimo aggiornamento: 17 gennaio 2024


Versione in HD scannerizzata nientepopodimeno che da pontellino (cit. Dalnota :-)



E venne l'uscita di Erotik dove il numero delle attrici novizie fu più alto di quelle storiche.

Ovviamente l'attrice storica per antonomasia, ospite fissa dei primi numeri della rivista, rimane la nostra Marilyn Jess nei panni della spregiudicata Amanda:



Vi chiederete chi siano, invece, le due nuove leve. Ebbene, la prima è Charlotte Millet, già vista in Supersex #67, uscito nelle edicole un mese e mezzo prima:


Purtroppo, in questa sua nuova avventura, non si replica "l'inculata storica" presente in quella puntata di Supersex, e l'unica incursione nel lato B della piacente Charlotte è affidata ad un Pontello che smanaccia:


Interessante il prosieguo della scenetta, con un accenno di fist fucking che oggi fa sorridere, ma che all'epoca poteva essere cosa veramente trasgressiva.

L'ultima ad entrare in campo è invece una novellina in assoluto, e tale resterà anche in futuro: trattasi di Loly Vilchez,


attrice della quale non siamo riusciti a trovare assolutamente niente, e che probabilmente non rivedremo più su queste pagine; l'unica speranza di ritrovarla potrebbe essere in una qualche Fotovicenda Intima persa nelle nebbie del tempo. Una vera e propria one-time wonder, quindi, e sui perché di questa scelta potremmo fare più ipotesi. Come anche badabing mi ricorda "le escort più esclusive non si facevano mai fotografare, il fatto di poter passare inosservate (a parte la bellezza, ma stiamo parlando di “celebrità” al livello del mondo porno) garantiva loro guadagni più interessanti. Dunque, dato che la grandissima maggioranza delle donne che facevano porno negli anni ‘80 veniva dal mondo della prostituzione, e costatando che la paga per una prestazione davanti alla fotocamera era minore di quanto si tirava giù in una serata a fare marchette, può darsi benissimo che la Vilchez abbia deciso che non valesse la pena.
Fare la porno star in quell’epoca significava essere spinti da una fortissima voglia esibizionista… ma non necessariamente un buon fiuto per gli affari…"

A noi, comunque, piace ricordarla così:



Per quanto riguarda il versante delle canaglie trombanti ritroviamo invece due simpatici personaggi già conosciuti dai lettori di questi fotoromanzi: Dominique Aveline e John Oury (quest'ultimo al suo battesimo del fuoco come performer - quantomeno su questi fotoromanzi).



Visto che per questa puntata non ci sono situazioni particolari da approfondire, la macchina di Nyx/Pontello è sempre la vergognosa Peugeot familiare, e sull'unica attrice su cui si potrebbe disquisire non si sa assolutamente nulla, badabing, non avendo praticamente niente su cui scrivere, si astiene e passa la patata bollente... indovinate a chi?😄







Se la volta scorsa il mio intervento è stato concordato per tempo, permettendomi di organizzarmi e di scriverlo il meglio che mi era possibile, questa volta il buon pontellino non ha avuto alcuna pietà per me, ed in poche ore ho dovuto buttare giù queste poche righe, quindi perdonatemi se sarà poco interessante e sicuramente per nulla erotico.

In poco tempo cosa potevo inventarmi per tappare questo buco ?

Non avevo ricerche di luoghi da raccontarvi, delle attrici ne so anche meno di molti di voi, quindi di cosa potevo parlarvi ?

Beh in questo numero finalmente Erotik dà il meglio di sé ... non a letto, li già faceva faville, ma come personaggio vero e proprio. Di solito le apparizioni in costume sono limitate a poche scene soprattutto di contorno, ma in questo numero finalmente l'Erotik in calzamaglia è molto più attivo e centrale nella storia.




Fa finalmente pieno sfoggio delle sue armi e della sua natura da uomo d'azione che tanto ci piace sia fuori che dentro il letto (e non solo lì, come abbiamo giù visto più volte 😉 ).

Ma questo anti eroe in calzamaglia da dove nasce ?

Chi sono stati i suoi padri putativi ?

Tutti pensiamo che nasca da Diabolik ... e sicuramente è così, almeno come caratteristiche principali: ladro, costume nero e compagna sexy e bionda:



ma in realtà nasce tutto molto più indietro nel tempo, ovvero nel 1936, anno in cui Lee Falk crea il suo eroe in maschera The Phantom.



E' vero che questo capostipite degli uomini mascherati era un eroe a tutto tondo, ma di base aveva già il seme dei futuri K: costume e fidanzata sexy ...



non era ladro come i futuri K, ma alla fine le donnine mezze nude già c'erano:






Di più ai tempi non si poteva fare, ma le basi c'erano già tutte almeno nelle intenzioni, e in fondo il vedo non vedo ha sempre il suo perché.

A questo punto sembra naturale l'arrivo di Diabolik ad esplorare il lato oscuro di un personaggio d'azione in calzamaglia ... ed invece no !!!

Il capostipite dei criminali in calzamaglia non fu lui ma ... Totò Diabolicus !!!


Eccolo il vero primo criminale in calzamaglia della lunga dinastia dei futuri K: calzamaglia nera, ladro ed assassino con ovviamente una fidanzata sexy.


Le riprese del film iniziarono nel febbraio del 1962 mentre il primo numero di Diabolik usci solo nel novembre del 1962, quindi il primo K è stato Diabolik ma il primo criminale in calzamaglia è stato Diabolicus (se non l'avete mai visto guardatelo, vale la pena 😉 ).

Il successo assoluto però è stato tutto di Diabolik, infatti da lì a poco ecco il primo frutto del suo operato almeno in chiave di parodia comica, ovvero Dorellik:


Nato come parodia televisiva nel 1963 e poi portato al cinema nel 1967, anche qui uno spietato ladro assassino in calzamaglia e con splendide donne, forse un po' troppo comico ma in fondo lo scopo era questo: fare una parodia comica del più oscuro Diabolik.

Nel 1965 nasce per mano di Bonvi il nero genio del male ... Cattivik ... brivido, terrore, raccapriccio:


Parodia comica a tinte forti con scene di violenza sul povero Cattivik, che ogni volta le prende di santa ragione ed i cui furti non vano mai a buon fine.

Di donnine sexy neanche l'ombra purtroppo, salvo qualche rara apparizione di dubbio gusto (salvo aggiungere la scritta "gusto forte" 😄) ...


Anche se ... ogni tanto ... qualche bella fanciulla almeno in copertina c'è 😍



Finalmente nel 1968 arriva anche la versione cinematografica di Diabolik per mano di Mario Bava:


Se vogliamo penso che questo sia il vero ispiratore per il personaggio di Erotik, vi ricordano qualcosa queste scene ?




Queste finestre hanno ispirato cosi tante scene di Erotik, ma non solo queste:


Certo il sesso nel film non c'era, almeno in forma palese, ma ci ha pensato Erotik a mettercelo.

Nel 1969 arrivò poi Paperinik, sempre per restare in tema parodia comica:


A differenza dei K che l'hanno preceduto torna ad essere un eroe a tutto tondo come il capostipite Phantom e di certo stimola molto meno le fantasie erotiche ... almeno per la maggioranza.

Finalmente nel 1982 il mondo è pronto per lui ... per Erotik, una perfetta copia del Diabolik cinematografico solo più realistico con scene di sesso dove prima non potevano essere mostrate.






Che dire, un vero e proprio tuffo nella realtà che ci si aspetta da un anti eroe cosi oscuro e violento ... Diabolik con l'eterna compagna alla fine risulta monotono e quasi bacchettone, mentre Erotik cosi rotto ad ogni esperienza riesce ad attrarre la nostra attenzione ed a stimolare le nostre fantasie più oscure.











Les Mille et Une Nuits, avec غابرييلا بونتي







In questa puntata recuperiamo anche un po' di humour che era mancato nel precedente numero...


È abbastanza chiaro che John Oury deve aver preso lezioni di matematica da Gabriel Pontello, che la leggenda vuole ex insegnante di matematica!!!













Una mia vecchia amica, ex pornostar (non di professione, ma di fatto...😉) mi chiese consiglio per iniziare una qualunque attività lavorativa. Ora, cosa puoi consigliare ad una persona che aveva ben poca dimestichezza con il reale mondo del lavoro e che non era più giovincella? Sono - è proprio il caso di dirlo - cazzi! In questo numero di Erotik, però, sono proprio le attrici che ci danno qualche suggerimento (inconscio?) in merito...

Come primo suggerimento, un lavoro alla portata di qualunque volenterosa, almeno finché non si trova di meglio: la cameriera in un ristorante.
NB: se l'aspirante lavoratrice ha avuto un passato curriculum simile a quello della mia amica, potrebbe essere requisito preferenziale per essere assunta in locale di prestigio, magari quello di un cuoco pentastellato (a condizione che sia etero).



Come secondo suggerimento, se sapete fare andare le mani, come ci suggerisce la Jess - che le mani le sapeva far andare benissimo - potreste pensare ad avviare un'impresa artigiana idraulica, oppure di spurghi!



Il terzo suggerimento è forse quello più ovvio. Se avete passato una vita a "cazzeggiare", potete provare a sfruttare questa vostra esperienza come direttrice di film porno. Occorre però qualche buona conoscenza nell'ambiente, per potervi "introdurre" al meglio😉
In questa scena la Jess mostra una naturale attitudine a passare "dietro" la cinepresa, ma parte in realtà molto avvantaggiata: suo marito Didier Philippe-Gérard in arte è il regista Michel Barny!








1) Guardate le foto di questa scena:



...ho detto "di questa"? Avrei dovuto dire "di queste"!
Queste due scene, inserite in momenti diversi del racconto, sono ovviamente frutto di un'unica sessione fotografica, come tutti possiamo intuire. Il sottoscritto e Daemon Daikron se ne sono accorti appena arrivati a pag. 39!


2) Per il covo di Erotik in questo numero è stata usata la stanza del letto circolare nel set della villa dei finestroni:


coerentemente usata per lo stesso scopo in Erotik #2:



3) Anche la sala del covo di Erotik è nel set della villa dei finestroni, e si usa la stanza delle piastrelle multicolore:


L'avevamo già vista in Supersex #68 come casa Pontello:


e in Erotik #2 come villa Villemotte:



4) Ah, la villa dei finestroni è questa:


e prima o poi scopriremo dove si trova. Intanto vediamo uno scorcio di quella che potrebbe essere la cucina o la sala da pranzo, dalla quale vediamo anche il muro esterno con le tende blu:



5) Probabilissimamente possiamo sbilanciarci e dire che questo è il bagno sempre della medesima villa:



In realtà, anche se era molto difficile accorgersene, in quanto appariva in una sola foto alla fine di una sequenza scattata a villa Trianon, questo bagno lo avevamo visto anche in Erotik #2 come bagno di villa Villemotte:








1) Boulevard Henry IV, Parigi, pagg. 4, 5 e 39 (© Daemon Daikron)


Sullo sfondo possiamo ammirare il Pont de la Tournelle (grazie a guyduzaire per la correzione).


La foto è stata scattata dal Pont de Sully, lato sud. La particolarità di questo ponte è che è in pratica un doppio ponte, formato da due ponti allineati, diversi fra di loro. Ecco una foto della parte sud in ghisa:


E questa è la parte nord, più corta e in parte in muratura:



2) 149 Boulevard Saint Germain, Parigi, pag. 6 (© sardanapalo)


Purtroppo nella foto su Erotik, il camioncino nasconde la già apparsa brasserie Lipp!



3)
 Nova Park Hotel, 51 Rue Francois I, Parigi, pag. 7 (© Daemon Daikron)


L'hotel è stato soppiantato dal negozio di Christofle, azienda orafa e di articoli per la tavola, nota per aver introdotto la doratura elettrolitica e l'argentatura in Francia nel 1842.



4) Parc de Monceau, 78 Place du General Brocard, Parigi, pagg. 29 e 61 (© Daemon Daikron)




5) Gioielleria Clerc, 4 Place de l'Opera, Parigi, pag. 32 (© sardanapalo)


Oggi si chiama Maty ed è sempre una gioielleria/bigiotteria:



6) Cinema Cosmos, 76 Rue de Rennes, Parigi, pag. 67 (© sardanapalo)


Cinema fondato negli anni '30 che venne acquistato nel 62 da Jacques Tati che lo ribattezzo' l'Arlequin. Dal 78 al 93, divenne Le Cosmos,  in quanto era gestito dall'Ente per l'esportazione del cinema sovietico tramite la sua filiale Les Films Cosmos e proiettava solo film ...sovietici (notare Stalker di Tarkovskij che naturalmente il nostro eroe si guarda bene dal considerare). In seguito e' tornato ad essere l'Arlequin.






(...di rientri vacanzieri, nostalgia e pagine mancanti - Parte II...)
(20 commenti, interventi e approfondimenti di: amoidoors69, badabing, Esmagliazzo, gitra, guyduzaire, pan, pontellino, stress, ultron)


1- stress 07 09 2014
Affidereste la vostra merce a un corriere che porta un nome simile?



2- badabing 07 09 2014
Se non ricordo male, negli anni ’80 Tampax aveva una pubblicità che recitava, più o meno, “Con Tampax posso tranquillamente girare il mondo”.

Nome dunque adattissimo per un corriere, direi… (Soprattutto se spedisci tubetti di pasta d’acciughe…)



Grazie per questi bei posts, stress!

3- stress 07 09 2014
Di nulla ........ e non è finita qua!!

4- pan 08 09 2014
Strepitoso nostro mostro stress !!!

5- gitra 08 09 2014
Grandissimo stress,
solo una domanda:sono 76pag+1di cover,il fotoromanzo e' completo?
Grazie.

Edit:non avevo visto il 3 della pagina precedente.
Un grande GRAZIE.
anche questo è di 76pag+1di cover quindi presumo che siano completi.

6- amoidoors69 08 09 2014



7- stress 08 09 2014
gitra ha scritto (5):
Grandissimo stress,
solo una domanda:sono 76pag+1di cover,il fotoromanzo e' completo?
Grazie.


Edit:non avevo visto il 3 della pagina precedente.
Un grande GRAZIE.
anche questo è di 76pag+1di cover quindi presumo che siano completi.


Si, sono completi, ho controllato!

8- Esmagliazzo 08 09 2014
che bei tempi...

9- pontellino 08 09 2014
Madonna ragazzi, che bel reboot post-vacanziero del topic!
Un grandissimo grazie a mimmo e a stress per cotanto materiale!!!
una volta tanto mi sa che avrò il mio da fare a downloadare, invece di uploadare!
Un grazie anche a badabing per avermi fatto ricordare la mia favorita italiana dell'adolescenza, la Carmen nazionale (che a quell'età non pensavo neppure potesse avere le tette rifatte: beata ingenuità!)

10- ultron 08 09 2014
Un sentito ringraziamento a chi ha postato, e chiedo ammenda per il n. 62 che era in mio possesso, in una RR, da anni ma che mi sembrava fosse già in circolazione...
Il n.6 di Erotik invece è andato (penso: a meno che qualcuno non lo abbia salvato dopo che ce l'ho buttato) in ricicleria durante l'ultimo trasloco...Mi chiedo come mai ci siano così pochi numeri a colori rispetto a Supersex,ma probabilmente le tirature limitate e la decadenza del cartaceo in favore del VHS possono essere stati fattori determinanti. Voi che ne pensate?

11- badabing 09 09 2014
Credo la risposta vada cercata in un altro fatto: l’errore di puntare troppo sulla trama rispetto alle scene di sesso. Prendi ad esempio il n. 6: su 74 pagine effettive, ben 38 sono dedicate a scene di ambientazione e storia, mentre solo 36 a scene di sesso. E di donne, solo 3 (rispetto a 4 o anche 5 nelle coeve puntate di Supersex). 

Si può benissimo capire il ragionamento dei produttori: immaginavano che “l’ideale” fosse un prodotto che mirava ad essere come se un film di James Bond avesse scene Hard Core. Ma con la differenza che le scene di “trama” e di “azione” in queste puntate di Erotik sono per nulla accattivanti, anzi alla soglia dell’infantile. E senza quello spirito di ironia, e il gusto del dialogo deliziosamente assurdo, che caratterizza Supersex. Perciò il pubblico eventuale avrebbe invece maggiormente gradito, a colori, più panelli di sesso, sesso, sesso. Ecco, secondo me, l’errore di calcolo dei produttori. Io stesso, all’epoca, mi sono annoiato e confesso che di Erotik avrò comprato massimo 3 o 4 numeri, quelli che riportavano in copertina stars per me particolarmente stuzzicanti come Diane Duval o Hare Krane. Per fare un confronto, le riviste porno danesi, olandesi e svedesi importate in Italia all’epoca, che costavano assai di più (se con 5 mila lire compravi una copia di Erotik, ci volevano 15 o anche 20 per acquistare Color Climax, di formato più piccolo ma con immagini di sesso su 90% delle pagine), non hanno mai avuto flessione di richiesta in quegli anni pre-Internet.

Aggiungi a tutto ciò i costi elevati di produzione di Erotik (pellicole e luci costano di più per il colore, e anche naturalmente la stampa nonché la qualità di carta necessaria per rendere bene le immagini) – anche per questo si spiega, forse, il minor numero di donne in ogni puntata (perché il cachet delle attrici era ed è assai più elevato di quello degli uomini, nel porno) – e si capisce perché il “nobile esperimento” andò ben presto a morire.

12- pontellino 10 09 2014
gitra ha scritto (5):
Grandissimo stress,
solo una domanda:sono 76pag+1di cover,il fotoromanzo e' completo?
Grazie.


Edit:non avevo visto il 3 della pagina precedente.
Un grande GRAZIE.
anche questo è di 76pag+1di cover quindi presumo che siano completi.


Dall'unico numero in mio possesso di Erotik, il #27, mi risulta che la rivista sia composta di un totale di 84 pagine... di cui 80 di fotoromanzo (comprensivo della splash page con il canovaccio degli interpreti) più 1a,2a,3a e 4a di copertina. Devo però dire che, avendo letto i numeri postati dal grande stress, non risultano "buchi" evidenti nella "trama"... 
Controllando ora il numero 1 http://www.superzeta.it/viewtopic.php?f=2&t=8973&start=291 in passato postato dal mitico pan, si vede chiaramente che l'ultima pagina del fotoromanzo è la # 82: per cui, con 3a e 4a di copertina, direi che è confermato il totale di 84 pagine.

13- gitra 15 04 2016
Una domanda:Erotic 3 e 6 postati da Stress, ognuno di 77 pagine.
Pontellino non avresti le pagine mancanti?
Ciao e di nuovo grazie.

14- pontellino 16 04 2016
Ciao gitra! Tranquillo, arriveranno tutte le pagine mancanti

15- pontellino 23 10 2021
In questa avventura godiamo appieno della fresca Charlotte Millet, accompagnata dalla tutt'ora sconosciuta Loly Vilchez. Marilyn Jess dirige l'orchestra, muovendo magistralmente la bacchetta.
https://pontellino.blogspot.com/2021/10/erotik-6.html

16- badabing 26 10 2021
Senza nulla togliere dal grandioso lavoro che il nostro pontellino nazionale porta avanti con cura, passione e grande perizia tecnica settimana dopo settimana, lasciatemi tessere le lodi in questa occasione al contributo storico del professor Daemon Daikron con la sua approfondita analisi delle origini dell'uomo mascherato, dal quale hanno tratto la loro ispirazione i redattori di Erotik. Contributo stu-pen-do! Informativo, originale, arguto, perspicace e – non guasta mai – divertentissimo! Complimenti vivissimi, DD!

Chi non ha ancora trovato il tempo di andare sul blog di pontellino a leggersi i commenti alla puntata #6 di Erotik consiglio d’andarci subito a gustarvelo.

17- sardanapalo 27 10 2021
Non posso che associarmi, documentato e divertente, ottimo lavoro.

18- pontellino 28 10 2021
E pensate che ha dovuto fare il tutto in 2/3 ore di tempo!!! (Chi ha mai provato a fare qualcosa di simile, sa bene quanto tempo ci vuole...)
Bravissimo, DD!

19- guyduzaire 28 10 2021
Condivido l'apprezzamento di tutti per il magnifico lavoro sulle origini del personaggio.

Non ho studiato architettura, e mi stupirei anche moltissimo se i Francesi fossero riusciti a costruire sulla Senna un ponte "double-face".
Quello che mi sembra evidenziato nel documento di ER06 potrebbe essere un blooper nel blooper del team location (citazione per l'Oscar)...

Viene detto che si vede in lontananza il Pont de Sully dal suo lato Nord in muratura, e si scorge benissimo l'unica campata che attraversa la Senna, campata che poggia sulle due rive su due piccole arcate che fanno da copertura ai passaggi pedonali sulla riva stessa.
Si tratta invece del Pont de la Tournelle, che attraversata la Senna sulla dx della foto, si immette in una via che costeggia l'alto fabbricato bianco.

La foto di Pontello in auto (da notare anche la posizione delle mani sul volante, tipica di chi è impegnato alla guida!), è stata scattata invece proprio dal Pont de Sully, che è per di più obliquo rispetto al corso della Senna, e lo si percepisce anche dall'inquadratura.

Poi si dice che lo stesso ponte viene visto dal lato opposto SUD, e miracolo! compaiono piloni in mezzo alla Senna che sorreggono più arcate, questa volta in metallo.
Il ponte in ghisa è proprio il Pont de Sully.

Correggetemi se sbaglio e il blooper è mio...

GdZ

Si veda dall'angolazione sul lungosenna (purtroppo con le chiatte ormeggiate in primo piano):

20- pontellino 29 10 2021
Purtroppo la fretta è una cattiva consigliera, e dovendo fare i salti mortali per stare dietro a tutta la lavorazione del blog ho completamente stravolto il senso di ciò che avevo letto su Wikipedia del pont de Sully.
Il fantastico Team Locations non ha fatto alcun errore: infatti si limitava a darmi l'indirizzo esatto di dove era stata scattata la foto; il resto delle nefandezze inesatte è opera mia.
Corretto il testo, ora dovrebbe andare bene! Grazie per la segnalazione, guy.

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